Aprile di Antonio Fontanesi

Aprile di Antonio Fontanesi è un’opera che non ha urgenze accademiche o realistiche. Il maestro creò piuttosto un paesaggio nel quale la luce suscita un preciso stato d’animo.

Antonio Fontanesi, Aprile, 1872-1873, olio su tela, 171 x 254,8 cm. Torino, Galleria d’Arte Moderna

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Indice

Descrizione di Aprile di Antonio Fontanesi

La pianura si estende a perdita d’occhio nel paesaggio primaverile dipinto da Antonio Fontanesi. A sinistra un albero ancora spoglio lancia i suoi rami verso l’alto. A destra invece una pecora pascola tranquilla accanto ad un albero già coperto di foglie. Altre pascolano a sinistra vicino ad un albero lontano. Il terreno in centro sembra umido e riflette la pallida luce. Infine una nuvola affusolata diffonde un chiarore argenteo che pone in controluce la natura. Anche il tronco dell’albero diventa una sagoma scura contro il cielo lattiginoso.

Interpretazioni e simbologia di Aprile di Antonio Fontanesi

Il dipinto intitolato Aprile descrive una natura che assume una identità poetica. Il paesaggio infatti ricorda le opere di ambiente bucolico e pastorale. Il soggetto principale è però l’illuminazione del dipinto che riproduce la luce fredda primaverile. Il maestro ha voluto rappresentare uno stato d’animo comune per creare un maggior coinvolgimento emotivo.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Aprile fu presentato all’esposizione universale di Vienna del 1873, lo stesso anno della sua realizzazione. Il dipinto si trova presso la Galleria d’Arte Moderna di Torino grazie al dono del Ministero della Pubblica Istruzione, nel 1873.

L’artista e la società. La storia dell’opera

Il dipinto intitolato Aprile è considerato un capolavoro del maestro Antonio Fontanesi. L’opera ha subito nel tempo alcune variazioni che ne hanno in parte sminuito la forza. A causa della fragilità del dipinto, realizzato su diversi strati pittorici, negli anni Trenta del Novecento fu compiuto un restauro. Infatti Aprile come lo vediamo oggi è frutto di una stesura ulteriore su una versione precedente dell’opera. L’intervento conservativo alterò la morbidezza del dipinto. Il dipinto è presente alla Mostra I MACCHIAIOLI, Arte italiana verso la modernità, da 26 Ottobre 2018 a 24 Marzo 2019

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Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile di Aprile di Antonio Fontanesi

In Aprile di Antonio Fontanesi non si persegue il reale e neppure il bello accademico. Il modo in cui l’artista ha utilizzato l’impasto cromatico ricorda alcune sperimentazioni artistiche della sua epoca. Nonostante questo gli storici non considerano l’opera come un esercizio di rappresentazione realista. Il dipinto è comunque distante anche dall’ottica impressionista che sarà tenuta a battesimo nel 1874 con una mostra nello studio del fotografo Nadar. Anche i contemporanei macchiaioli sembrano lontani. In Aprile, Fontanesi utilizza piuttosto un linguaggio vicino ai francesi ma subordinato ad una espressione più intima e personale.

Il colore e l’illuminazione

Nelle intenzioni di Antonio Fontanesi vi era quella di rappresentare uno spazio infinito. Lo testimoniano gli effetti luminosi creati dalla nuvola orizzontale che scherma i raggi del sole e li diffonde nel cielo. La luminosità che ne deriva crea un’atmosfera rarefatta che mette in controluce il paesaggio e il tronco in primo piano.

Lo spazio

Lo spazio è costruito con l’utilizzo delle prospettive usate nella pittura di paesaggio. La prospettiva di grandezza aiuta lo sguardo a valutare la profondità attraverso il confronto tra le grandezze dei tronchi. Grazie alla prospettiva di sovrapposizione si creano delle quinte che guidano l’osservatore in profondità. La prospettiva aerea infine modifica la natura dei colori e la definizione delle forme nella progressione verso l’orizzonte.

La composizione e l’inquadratura

Il grande tronco spoglio a destra rappresenta una forte massa scura che condiziona l’intera composizione. L’equilibrio formale poi è determinato dalle zone popolate da vegetazione e alberi ai lati. Al centro l’orizzonte invece è sgombro e piano. La nuvola, dipinta dietro i rami del tronco, sembra procedere verso il centro creando un maggiore senso di stabilità visiva.

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