Arte e femme fatale è una pagina che raccoglie opere, dipinti e sculture che ritraggono famose donne fatali, vamp e seduttrici irresistibili.
Pagina aggiornata il: 30 agosto 2021. – Anna Maria Nosotti contribuisce all’audience di questa pagina, ai testi e agli approfondimenti sulle schede. Torna a visitarci e troverai nuovi contenuti.
Di alcune opere puoi consultare una scheda con l’analisi approfondita. Clicca sul titolo o sull’immagine per consultare la scheda dell’opera. Prossimamente troverai l’analisi anche delle altre opere proposte.
Arte e femme fatale. Autoritratto sulla Bugatti verde di Tamara de Lempicka
Tamara de Lempicka, Autoritratto sulla Bugatti verde, 1929, olio su tela, 35 x 26,6 cm. Svizzera, Collezione privata
Tamara de Lempicka dipinse questo Autoritratto per la rivista di moda tedesca Die Dame. L’artista, consapevole del suo peso sociale inventò così una immagine che celebra la donna moderna di inizio Novecento. Tamara è fredda, bella e indipendente, ricca e inaccessibile. Anna Maria Nosotti ha scritto un approfondimento sulla scheda dell’opera dal titolo Il bello di essere donna.
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Arte e femme fatale. The Marchesa Casati di Augustus Edwin John
Augustus Edwin John, The Marchesa Casati, 1919, olio su tela, 68,6 x 96,5 cm. Toronto (Canada), Art Gallery of Ontario
La marchesa Casati fu una donna molto in vista nei primi anni del Novecento. La nobile era figlia di un industriale e a Milano, in Italia, diventò musa di artisti e protagonista della vita mondana e culturale. Sulla scheda dell’opera trovi un approfondimento biografico e di cronaca di Anna Maria Nosotti intitolato La divina Marchesa.
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Arte e femme fatale. L’americana di Giovanni Boldini
Giovanni Boldini, L’americana, 1903, pastello su carta applicata su tela, 161 x 181 cm. Milano, Galleria d’Arte Moderna
L’immagine di una donna moderna, spregiudicata e sicura di se. Giovanni Boldini prese ispirazione dai magazine di moda e a Parigi creò l’immagine della donna contemporanea europea. Importanti donne dell’alta società e giovani debuttanti furono le sue modelle incontrate nei salotti più in voga della capitale francese. Cappellino e calze nere è il titolo dell’approfondimento scritto da Anna Maria Nosotti sulla scheda di analisi dell’opera.
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Giuditta I di Gustav Klimt
Gustav Klimt, Giuditta, 1901, olio su tela, 84 x 42 cm. Vienna, Belvedere e Museum
La figura della spietata eroina biblica ha ispirato molti artisti che hanno interpretato il suo gesto eroico spesso con enfasi drammatica. Nella scheda dell’opera puoi leggere l’approfondimento di Anna Maria Nosotti intitolato Eros e Thanatos.
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Arte e femme fatale. La belle dame sans merci (La bella dama senza pietà)
La belle dame sans merci è un poemetto di Alain Chartier che risale al XV secolo. Il grande poeta inglese John Keats nel 1819 si ispirò ai versi di Chartier trasformando la vicenda in una ballata romantica. Un cavaliere senza nome si perde in un paesaggio sterile e desolato e incontra una donna, misteriosa e bellissima. Il cavaliere si addormenta e ha una visione nella quale pallidissimi principi e re gli rivelano che la giovane è la bella dama senza pietà… Continua a leggere il contributo di Anna Maria Nosotti sulla pagina: La belle dame sans merci
Arte e femme fatale. Il peccato (Die Sünde) di Franz von Stuck
Franz von Stuck, Il peccato (Die Sünde), 1893, olio su tela, 94,5 x 59,5 cm. Monaco. Neue Pinakothek
Franz von Stuck dipinse dodici versioni dell’opera dal 1891 al 1912. Alcune di esse variano solamente per impercettibili dettagli stilistici. Una versione invece è decisamente diversa anche nella concezione della figura. Il dipinto fece molta impressione ai contemporanei a causa del nudo diretto e provocante. L’opera esordì al pubblico alla prima mostra della Secessione di Monaco nel 1893. Gli storici considerano così questo dipinto una icona del movimento artistico simbolista.
Le diverse versioni dell’opera sono conservate in importanti musei del mondo. Una è incastonata nel Künstleraltar (altare ddell’arte) custodito presso lo studio dell’artista a Villa Stuck a Monaco di Baviera. L’artista progettò direttamente tutto il design della sua casa che incarna il suo ideale, Gesamtkunstwerk, o opera d’arte totale.
