I due noci di Carlo Fornara è un dipinto realizzato poco prima del ritiro dell’artista , nel 1922, in Val Vigezzo a Prestinone, suo paese natale.
Carlo Fornara, I due noci, 1921 circa, olio su tela, 44 x 56 cm. Verbania, Museo del paesaggio
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Indice
Descrizione de I due noci di Carlo Fornara
Due alti alberi di noce sono dipinti al centro dell’opera di Carlo Fornara. Gli alberi proiettano la loro ombra sul terreno coperto da un fitto manto di erba verde che segue a destra il pendio in salita della montagna. In primo piano tra l’erba si notano alcune foglie secche e rami caduti al suolo. A destra, sul pendio un contadino cammina verso il paese portando una gerla sulle spalle. Dietro l’avvallamento invece si intravedono i tetti di un paesino di montagna. Sopra di essi si alza inoltre un modesto campanile a punta. Infine sullo sfondo corre una linea di montagne imbiancate. Il cielo è terso e brillante.
Interpretazioni e simbologia del dipinto I due noci di Carlo Fornara
Nel dipinto intitolato I due noci di Carlo Fornara è rappresentato un paese della Val Vigezzo. Questa formula compositiva di paesaggio di montagna nel quale è immerso un paesino con il campanile che svetta in alto fu tipico della pittura di Carlo Fornara.
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Il dipinto di Carlo Fornara I due noci è giunto al Museo del paesaggio di Verbania grazie al lascito tramite legato testamentario di Carlo Croppi.
L’artista e la società. La storia dell’opera I due noci di Carlo Fornara
L’opera risale al 1921 l’anno precedente al ritorno dell’artista in Val Vigezzo. Carlo Fornara sul finire dell’800 divenne collaboratore di Giovanni Segantini. La collaborazione e l’amicizia con l’artista divisionista determinò in Fornara una decisa influenza sul suo modo di dipingere.
La stagione divisionista in Italia nel 1922 è oramai alla fine e alcuni personaggi importanti nella formazione dell’artista sono ormai scomparsi. Infatti nel 1919 morì Enrico Cavalli maestro e mentore di Fornara. Nel 1920 poi morirono Gaetano Previati e Vittore Grubicy che spinsero l’artista ad avvicinarsi al Divisionismo. Nel 1922 infine morì anche Alberto Grubicy gallerista e promotore di Fornara in Europa.
In questi anni in Italia si formò il gruppo dei pittori di “Novecento” intorno a Margherita Sarfatti. La pennellata divisa fu quindi deprecata a favore della pittura volumetrica. Carlo Fornara non abbandonò il divisionismo e si isolò presso il suo paese natale fino al 1968 anno della sua morte.
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.
Lo stile del dipinto I due noci di Carlo Fornara
Lo stile con il quale Carlo Fornara ha realizzato il dipinto è quello della pennellata divisa. Infatti l’artista realizzò i singoli fili d’erba con tratti accurati e di colore puro. I filamenti poi accostati sulla tela rendono la superficie vibrante e viva se osservata da una sufficiente distanza. La trama si infittisce invece nel cielo dipinto con piccoli tratti orizzontali di colore.
La tecnica
Il dipinto di Carlo Fornara intitolato I due noci è un olio su tela di 44 x 56 cm.
Il colore e l’illuminazione
L’opera di Carlo Fornara presenta una dominanza di colori verdi tendenti all’ocra nella parte superiore. Lo sfondo, rappresentato dal cielo e dalle montagne innevate, è invece più freddo e tende all’indaco. Il paesaggio è decisamente illuminato dalla luce solare che proviene dall’alto e crea ombre scure sotto le fronde degli alberi in primo piano.
Lo spazio
I due noci di Carlo Fornara è ambientato all’interno di un paesaggio alpino di mezza montagna. Infatti sul fondo sono visibili le alte montagne coperte dalla neve. La profondità dell’immagine è determinata poi dal confronto tra l’altezza degli alberi in primo piano e il paesino a sinistra del quale si intravedono i tetti e il campanile. La scansione in profondità è quindi segnata dai piani che si susseguono. Il primo piano è caratterizzato dai due i noci e dal pendio che si alza verso destra. Il secondo piano poi dal paesino. Lo sfondo dagli alberi dietro il centro abitato e infine dalle montagne lontane.
La composizione e l’inquadratura
La forma del dipinto è quasi quadrata e l’immagine è suddivisa su due metà verticali. La metà inferiore comprende il prato in primo piano, il paesino e le montagne mentre la metà superiore il cielo e le grandi fronde dei noci. La composizione è strutturata in obliquo e collega il noce di sinistra, il paesino, il tronco di destra e il pendio che sale con il profilo in ombra.
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Bibliografia
- Dario Gnemmi, Vigezzini di Francia. Pittura d’alpe e d’Oltralpe tra Otto e Novecento in Valle Vigezzo, ed. Skira, Milano, 2007
- Carlo Fornara. Il colore della valle. Catalogo della Mostra (Acqui Terme, 30 giugno-2 settembre 2007), Mazzotta, 2007, EAN:9788820218454
- Annie-Paule Quinsac, Carlo Fornara. Alle radici del Divisionismo (1890-1910). Catalogo della mostra (Domodossola, 24 maggio-20 ottobre 2019). Ediz. italiana e inglese, Silvana, Collana: Arte Anno edizione: 2019, EAN: 9788836643721
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 14 ottobre 2019.
Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Carlo Fornara intitolate:
- I due noci
Consulta la pagina dedicata al dipinto di Carlo Fornara, I due noci, sul sito del Museo del paesaggio di Verbania. e sul sito della Fondazione Cariplo.
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