L’Incoronazione della Vergine di Lorenzo Monaco è un esempio di dipinto tardo gotico fiorentino caratterizzato dalle figure allungate e dai colori cristallini.
Lorenzo Monaco, Incoronazione della Vergine, 1414, tempera e oro su tavola, 506 x 447,5 cm. Firenze, Galleria degli Uffizi
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Indice
Descrizione della Incoronazione della Vergine di Lorenzo Monaco
Il pannello centrale raffigura l’Incoronazione ed è suddiviso in tre parti sormontate da cuspidi. Al centro Gesù e Maria sono seduti su un trono. Cristo incorona infatti la Madre alla presenza di angeli e santi. I religiosi sono inginocchiati e rivolti verso il sacro evento. I dipinti sono fiancheggiati a sinistra e a destra da due pilastrini con colonnine tortili, cioè con il fusto che si avvolge a spirale su se stesso. Sui fusti sono ancorati alcuni lobi con figure dipinte di profeti.
La parte superiore della pala è coronata da tre pannelli cuspidati. La loro cornice però è perduta. Al loro interno vi sono le scene con l’Angelo annunciante, il Cristo benedicente tra cherubini e la Vergine annunciata.
La predella della Incoronazione della Vergine di Lorenzo Monaco
La predella della Pala di Lorenzo Monaco racchiude le sei scene dalla vita di San Benedetto. Le immagini sono racchiuse da cornici quadrilobate. Al centro si trovano la Natività di Gesù e l’Adorazione dei Magi. Ai lati di questi due vi sono quattro episodi della vita di San Benedetto. I due pannelli centrali della predella che raccontano la vita di San Benedetto sono: la Penitenza di san Benedetto e San Bernardo dà la regola a San Benedetto. I pannelli alle estremità raccontano invece la vita di san Bernardo di Chiaravalle. A sinistra si trova il pannello con I funerali di San Bernardo mentre a destra San Bernardo resuscita un fraticello.
La cornice della pala
La cornice che accoglie la grande opera di Lorenzo Monaco è intagliata e dorata. Presenta inoltre un aspetto maestoso valorizzato dalle tre cuspidi coperte da protiri che poggiano su mensole sporgenti. Internamente è poi presente una decorazione a ricamo mentre sugli archi si sviluppano racemi vegetali. Nell’insieme la struttura che espone le tre tavole valorizza le scene dipinte al pari di un boccascena teatrale. I pinnacoli posti sopra la scena principale racchiudono i tre pannelli con l’Angelo, Dio Padre e Maria Annunciata.
Interpretazioni e simbologia della Incoronazione della Vergine di Lorenzo Monaco
Nel dipinto compaiono alcuni monaci camaldolesi. San Benedetto si trova a sinistra e indossa l’abito bianco tipico dell’ordine dei Benedettini. San Romualdo invece è dipinto a destra. I due monaci sono figure importanti della cristianità. Infatti San Benedetto fondò il monachesimo occidentale mentre San Romualdo fu il fondatore dell’ordine camaldolese che era una congregazione dei Benedettini.
L’arcobaleno stellato che sostiene l’Incoronazione è una rappresentazione simbolica dell’universo secondo la cosmologia medievale. La scena dell’Incoronazione della Vergine è ambientata in Paradiso. Infatti le fasce stellate che sorreggono i personaggi rappresentano i sette cieli.
Intorno a Gesù e a Maria vi sono i santi disposti su tre file. Sono numerosi anche gli angeli distribuiti dentro il ciborio che protegge il trono e al di fuori. Altri poi si collocano ai lati e frontalmente tre angeli spargono incenso.
I santi raffigurati
I Santi del gruppo di sinistra sono dieci disposti su tre file allineate. Dal primo piano si riconoscono Giovanni Battista in piedi in prima fila a partire da destra che regge la croce astile. Poi San Pietro con le chiavi del Paradiso e Bernardo di Chiaravalle. In seconda fila sempre da destra ci sono Matteo con il Vangelo tra le mani, San Iacopo, San Paolo e Santo Stefano martire. In terza fila a partire da sinistra si vedono Sant’Antonio Abate e San Sigismondo e San Donato vescovo.
A destra di Cristo e Maria si trova un altro gruppo di dieci Santi su tre file. Giovanni evangelista è in prima fila, a partire da sinistra con il vangelo aperto tra le mani. Lo segue poi Sant’Andrea Apostolo e San Benedetto da Norcia. In seconda fila, da sinistra, si riconoscono San Lorenzo, San Bartolomeo, San Zanobi e San Francesco d’Assisi. I Tre santi verso il fondo sono di incerta identificazione.
