Le poison di René Magritte è un dipinto enigmatico nel quale il cielo stellato si proietta sulle facciate buie delle case.
René Magritte, Le poison, 1939, Gouache su carta, 33,5 x 40,7 cm. Rotterdam, Museum Boijmans Van Beuningen
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Indice
Descrizione de Le poison di René Magritte
Nel dipinto intitolato Le poison di René Magritte sono raffigurate alcune facciate di edifici completamente oscure. Tre finestre si illuminano al centro del dipinto e da una di esse si scorgono i rami di un albero. Sulle facciate sono distribuite delle stelle e una falce di luna. Il cielo, invece, è ancora chiaro, attraversato da nuvole grigie. In basso, un bagliore fa pensare al tramonto mentre in primo piano si proietta la notte.
Interpretazioni e simbologia de Le poison di René Magritte
Magritte dipinse il mistero che si cela nel quotidiano, il silenzio del mondo. La scena ritratta nel gauche intitolato Le poison è evidentemente notturna. Magritte, però, trasforma la sagoma delle abitazioni in un cielo stellato con una falce di luna. Inoltre, fa trasparire, dalle inquietanti finestre illuminate, i rami dell’albero. Ad aumentare il senso di mistero è la posizione dell’albero che non è evidente se sia anteriore o posteriore alle facciate. Una tecnica molto utilizzata dal maestro belga fu quella dell’accostamento di diverse fonti di illuminazione creando una situazione irreale. In questo caso, il cielo è illuminato verso il basso e suggerisce un tramonto. Sulle facciate scure, invece domina la notte.
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I committenti, le collezioni e la storia espositiva
Le poison di Magritte giunse presso il Museum Boijmans Van Beuningen nel 1977. Il museo lo acquistò presso la Edward James Foundation.
La storia dell’opera Le poison di René Magritte
Magritte, in seguito alla sua adesione, nel 1925, al gruppo surrealista belga, decise di stabilirsi per alcuni anni nei dintorni di Parigi. Nel 1930, però, fece ritorno a Bruxelles dove rimase fino alla morte. Il gouache intitolato Le poison fu dipinto nel 1939, dopo alcuni anni che Magritte risiedeva nel suo studio abitazione di Jette, al 135 di rue Esseghem.
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione
Magritte fu il pittore surrealista belga più famoso insieme a Paul Delvaux. Il suo lavoro si colloca nell’ambito delle Avanguardie del Novecento. Inizialmente, fu influenzato dal Cubismo e dal Futurismo. Magritte fu colpito dalle opere di Giorgio de Chirico, in particolare dal quadro intitolato Canto d’amore. Nei suoi dipinti non rappresentò l’inconscio dell’uomo moderno. Inoltre, non utilizzò l’automatismo psichico. Le sue opere sono prive di esasperazione onirica o egocentrica come in Salvador Dalì o simbologie di tipo erotico-anticheggiante come in Paul Delvaux. Magritte fu, piuttosto, interessato a rappresentare il mistero presente nel quotidiano.
L’artista e la società. La storia dell’opera
Le poison è un dipinto di René Magritte dipinto a gouache su carta. Lo stile da illustratore dell’artista, in questa opera, è molto evidente. Infatti le superfici sono bidimensionali come si nota nelle sagome scure delle abitazioni. Anche i rami dell’albero spoglio diventano segni grafici contro il cielo serale.
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Il colore e l’illuminazione
Le poison di René Magritte è dipinto con tonalità fredde. Domina il nero delle facciate, brilla il giallo delle finestre e il giallo pallido della falce di luna. Il cielo è colorato con un debole azzurro che si smarrisce in basso.
Il dipinto è giocato su forti contrasti di luminosità tra le campiture piatte. Le sagome delle abitazioni e l’albero si ritagliano contro il cielo. I gialli delle finestre e della falce di luna si evidenziano, inoltre, per la maggiore saturazione delle tinte.
L’illuminazione ambigua è il tratto distintivo di molte opere di Magritte. Il cielo è illuminato dalla debole luce del sole al tramonto. Le finestre, invece, sono illuminate dalla luce artificiale gialla. La luna e le stelle, infine, brillano nel buio delle facciate.
Lo spazio
Il gouache non presenta uno spazio tridimensionale. La sovrapposizione dei piani è piuttosto intuitiva. In primo piano, infatti, si collocano le facciate o l’albero, oppure il cielo stellato.
La composizione e l’inquadratura
L’opera intitolata Le poison di Magritte è rettangolare con proporzioni che si avvicinano al quadrato. Le abitazioni occupano gran parte della superficie del dipinto e al cielo è riservato circa un terzo superiore. Le finestre sono poste a destra e a sinistra della verticale centrale. L’albero si staglia, invece, contro la parte chiara del cielo che si trova tra le due finestre. Infine, le parti più evidenti del dipinto occupano una zona centrale circondata dal nero delle facciate e dal cielo al tramonto.
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