Lo spirito della nostra epoca di Raoul Hausmann

Lo spirito della nostra epoca di Raoul Hausmann è considerata l’opera più importante della collezione Dada del Musée National d’Art Moderne di Parigi.

Raoul Hausmann, Lo spirito della nostra epoca (Mechanischer Kopf, Der Geist unserer Zeit), 1919, assemblaggio, 32,5 x 21 x 20 cm. Parigi, Musée National d’Art Moderne, Centre Pompidou

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Indice

Descrizione de Lo spirito della nostra epoca di Raoul Hausmann

L’assemblage Lo spirito della nostra epoca è composto dalla testa in legno di un manichino da parrucchiere. Su di essa Raoul Hausmann assemblò diversi oggetti. In alto si trova una tazza telescopica. Lateralmente poi sono fissati una custodia in pelle e un portagioie. Sulla fronte compare un cartoncino bianco con il numero 22 e un pezzo di metro da sartoria. Al posto dell’orecchio sinistro è fissato un doppio decimetro. Infine fanno parte della scultura l’ingranaggio di un orologio, un rullo per inchiostro da stampa e un cannello di pipa.

La testa in legno è molto semplificata e le diverse parti anatomiche sono appena accennate. Gli occhi sono semplicemente incisi al di sotto dell’arcata sopracciliare. Il naso, molto sottile alla radice, si allarga in basso con una forma a goccia. La bocca infine è limitata ad una piccola fessura con forma a V. L’ovale del volto infine è allungato verso il basso e termina nel piccolo mento. La testa poggia inoltre sulla base creata dal collo cilindrico tagliato poco sotto il mento.

Interpretazioni e simbologia de Lo spirito della nostra epoca di Raoul Hausmann

Lo spirito della nostra epoca (Mechanischer Kopf, Der Geist unserer Zeit), è un assemblage conosciuto anche con il titolo di Testa meccanica. Haussmann nel testo di accompagnamento alla sua retrospettiva di Stoccolma descrisse la struttura della sua opera.

Il numero 22 scritto sulla carta posta sulla fronte della testa in legno secondo Haussmann è di estrema importanza. Nel testo del 1967, retrospettivamente, dichiarò che “lo spirito del nostro tempo aveva solo un significato numerico”.

Raoul Hausmann in occasione della sua antologica del 1967, consacrò la sua opera come icona anti borghese. Il titolo e la data di esecuzione furono proposti in questa occasione. Fu in quel momento infatti che la testa dada assunse tanta importanza e il Dada confermò la sua vocazione rivoluzionaria e di ricerca di un uomo nuovo. Inoltre Lo spirito della nostra epoca venne messa in relazione con le opere di Tatlin, i manichini metafisici di Giorgio de Chirico e Carlo Carrà e le opere di Grosz.

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Conosciuta anche come Testa meccanica, quest’opera fu acquistata dal Centre Pompidou nel 1966 da Hanna Höch artista e compagna dell’artista che l’aveva conservata presso di sé per quarant’anni.

L’artista e la società. La storia dell’opera

Lo spirito della nostra epoca è l’opera più importante della collezione Dada del centre Pompidou. Nel 1922 Hausmann si separò da Hannah Höch e la testa rimase presso di lei fino al 1966. Da una lettera scritta l’11 giugno 1932 si sa che la Höch riparò l’assemblage danneggiato. Sono infatti evidenti lo spostamento della vite e la rettifica del timpano rispetto alla prima recensione di Van Doesburg su Mécano II del 1922.

Anche la data di realizzazione è di incerta attribuzione. La Testa meccanica non comparve nella Dadamesse dell’estate 1920 e nemmeno nelle mostre organizzate a novembre. L’ipotesi più accreditata è che l’opera sia stata realizzata tra il 1920 e il 1921. I dubbi degli storici si estendono anche sul titolo. Infatti negli anni nei quali fu proprietà di Hannah Höch fu identificata come una semplice scultura dadaista o testa meccanica. Nel 1967 in occasione della retrospettiva al Moderna Museet di Stoccolma, venne pubblicato un precedente testo di Haussmann del 1919. Il titolo era “Lo spirito del tempo”.

La dichiarazione postuma dell’autore dadaista rivelò la sua intenzione all’epoca di dimostrare che gli individui non possiedono una propria personalità e i volti sono frutto del lavoro di un parrucchiere. In tale affermazione risiede lo spirito del tempo all’epoca della realizzazione dell’assemblage.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile de Lo spirito della nostra epoca di Raoul Hausmann

Lo spirito della nostra epoca è un assemblage polimaterico. Infatti sulla testa di legno da parrucchiere Hausmann fissò oggetti e parti di essi di diverso uso e provenienza. Una delle caratteristiche dell’assemblage, come si nota nell’opera, è quella di essere tridimensionale. Ogni parte è poi costituita da manufatti recuperati e non realizzati creativamente dall’artista. Tale tecnica fu utilizzata dagli artisti dadaisti e surrealisti. Per primo Picasso, a partire dal 1914, inserì oggetti all’interno delle sue composizioni. Famosa è la sua Testa di toro (Tête de Taureau), del 1942 realizzata assemblando un sellino da bicicletta e un manubrio.

La luce sull’assemblage

La testa di legno presenta una superficie morbida e levigata. La luce pertanto scivola senza creare forti chiaroscuri. Si notano poi delle linee scure in prossimità delle incisioni di occhi, naso e bocca. Gli oggetti, invece, presentano superfici di diverso aspetto che riflettono in vario modo l’illuminazione. Inoltre alcuni di essi sono molto scuri e creano delle zone di assorbimento luminoso che contrasta con i riflessi del legno lucido e delle parti metalliche.

Interazione con lo spazio

L’assemblage di Raoul Hausmann offre la sua piena visibilità frontalmente. Nonostante gli interventi di assemblaggio siano presenti anche sulla nuca del manichino la visione frontale risulta la migliore per apprezzare Lo spirito della nostra epoca.

La struttura dell’assemblage

Il volto, frontalmente, crea una forte stabilità e gli elementi assemblati aiutano ulteriormente a suggerire un’impressione di staticità. Dalla base costituita dal moncone di collo la forma dell’assemblage si allarga verso l’alto. Infatti le applicazioni laterali assecondano le linee oblique che si creano collegando collo e tempie ed espandono ulteriormente tale orientamento spaziale.

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