Il dipinto di Franz von Stuck propone una interpretazione di Eva torbida e contemporanea. Infatti il tema biblico è solamente un pretesto per dipingere l’immagine di una donna peccaminosa e irresistibile.
La figura di Eva è quella di una tentatrice contemporanea che sarà ripresa e reinterpretata dal cinema e dalle rockstar. Leggi l’approfondimento che ha scritto Anna Maria Nosotti dal titolo Eva peccatrice.
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Arte e femme fatale. Cleopatra di Gustave Moreau
Gustave Moreau, Cleopatra, 1887, acquerello, guazzo e matita su carta, 39.5 x 25 cm. Parigi, musée du Louvre
Gustave Moreau fu un artista di Parigi, nato nel 1826, che con le sue visioni anticipò il Simbolismo e il Surrealismo. L’artista infatti si dichiarò interessato a rappresentare un’idea attraverso l’immagine e quindi creò un immaginario di simboli. Tali riferimenti riguardano spesso l’antico, i miti e la religione. Attraverso i miti così Gustave Moreau indagò le profondità dell’animo umano, le sue pulsioni e le sue paure. Le celebri protagoniste femminili del passato furono i suoi temi preferiti. Cleopatra è una di loro mentre un’altra fu Salomè. Su Cleopatra trovi un approfondimento scritto da Anna Maria Nosotti sulla scheda dell’opera dal titolo Cleopatra, donna del destino.
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Arte e femme fatale. L’assassinio di Marat da parte di Charlotte Corday di Paul-Jacques-Aimé Baudry
Paul-Jacques-Aimé Baudry, L’assassinio di Marat da parte di Charlotte Corday, 1860, olio su tela, 203 x 154 cm. Nantes, musée d’Arts de Nantes
La Rivoluzionaria Charlotte Corday decise di uccidere Marat, ormai diventato un censore sanguinario. La descrive Anna Maria Nosotti nel suo approfondimento dal titolo Un’indomita giustiziera.
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Giaele e Sisara di Artemisia Gentileschi
Artemisia Gentileschi, Giaele e Sisara, 1620, olio su tela, 93 x 128 cm. Budapest, Szépművészeti Múzeum
Ancora una eroina della Bibbia che con il suo gesto tremendo ma estremamente coraggioso sconfigge un generale nemico di Israele. La vicenda di Giaele e Sisara ha ispirato artisti, letterati e musicisti. Leggi l’approfondimento scritto da Anna Maria Nosotti sulla scheda dell’opera intitolato La maschia Giaele.
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Arte e femme fatale. Salomè di Giovanni Battista Caracciolo detto il Battistello
Battistello, Salomè, 1615-1620, olio su tela. Firenze, Galleria degli Uffizi
La bella e giovane Salomè danzò per il patrigno Erode e in cambio della sua esibizione chiese la testa di Giovanni Battista. Lo racconta Anna Maria Nosotti con l’approfondimento intitolato Bacerò la tua testa, Yokaan che trovi sulla scheda di analisi del’opera.
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Il Corteo di Teodora della Basilica di San Vitale
Corteo di Teodora, 520 ca.-547 ca., mosaico. Ravenna, Basilica di San Vitale
L’imperatrice Teodora fu una donna dalla personalità al di fuori delle regole. Secondo le cronache del tempo in gioventù fu una prostituta dell’ippodromo e danzatrice dalle movenze provocanti. Teodora ebbe molteplici amanti e seppe governare il regno con determinazione accanto all’Imperatore Giustiniano. Anna Maria Nosotti ha ritratto la figura dell’Imperatrice con un approfondimento dal titolo Una chiacchierata Imperatrice.
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Link esterni
Consulta la pagina dedicata al dipinto di Battistello, Salomè, sul sito della Galleria degli Uffizi di Firenze.
L’autrice dei contributi
Anna Maria Nosotti. Nata a Piacenza, dopo il diploma di maturità classica si trasferisce a Torino, dove si laurea in lettere a indirizzo archeologico. Ha insegnato per quasi 40 anni italiano e latino in alcuni licei della città e per due decenni è stata presidente dell’Associazione “internoquattro”, occupandosi di promozione culturale. Da sempre interessata al cinema e al teatro (ha diretto brevi film e spettacoli teatrali), felicemente in pensione da un anno, ha recentemente seguito i corsi di regia di Carlo Roncaglia (Accademia dei folli, Torino).
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