Pastorella con il suo gregge di Jean-François Millet

Un’opera che Jean-François Millet da tempo stava progettando per raccontare un’altro aspetto della vita dei campi. Il dipinto intitolato Pastorella con il suo gregge fu esposto al Salon del 1864 e raccolse subito molti consensi, anche ufficiali.

Jean-François Millet, Pastorella con il suo gregge (Bergère avec son troupeau), 1863 circa, olio su tela, 81 x 101 cm. Parigi, Musée d’Orsay

Qui trovi l’immagine dell’opera, vai al sito della del Museo

Indice

Descrizione di Pastorella con il suo gregge di Jean-François Millet

Una giovanissima pastorella è in piedi e mentre regge il bastone lavora a maglia. La giovane indossa un abito pesante e semplice, una mantellina di lana e un cappuccio rosso. Dietro di lei si raggruppa il gregge di pecore. Gli animali brucano tranquilli sul terreno mentre il fidato cane li controlla a destra. Tra gli animali si nota il montone a sinistra in centro che solleva il capo munito di corna. La pianura si estende piatta e brulla fino all’orizzonte dove si vede a sinistra un carretto e qualche sparuto e spoglio albero. Il cielo è percorso da piccole nuvole in basso. In alto la luce del sole è schermata da una nuvola che transita sul paesaggio.

Interpretazioni e simbologia di Pastorella con il suo gregge di Jean-François Millet

Il clima del dipinto Pastorella con il suo gregge (Bergère avec son troupeau) è particolarmente calmo e sereno.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

La pastorella forse fu dipinta mettendo in posa la stessa figlia di Jean-François Millet. Sembra che un dipinto con tale soggetto fosse nei piani di Millet dal 1862. Il dipinto fu esposto al Salon del 1864 e raccolse molti consensi tali da fruttargli una medaglia ufficiale. L’acquisto da parte dello Stato francese fu però sorpassato dalla promessa di vendita al collezionista Paul Tesse. Nel 1892 fu scambiato con il collezionista Van Praët che cedette Angelus. Fu solo nel 1909 che Pastorella con il suo gregge passò al Louvre come legato di Alfred Chauchard direttore del Museo. Passò infine al musée d’Orsay nel 1986.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile del dipinto Pastorella con il suo gregge di Jean-François Millet

L’illuminazione del dipinto indica che la scena si svolge al tramonto. Infatti il sole è basso all’orizzonte e coperto da una nuvola. Dietro di essa si espandono i raggi argentati del debole sole che colora il cielo di un bianco latteo. La luce chiara crea riflessi tremolanti sul manto delle pecore che assume tonalità dorate e argentate. Come in altri suoi lavori Millet racconta la scena seppur povera e desolata con una grande varietà di particolari. L’artista si spinge a descrivere minuziosamente anche i piccoli fiori di campo che crescono tra l’erba. Tra gli altri si riconoscono infatti i tarassachi con la loro nuvola di soffioni. Nonostante la linea dell’orizzonte si percepisce una certa curvatura determinata dalle line convergenti del paesaggio. Insieme alla riduzione progressiva delle dimensione delle pecore crea un forte senso di profondità.

Approfondimenti

Il dipinto si avvicina ad altre due opere di Millet con la stessa impostazione compositiva. Si tratta di Angelus e Le Spigolatrici.

Consulta la pagina dedicata al dipinto di Jean-François Millet, Pastorella con il suo gregge (Bergère avec son troupeau), sul sito del Musée d’Orsay di Parigi.