Nafea faa ipoipo (Quando ti sposi?) di Paul Gauguin

Nafea faa ipoipo (Quando ti sposi?) fu dipinto da Paul Gauguin durante il suo soggiorno a Tahiti. I soggetti sono donne del luogo rappresentate nella loro quotidianità.

Paul Gauguin, Nafea faa ipoipo (Quando ti sposi?), 1892, olio su tela, 105 x 77,5 cm. Basilea, Öffentliche Kunstsammlung

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Indice

Descrizione

Due giovani donne di Tahiti sono sedute sul prato al centro del dipinto. La giovane in primo piano è chinata verso sinistra, ha il viso frontale e lo sguardo rivolto a destra. Indossa un semplice abito con spalline e un pareo molto colorato. La donna seduta dietro di lei invece ha il busto eretto e lo sguardo frontale e indossa un abito da missione religiosa. Sembra più anziana e ha un’espressione più seria e determinata. La donna compie un gesto con la mano destra e sembra indicare verso la stessa direzione. Dietro di loro un albero esile crea un’ombra sul prato con il fogliame. In lontananza, sulla sinistra si notano due figure umane che avanzano. Il prato arriva fino ai piedi di una montagna che si staglia contro il cielo illuminato di giallo.

Interpretazioni e simbologia

Paul Gauguin fin dai dipinti del periodo bretone fu interessato alle vite delle persone più semplici. Le protagoniste dei suoi dipinti furono prima contadine bretoni e in seguito le donne tahitiane come in Nafea faa ipoipo (Quando ti sposi?). Il titolo sembra alludere ad una conversazione non rappresentata però direttamente.

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Lo stile del dipinto di Paul Gauguin Nafea faa ipoipo (Quando ti sposi?)

Paul Gauguin rifiutò l’uso della prospettiva geometrica. Il dipinto Nafea faa ipoipo (Quando ti sposi?) è realizzato infatti con grandi campiture monocromatiche e prive di chiaroscuro. Le linee di contorno contribuiscono inoltre a racchiudere le forme che sono debolmente volumetriche solo sui volti. Le pennellate inoltre sono ampie e creano le campiture con un minimo di variazioni segniche.

Il colore e l’illuminazione

I colori dell’opera dal titolo Nafea faa ipoipo (Quando ti sposi?) Di Paul Gauguin sono brillanti ed accesi. Presentano una saturazione molto forte e tendono verso i toni primari. Solo l’erba e le chiome degli alberi sono colorati di un verde intenso che restituisce un riferimento alla realtà. Comunque l’impianto cromatico usato da Gauguin rimane ancora parzialmente legato al vero. Dopo di lui, proprio ispirati dalla sua ricerca, gli artisti Fauves scelsero di usare il colore in modo arbitrario senza riferimenti reali.

Gli abiti delle due donne tahitiane sono tendenzialmente rossi, dai toni più saturi nel caso della protagonista in primo piano. Il pareo è acceso poi da decorazioni in giallo-arancio. Il colore dell’abito della giovane in secondo piano invece è più attenuato, quasi rosa. Gli incarnati invece sono le parti meno sature e più scure insieme al tronco e alla vegetazione delle montagne. La fascia di prato in primo piano è verde intenso.

Segue poi una fascia gialla sulla quale spicca per complementarietà l’ombra indaco del fogliame. Il verde in primo piano crea anch’esso un contrasto fra complementari con il rosso degli abiti. Il paesaggio di sfondo è più chiaro e crea un intenso contrasto di luminosità tra la linea di montagne, blu e verde scuro, con il prato e il cielo dorato. L’illuminazione non è realistica e non si individua una fonte luminosa solare. Le campiture bidimensionali di colore agiscono per contrasto e le figure sono poste in evidenza tramite linea di contorno.

Lo spazio

La prospettiva geometrica non viene utilizzata da Paul Gauguin. La profondità dello spazio si percepisce visivamente solo grazie la prospettiva di grandezza che agisce in particolare sulle figure umane. Inoltre lo spazio viene articolato grazie alla sovrapposizione delle forme e all’innalzamento della linea di orizzonte.

La composizione e l’inquadratura

Il formato del dipinto è verticale mentre la composizione è centrale. Infatti le figure delle due donne creano una pesante massa visiva centrata sulle diagonali del dipinto. La scansione dello sfondo è strutturata per fasce orizzontali. In primo piano il prato verde, poi la fascia gialla, quindi l’ombra indaco. Segue il prato verde chiaro, la montagna e infine il cielo.

Approfondimenti. I viaggi di Paul Gauguin

Paul Gauguin nacque nel 1848 e fu un artista inquieto e desideroso di sperimentare come molti suoi colleghi. Iniziò a dipingere come autodidatta a 23 anni e per condurre la sua ricerca viaggiò molto. Soggiornò prima in Bretagna, a Pont-Aven, dove ritrasse la vita dei contadini. Il giovane maestro postimpressionista si interessò infatti alla realtà spirituale della tradizione bretone. Spinto a conoscere il mondo partì quindi per la Martinica e Tahiti dove si stabilì dal 1895. I suoi soggetti preferiti divennero le donne del luogo. Gauguin approfondì i costumi e la cultura delle comunità polinesiane rappresentandoli nei suoi dipinti.

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