Le figure dei Santi e, nella tavola centrale, Gesù, Maria e Dio Padre, sono state dipinte da Gentile da Fabriano in stile gotico internazionale. Il Polittico di Valle Romita è una importante opera proveniente dall’Eremo di Santa Maria di Valdisasso.
Gentile da Fabriano (Gentile di Niccolò di Giovanni di Massio), Polittico di Valle Romita, 1410-1412, tempera su tavola, 157,2 x 79,6 cm tavola centrale; 117,5 x 40 cm tavole laterali inferiori; 48,9 x 37,8 cm tavole laterali superiori. Milano, Pinacoteca di Brera
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Indice
Descrizione del Polittico di Valle Romita di Gentile da Fabriano
In alto, sopra Maria e Gesù, Dio Padre è dipinto frontalmente con lo sguardo verso l’osservatore. La sua espressione è determinata e forte e apre le braccia verso il basso in segno di accoglienza. Anche le sue vesti sono riccamente decorate. Intorno alla figura di Dio, contro il fondo oro, è dipinta una corona di angeli. La loro figura è composta dal volto e dalle ali che si incrociano in alto a formare un cerchio intorno al viso. In basso, otto cherubini intonano un concerto per celebrare l’evento miracoloso.
Interpretazioni e simbologia del Polittico di Valle Romita di Gentile da Fabriano
Il tema centrale, rappresentato nella tavola centrale del Polittico di Valle Romita è l’Incoronazione della Vergine. Le tavole di destra e di sinistra, invece, raffigurano i Santi fondatori dell’ordine francescano. Ad incoronare Maria Regina Coeli è suo figlio Gesù, come nel celebre dipinto di Beato Angelico. Maria è a destra, seduta, con il capo chinato in avanti per ricevere la corona. Le sue mani sono incrociate sul petto. Un grande manto ornato da un nastro dorato la ricopre interamente. Di fronte a lei Cristo la guarda intensamente e affettuosamente ponendole sul capo la corona dorata con la mano destra. Gesù è abbigliato elegantemente con splendide e ricche vesti e con la mano sinistra regge un sottile crocifisso, simbolo della sua passione. Tra di loro si libra lo Spirito Santo dal quale si espandono raggi luminosi.
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Il Polittico di Valle Romita si trova alla Pinacoteca di Brera dal 1811 e venne, forse, già smembrato durante il Settecento. La sua commissione si deve, secondo alcune ricerche, a Chiavello Chiavelli, signore di Fabriano che aveva scelto l’Eremo di Santa Maria di Valdisasso come luogo per la propria sepoltura.
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Lo stile del Polittico di Valle Romita di Gentile da Fabriano
Uno studio approfondito dello stile del Polittico di Valle Romita ha rivelato caratteri che derivano dalle opere di Michelino da Besozzo. L’artista, un altro protagonista del gotico internazionale, o tardogotico, fu a Venezia nel 1410. In questi anni anche Gentile da Fabriano operò in quella città.
Nei pannelli laterali si può rilevare un carattere tipico del gotico internazionale, molto in uso nelle corti dell’epoca. Le figure dei Santi sono state trasformate in eleganti nobili dell’epoca. I religiosi indossano, infatti, abiti preziosi di ottime fattezze e somigliano a dei cortigiani.
La linea di contorno morbida e flessuosa crea forme esteticamente molto ricercate. Le fisionomie sono, così, delicate e i personaggi atteggiati con posizioni aggraziate. Il gusto per la rappresentazione dei particolari legati alla natura deriva, infine, da Michelino da Besozzo. Infatti i Santi poggiano su erba e fiori dipinti in modo molto accurato. I colori sono netti e brillanti. Spicca il rosso della veste di Cristo, di Dio Padre e della corona di angeli. Lo stesso colore si ritrova in alcuni dei personaggi dipinti a destra e a sinistra dell’Incoronazione. I cherubini, in basso, invece, hanno mantelli verdi e abiti rossi. Il fondo è in oro.
Lo spazio
Lo spazio è costruito dalla semplice sovrapposizione delle figure e la profondità è limitata alla presenza fisica dei corpi. Nelle tavole laterali le figure poggiano su un prato che crea un poco profondo piano di appoggio naturale. Nel pannello centrale è attiva la prospettiva gerarchica che riserva una grandezza maggiore ai personaggi centrali e minore ai cherubini. La composizione pone al centro, in alto la scena principale e la racchiude all’interno di una mandorla compositiva.
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