Beethoven di Felice Casorati

Beethoven di Felice Casorati è un dipinto che, grazie alla sua atmosfera straniante, si avvicina alle opere del Realismo Magico.

Felice Casorati, Beethoven, 1928, olio su tela, 139 x 120 cm. Rovereto, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto MaRT

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Indice

Descrizione di Beethoven di Felice Casorati

Nel dipinto intitolato Beethoven di Felice Casorati è raffigurata una bambina in piedi al centro dell’opera. La piccola indossa un abito bianco che lascia scoperte le spalle e le braccia. Sulle gambe porta lunghe calze bianche e ai piedi scarpette nere eleganti. I capelli sono pettinati in modo molto ordinato e divisi da una scriminatura. A sinistra, accanto a lei, su di uno sgabello in paglia è posto uno spartito sul quale è scritto il nome del musicista Beethoven. Sullo specchio, dipinto al centro, si riflette l’immagine della protagonista. A destra si scorge la figura di un piccolo cane bianco con macchie nere. Sul fondo, al di là dello specchio si intravede una chitarra appoggiata.

Interpretazioni e simbologia di Beethoven di Felice Casorati

Il riflesso della bambina crea un rimando spaziale che rende il dipinto irreale. La scena domestica acquista, così, mistero e viene proiettata in una dimensione straniante. Questa sensazione è, inoltre, sottolineata dal punto di vista che determina una fuga molto alta del pavimento. Infine, la chitarra è separata, al centro, di netto dal bordo dello specchio.

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Lo stile di Beethoven di Felice Casorati

Casorati utizzò scelte compositive particolari che avvicinano l’opera al Realismo magico e alla Nuova oggettività. La sua pittura iniziò, così, a diventare sintetica e le forme semplificate. Infatti, il chiaroscuro è molto netto e crea dei volumi semplici e poco pronunciati. La materia pittorica è distesa con attenzione e non si notano pennellate isolate. Le figure, poi, sono circoscritte con campiture di colore monocromatico o debolmente chiaroscurato. Le superfici non presentano dettagli di rilievo, sono levigate come i capelli e il pelo dell’animale.

Il colore e l’illuminazione

Il dipinto intitolato Beethoven è risolto con colori chiari, tendenzialmente caldi, tranne che nel riflesso dello specchio. Il pavimento, lo sgabello e la chitarra sono ocra mentre il resto della scena è colorato con grigio chiaro o bianco. Spiccano le scarpe e il piano sotto allo spartito perché di colore nero. L’abbigliamento della protagonista, invece, è quasi, bianco ottico ed è la zona più luminosa del dipinto. Il riflesso nello specchio rimanda toni leggermente più grigi e freddi. Al centro, oltre la figura di schiena, della ragazzina, si nota un elemento di colore azzurro. Sul palchetto si proiettano, verso sinistra, le ombre delle figure mentre si crea un forte contrasto luminoso sul volto della giovane.

Lo spazio

Lo spazio prospettico è sottolineato in modo deciso dalla fuga delle assi che formano il pavimento, Inoltre, lo sgabello, in primo piano, con la sua costruzione geometrica struttura solidamente lo spazio. Sul fondo le linee ortogonali e oblique del muro creano un ulteriore elemento di descrizione dello spazio geometrico. Il riflesso nello specchio, dipinto con una solidità formale simile alla scena, crea una diversa prospettiva che rende il senso di mistero nell’opera. Il punto di vista è posto in posizione elevata e determina una fuga molto alta del pavimento. Lo stesso particolare si ritrova nelle opere: L’uomo delle botti del 1919-1920 e Ragazza con scodella del 1919-1920 conservate presso la Galleria d’Arte Moderna di Torino.

La composizione e l’inquadratura

Beethoven di Felice Casorati è un’opera a sviluppo verticale. Tale formato asseconda la figura della giovane e dello specchio che riflette la sua immagine posteriormente. Il soggetto si trova, così, al centro della verticale dell’opera e acquista un notevole peso nella struttura compositiva. In primo piano si trova lo sgabello e, quindi le figure della giovane e del cane a destra. In secondo piano, si alza lo specchio a destra e, sul fondo, si intravede la chitarra. Lo specchio crea una quinta che sembra celare lo strumento musicale e un altro ambiente illuminato. Nel dipinto prevalgono le linee verticali e, in seconda istanza, quelle oblique che conducono lo sguardo in profondità.

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