Bue squartato di Lorenzo Delleani

Bue squartato è un dipinto di Lorenzo Delleani che prese a modello l’opera di Rembrandt. L’artista era infatti un grande ammiratore del maestro, autore a sua volta de Il bue macellato del 1655.

Lorenzo Delleani, Bue squartato, 1881, olio su tavola, 25 x 37,5 cm. Torino, Galleria d’Arte Moderna

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Indice

Descrizione di Bue squartato di Lorenzo Delleani

Dal buio del fondo emergono tre carcasse di bue. Il corpo degli animali è impietosamente esposto. La carcassa centrale è completamente aperta dal ventre. Le interiora sono state rimosse e ciò che rimane pende dai ganci. A destra e a sinistra del corpo sono appese due altre carcasse, in secondo piano. Le teste degli animali pendono in basso e dalla loro bocca esanime esce del sangue raggrumato. All’interno del macello solo un buio profondo avvolge gli animali esposti.

Interpretazioni e simbologia di Bue squartato di Lorenzo Delleani

La violenza che trapela dall’esposizione cruda e dura delle carcasse macellate fa riferimento alla condizione umana. Gli storici ricordano le crocifissioni, favoriti dalla disposizione simmetrica delle carcasse. Infatti quella centrale in primo piano è affiancata da altre due disposte a destra e a sinistra. Le gambe posteriori degli animali, poi, sono appese a delle travi che ricordano il legno della croce. Si parla anche di una certa tendenza alla trasfigurazione nelle opere di Delleani. In questo caso il rimando è sicuramente all’universo del cristianesimo.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Il dipinto fa parte del Legato del 1978 di Ettore De Fornaris collezionista e mecenate. Lorenzo Delleani dipinse nel 1882 Sotto Natale (La macelleria) esposta ora presso la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze. L’opera è considerata una rivisitazione di Bue Squartato.

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Lo stile di Bue squartato di Lorenzo Delleani

Delleani scelse di rappresentare l’interno di una macelleria citando un’opera di Rembrandt, Il bue macellato del 1655. Il dipinto che ora si trova al Museo del Louvre di Parigi, fu molto amato da Delleani come altre opere del maestro. I colori sono drammaticamente caldi e sanguigni. Il fondo nero e bidimensionale poi esalta la drammaticità della scena. Le carcasse squartate sono dipinte con un realismo impietoso e le pennellate materiche enfatizzano tale effetto. Pur considerando il richiamo al dipinto di Rembrandt si possono ricordare i due dipinti realizzati da Annibale Carracci. L’artista nipote di un macellaio, nella sua gioventù dipinse Piccola Macelleria e Grande Macelleria con un intento naturalistico.

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