Bacco e Arianna di Tiziano Vecellio

Per lo studiolo di Alfonso d’Este, Tiziano dipinse tre opere con soggetto mitologico. Una di queste è Bacco e Arianna nella quale il dio si innamora della giovane appena abbandonata da Teseo.

Tiziano Vecellio, Bacco e Arianna, 1520-23, olio su tela, 176,5 x 191 cm. Londra, National Gallery

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Indice

Descrizione di Bacco e Arianna di Tiziano Vecellio

Arianna osserva la nave di Teseo che si allontana sul mare. Intanto da destra giunge Bacco in testa al corteo. Il dio si lancia verso di lei dal carro guidato da due ghepardi. La giovane nel vedere il dio slanciarsi nudo verso di lei ha un moto di paura e alza una mano come a proteggersi.

Interpretazioni e simbologia di Bacco e Arianna di Tiziano Vecellio

L’episodio classico fu probabilmente ispirato dai testi di Ovidio e Catullo e Filostrato il Vecchio. Arianna era una principessa di Creta. La giovane sull’isola di Naxos, soffre per la partenza di Teseo mentre Bacco giunge a capo di un corteo trionfale. Il dio è seguito da baccanti, satiri e due ghepardi trainano il suo carro. Bacco si innamora di Arianna e in seguito la abbandona per recarsi in India. La giovane si trova così delusa e abbandonata dai due amanti. Al suo ritorno però il dio la consola e la porta con se in cielo trasformando la sua corona con nove gemme nella costellazione omonima.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Il dipinto intitolato Bacco e Arianna fu commissionato da Alfonso d’Este per il suo studio chiamato Camerino d’alabastro a Ferrara. Fa parte dei Baccanali insieme a la Festa degli amorini e il Baccanale degli Andrii. Nel 1598 Ferrara passò allo Stato della chiesa e lo studiolo venne smembrato. Le tele di Bellini e Tiziano finirono di proprietà del legato pontificio Aldobrandini. Le quattro opere vennero nuovamente separate. Il Festino degli dei e Bacco e Arianna furono cedute nel 1796, a Vincenzo Camuccini. In seguito alla sua morte Bacco e Arianna passò quindi al Day. Intorno al 1806-07 l’opera fu portata in Gran Bretagna. Infine nel 1826 Hamlet lo acquistò per la National Gallery.

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Lo stile del dipinto Bacco e Arianna di Tiziano Vecellio

Il dipinto Bacco e Arianna è strutturato diagonalmente. Infatti il cielo con la costellazione che porta il nome della protagonista si trova nella metà diagonale di sinistra. La parte terrena invece, con i protagonisti e il corteo è nella metà di destra. Sulla diagonale che segna il confine tra i due regni avviene l’incontro tra Arianna e Bacco.

I colori del dipinto sono molti e preziosi. Spiccano i blu, gli arancioni, i bruni e i verdi. I pittori veneziani erano infatti favoriti dai commerci e potevano ottenere con maggiore facilità pigmenti preziosi e di difficile commercio.

Approfondimenti

Intorno al 1519 Tiziano Vecellio ormai noto artista lavorò presso il duca Alfonso d’Este di Ferrara. L’artista aveva inaugurato nel 1518 la pala d’altare intitolata Assunta per la Chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari. La prima grande commissione ufficiale portò a Tiziano molta notorietà. La sua fama si diffuse inizialmente presso gli stati del nord e limitrofi alla Serenissima. I primi a richiedere la presenza del maestro furono i regnanti di Ferrara e Mantova. Alfonso d’Este affidò a Tiziano la decorazione del suo studio personale chiamato Camerino d’alabastro. L’artista realizzò tre Baccanali: la Festa degli amorini, il Bacco e Arianna e il Baccanale degli Andrii. Inoltre intervenne sulla quarta già dipinta da Giovanni Bellini, il Festino degli dei, per uniformare il paesaggio con le sue opere. Nel gruppo di dipinti rientrano anche le opere di Dosso Dossi.

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Bibliografia

  • Augusto Gentili, Tiziano, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, 2016; 2017 EAN: 9788809994263

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