Il bozzetto del Ponte di Narni fu realizzato en plein-air da Camille Corot per fissare la luce del momento. Successivamente il maestro paesaggista realizzò un grande dipinto esposto al Salon del 1827.
Jean-Baptiste Camille Corot, Bozzetto Ponte di Narni (Le pont de Narni, aux environs de Rome), 1826, olio su tela, 34 x 48 cm. Parigi, Museo del Louvre
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Camille Corot, Ponte di Augusto a Narni, 1827, olio su tela, 68 x 94,6 cm. Ottawa, Galerie Nationale du Canada Consulta la pagina dedicata all’opera di Camille Corot, Ponte di Augusto a Narni, sul sito del Galerie Nationale du Canada di Ottawa
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Indice
Descrizione de Ponte di Narni di Jean-Baptiste Camille Corot
Il Ponte di Narni si trova nella campagna a nord di Roma. I ruderi dell’antico ponte sono ancora parzialmente arroccati sui pendii a lato del fiume. Il corso d’acqua procede trasportando l’argilla il cui colore si mescola con i riflessi azzurri del cielo. I due pendii sono ricoperti da una pellicola di vegetazione mentre in basso alcuni cespugli crescono sulle rive. All’orizzonte si susseguono diverse linee di colline seguite dalle montagne più alte.
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Il dipinto era destinato a rimanere in forma di abbozzo. Si tratta infatti di uno schizzo realizzato dal vero. Al Salon di Parigi del 1827 Corot espose un grande dipinto dallo stesso tema che si trova ora presso la Galerie Nationale du Canada di Ottawa. Il dipinto che il maestro realizzò durante il suo primo soggiorno in Italia venne donato al Louvre da Étienne Moreau-Nélaton nel 1906.
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Lo stile del dipinto il Ponte di Narni di Jean-Baptiste Camille Corot
Il dipinto è considerato come un capolavoro della pittura di paesaggio neoclassico. Infatti la formazione di Corot avvenne presso due maestri vicini a tale corrente, prima Achille Etna Michallon e poi Jean-Victor Bertin. Durante il soggiorno romano, inoltre, conobbe il paesaggista accademico Theodore Caruelle d’Aligny che influenzò ulteriormente il suo stile.
Il dipinto esposto al Louvre è un abbozzo realizzato en plein-air. Corot era convinto della grande importanza di registrare una prima impressione del paesaggio. Nel chiuso del suo atelier l’artista cercava poi di rimanere fedele a tale versione. Insieme al rinnovamento della pittura, Corot infatti riproponeva i canoni classicheggianti, nelle rielaborazioni in studio dei bozzetti dipinti dal vero. Questa modalità si rende evidente nel confronto tra lo studio de Il ponte di Narni conservato al Louvre e la versione definitiva realizzata nel 1826 per il Salon del 1827, che oggi si trova alla National Gallery of Canada di Ottawa.
Il colore e l’illuminazione
L’illuminazione della campagna romana colpì molto l’ispirazione di Camille Corot. La luce mediterranea infatti fu una delle componenti stilistiche che portò con se durante il successivo soggiorno a Barbizon. Nel dipinto Il ponte di Narni i toni sono caldi e chiari. Il verde ingrigito della vegetazione ricopre i versanti delle alte sponde. L’azzurro del cielo e delle montagne all’orizzonte si rispecchia infine a tratti sull’acqua. Secondo Corot la perfetta riproduzione dei colori era essenziale per rendere le atmosfere dei luoghi ritratti.
Lo spazio
Il paesaggio è ampio ed esteso. La prospettiva del fiume riesce a rendere bene le distanze. Inoltre aiuta lo sguardo a procedere verso i ruderi de ponte.
La Composizione e l’inquadratura
Il primo piano è strutturato intorno alle oblique create dalle sponde del corso d’acqua. A partire dalla metà superiore del dipinto si fanno più importanti le linee orizzontali. La successione delle colline e delle montagne in lontananza chiude infatti la composizione espandendo lateralmente lo vista.
Approfondimenti
Il Ponte di Narni era stato già rappresentato dai maestri Valenciennes e Michallon prima di Corot. Il maestro realizzò più di centocinquanta dipinti durante il suo viaggio di formazione. Uno di questi è Trinità dei Monti esposto al Louvre di Parigi.
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 14 luglio 2023.
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Consulta la pagina dedicata al dipinto di Jean-Baptiste Camille Corot, Ponte di Narni (Le pont de Narni, aux environs de Rome), sul sito del Museo del Louvre di Parigi.
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