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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione
L’opera si trova presso la Galleria degli Uffizi di Firenze. Zanobi di Cecco del Frasca, secondo l’iscrizione che accompagna l’opera, fu il committente. Il dipinto era inoltre destinato all’altare maggiore della chiesa del monastero camaldolese di Santa Maria degli Angeli a Firenze. L’iscrizione si trova in basso e riporta informazioni sulla commissione dell’opera. HEC TABULA FACTA EST PRO ANIMA ZENOBII CECCHI FRASCHE ET SUO(RUM) IN RECOMPESATIONE(M) UNI(US) ALTERI(US) TABULE PER EUM IN HOC [TEMPLO POSITA EST PER OPERAM LA]URENTII JOH(ANNI)S ET SUO(RUM) MONACI HUI(US) ORDINIS QUI EAM DEPI(N)XIT AN(N)O D(OMI)NI MCCCCXIII ME(N)SE FEBR(UARII) T(EM)PORE DO(MI)NI MATH(E)I PRIORIS H(UIUS) MONASTER(II). Il dipinto riporta la firma di Lorenzo Monaco sulla cornice sopra la predella.
L’artista e la società. La storia dell’opera Incoronazione della Vergine di Lorenzo Monaco
L’Incoronazione della Vergine di Lorenzo Monaco risale al 1414. L’artista è documentato a Firenze dal 1391 al 1422 e all’epoca della commissione risiedeva presso il convento di Santa Maria degli Angeli. Sull’opera si legge la data di febbraio 1413. In realtà secondo il calendario contemporaneo è da intendersi con febbraio 1414. Infatti fino al XVIII secolo a Firenze l’anno cominciava il 25 marzo che è la festa dell’Annunciazione.
La grande Pala era esposta presso il monastero camaldolese di Santa Maria degli Angeli a Firenze. I monaci verso la fine del XVI secolo la sostituirono poi con un’opera di grandi dimensioni di Alessandro Allori che oggi si trova alla Galleria dell’Accademia. Trasferirono quindi la pala di Lorenzo Monaco in altra sede. L’opera tornò alla luce infine nel XIX secolo presso l’abbazia camaldolese di San Pietro a Cerreto.
I restauri
La tela era in pessime condizioni e le infiltrazioni d’acqua avevano rovinato gran parte della struttura in legno. Il restauro della pala iniziò nel 1872 con un intervento integrativo. Ettore Franchi, restauratore presso la Galleria degli Uffizi di Firenze, procedette quindi con la ricostruzione delle parti danneggiate della cornice. Nel 1990 un altro intervento di restauro ha reso i colori più brillanti. Il prezioso blu di lapislazzuli inoltre ha ripreso il suo splendore. L’iscrizione fu in parte rinnovata nel XIX secolo.
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.
Lo stile della Incoronazione della Vergine di Lorenzo Monaco
Lorenzo Monaco esercitò anche il mestiere di miniatore e fu uno dei più importanti artisti del tardogotico di Firenze. La composizione è particolarmente articolata e la scena arricchita da preziose decorazioni. L’artista rappresentò i monaci che assistono all’Incoronazione della Vergine con espressioni intense e assorte.
Lo stile raffinato di Lorenzo Monaco si esprime inoltre nei corpi slanciati dei monaci e nei complessi ritmi lineari dei panneggi. Lo stile delle scene raffigurate all’interno della predella è più fantasioso. Anche i paesaggi sono più liberi nella progettazione perché è assente il fondo d’oro.
Le figure slanciate dei personaggi, la struttura elaborata dei panneggi e i colori chiari rendono quest’opera esemplare del tardo gotico fiorentino. Altre opere del periodo di altre località sulla penisola italica, raffigurano particolari che fanno riferimento al mondo cortese. Lorenzo Monaco invece, come altri autori di Firenze suoi contemporanei, tenne sempre in primo piano il soggetto religioso interpretato con partecipazione. Infine è presente il fondo d’oro, tradizionalmente riservato alle scene religiose.
La tecnica
L’Incoronazione della Vergine è un dipinto realizzato con colori a tempera stesi su una tavola di legno con fondo in oro di 506 x 447,5 cm di dimensioni.
Il colore e l’illuminazione
I colori sono particolarmente curati, freddi e brillanti.
Lo spazio
La scena della tavola principale è affollata e i personaggi sono dipinti su schiere compatte e sovrapposte. Lo spazio però non è profondo e i diversi piani sono appiattiti.
La composizione e l’inquadratura
L’Incoronazione della Vergine di Lorenzo Monaco è un’opera imponente. Infatti presenta proporzioni quasi quadrate vicine ai 5 metri. La Pala presenta inoltre una struttura a forma di trittico con una unica scena. Le formelle della predella sono inquadrate da una cornice mistilinea, tipica della decorazione gotica.
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Bibliografia
- Gloria Fossi, Uffizi, Giunti, Firenze, 2004, ISBN 88-09-03675-1
- Lorenzo Monaco. Dalla tradizione giottesca al Rinascimento, (a cura di A. Tartuferi, D. Parenti), Giunti Editore, 2005, EAN: 9788809047594
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 13 ottobre 2020.
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