Il maresciallo Ney di Giuseppe Grandi è una scultura che celebra il personaggio storico che fece parte dell’esercito di Napoleone.
Giuseppe Grandi, Il maresciallo Ney, 1874-1875, bronzo a fusione e base in legno, 34 x 16 x 14 cm. Milano, Galleria d’Arte Moderna
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Indice
Descrizione della scultura Il maresciallo Ney di Giuseppe Grandi
Il maresciallo Ney è in piedi, vestito in uniforme e con la sciabola al fianco sinistro. Indossa un lungo cappotto con le spalline militari. In testa poi porta una feluca. Inoltre, il generale sembra riposare pensieroso. La sua posa, infatti, non esprime il suo carattere indomabile. Piuttosto, pare riflessivo e colto in un momento di intimità.
Interpretazioni e simbologia de Il maresciallo Ney di Giuseppe Grandi
Il maresciallo Ney era Michel Ney, duca di Elchingen e principe della Moskowa. Fu un generale francese, Maresciallo dell’Impero con Napoleone Bonaparte. Per via del suo carattere forte e assertivo ebbe molti soprannomi tra i quali il Leone Rosso.
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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione
Luigi Luvoni donò Il maresciallo Ney di Giuseppe Grandi alla Galleria d’Arte Moderna di Milano nel 1900. Grandi espose a Brera la scultura nel 1875. Non ne rivelò, però, la paternità per evitare le critiche che già aveva raccolto l’anno precedente il Paggio di Lara. Presso la Galleria d’Arte Moderna di Milano vi sono una copia in bronzo ed una in gesso. Sono poi conservate presso collezioni private altre repliche in bronzo e un gesso delle stesse dimensioni del marmo.
Il marmo originale fu parte delle collezioni di C. Borghi. Fontana è convinto che il collezionista ne sia anche il committente. Boccardi, invece, indica la presenza di due bozzetti. La copia della collezione Borghi sarebbe, quindi, solo una replica di dimensioni maggiori. Inoltre negli elenchi sono presenti due sculture dal stesso titolo. Presso i depositi di Brera fu trovato un modello in gesso diverso da quello in bronzo. Presso il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Varese è custodita inoltre una fusione in bronzo. Infine, della versione in bronzo esistono due esemplari. La versione di Varese, come fanno notare Caramel e Pirovano, presenta un modellato meno pittorico. Nel dicembre 1987 uno sconosciuto tentò di rubare la scultura. In seguito al fatto la sciabola fu danneggiata.
L’artista e la società. La storia dell’opera
Il bozzetto in gesso si trova presso i depositi della Galleria d’Arte Moderna di Milano.
Giuseppe Grandi, Il maresciallo Ney, post 1874 – ante 1875, bronzo e marmo nero, cm 19 x 19 x 32. Varese, Museo di Arte Moderna e contemporanea Consulta la scheda sul sito dei Beni Culturali della Lombardia.
La storia dell’opera
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Lo stile
La Scapigliatura milanese ebbe il suo periodo d’oro tra il 1870 e il 1880. Ne fecero parte i pittori Tranquillo Cremona, Daniele Ranzoni e lo scultore Giuseppe Grandi.Il maresciallo Ney celebra il personaggio storico noto per il suo coraggioso carattere. L’artista rappresenta il militare con un linguaggio lontano da quello storico celebrativo. Infatti, la posa non è ferma ed eroica. Inoltre, le forme perdono definizione a favore di una resa bozzettistica della figura. L’opera di Grandi è lontana dalle rappresentazioni eroiche o veriste a lui contemporanee. Piuttosto, offre una lettura intima e psicologica del protagonista. Secondo i critici Il maresciallo Ney rappresenta un esempio riuscito di superamento del naturalismo plastico della scultura lombarda. Infatti prevale la dimensione intima, e psicologica vicina al lavoro di Cremona e Ranzoni.
La tecnica
La statua del maresciallo Nelly fu realizzata in marmo. Grandi la replicò poi in dimensioni ridotte e con alcune variazioni. La copia presente nella Gam di Milano è una fusione in bronzo. Giuseppe Grandi si allontanò presto dalla scultura realista per affrontare una modellazione vicina alle opere pittoriche degli artisti scapigliati.
La luce sulla scultura
L’illuminazione crea una serie di ombre sulla scultura che mettono in risalto i volumi.
Il rapporto con lo spazio
Il maresciallo Ney si trova in una posizione statica e chiusa con il viso rivolto in basso.
La struttura
La scultura è sviluppata in verticale e poggia su una base poco rialzata in legno. Il militare è posto in equilibrio con una postura statica.
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