Monumento a Cesare Beccaria di Giuseppe Grandi

Il Monumento a Cesare Beccaria di Giuseppe Grandi si trova a Milano nella piazza intitolata al noto giurista e illuminista milanese.

Giuseppe Grandi, Monumento a Cesare Beccaria, 1871, marmo (sostituito con un bronzo). Milano, piazza Cesare Beccaria

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Indice

Descrizione del Monumento a Cesare Beccaria di Giuseppe Grandi

Cesare Beccaria ha l’apparenza di un uomo di mezza età. Indossa una veste da camera ed è colto in una situazione quotidiana. I capelli sono sistemati con una pettinatura dell’epoca e porta la mano destra al petto. Il basamento sul quale si erge la statua è di pianta quadrata. Sui lati vi sono due bassorilievi in bronzo, realizzati da Grandi, che raffigurano due allegorie. Frontalmente si trova la Civiltà accompagnata dai simboli della Giustizia. La figura che la impersona poggia la mano sinistra sul testo di Beccaria.

Sono presenti anche due medaglioni con i ritratti di Risi e Gallarati Scotti. Sul retro del basamento, inoltre, si trova il bassorilievo che rappresenta il Tempo che distende un velo sui drammi trattati nel testo del criminologo. Ai lati, infine, sono fissate due lapidi in marmo. Una di esse riporta la citazione di Beccaria: «Se dimostrerà non essere la pena di morte né utile né necessaria avrò vinto la causa dell’umanità». L’altra infine ricorda il voto parlamentare: «Italiani e Stranieri eressero, augurando che il voto 13 marzo 1865 della Camera del Deputati per l’abolizione della pena di morte sia tradotto in legge»

Interpretazioni e simbologia del Monumento a Cesare Beccaria di Giuseppe Grandi

Cesare Beccaria fu un giurista e illuminista milanese. Propose, per primo l’abolizione della pena di morte. Il suo testo fondamentale si intitola Dei delitti e delle pene. Beccaria propose così l’abolizione della pena di morte e della tortura a favore di un trattamento della pena più umano e riabilitativo. Nel monumento vi sono inoltre due medaglioni che raffigurano Risi e Gallarati Scotti. Si tratta dei due magistrati che si schierarono con Beccaria nella Consulta Governativa del 22 gennaio 1792. In tale sede infatti i legislatori presero delle decisioni importanti per la riforma del codice penale della Lombardia.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Nel 1865 fu proposto di realizzare un nuovo monumento in occasione del voto in parlamento per l’abolizione della pena di morte. La data, inoltre, celebrava il centenario, del 1864, della pubblicazione del celebre testo di Beccaria intitolato Dei delitti e delle pene del 1764. Il 1º gennaio 1868 fu pubblicato così il testo normativo del concorso per regolava presentazione dei progetti. La commissione del concorso, era composta da G. Strazza, A. Tantardini, Domenico Induno, Giovanni Bertini e il futuro sindaco di Milano G. Belinzaghi. Gli scultori che parteciparono furono dodici. Fu scelto infine il progetto si Giuseppe Grandi intitolato Essere o non essere, questo è il problema.

L’artista e la società. La storia del Monumento a Cesare Beccaria di Giuseppe Grandi

Il monumento realizzato da Giuseppe Grandi sostituì quello inaugurato nel 1837 e trasferito nel palazzo di Brera. Il monumento fu inaugurato il 19 marzo 1871. All’evento parteciparono molte persone comuni studenti e rappresentanti delle Istituzioni territoriali. Pasquale Stanislao Mancini tenne il discorso inaugurale.

L’originale ora è all’interno del Palazzo di Giustizia di Milano, al riparo dagli agenti atmosferici. Infatti, la sostituzione si rese necessaria per il deterioramento del materiale a causa della sua scarsa coesione.

La statua raffigurante Cesare Beccaria è una versione ridotta del Monumento a Cesare Beccaria realizzato in marmo e inaugurato nel 1871 a Milano.

L’opinione della critica

Il monumento ottenne quasi del tutto il consenso popolare e di critica. Furono soprattutto apprezzati i bassorilievi in bronzo. Gli esperti contestarono però a Grandi la rappresentazione di Beccaria dall’apparenza di uomo anziano e non di ventisette anni.

Inoltre, segnalarono la mancanza di una catena ai piedi e della tenaglia spezzata. Infine, avrebbero preferito che il personaggio fosse stato rivolto verso il Palazzo di Giustizia. In ogni caso lo scultore ottenne un pieno successo. Una statua in bronzo di S. Ghiron, nel 1913, sostituì quella in marmo realizzata da Giuseppe Grandi.

Giuseppe Grandi, Ritratto di Cesare Beccaria, post 1870, bronzo, 18 x 16 x 50 cm. Milano, Galleria d’Arte Moderna di Torino

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La tecnica

La statua che attualmente si trova esposta in piazza Cesare Beccaria a Milano è una scultura in bronzo realizzata nel 1913. La versione originale, inaugurata nel 1871 è invece scolpita in marmo.

Rapporto con lo spazio

Il monumento a Cesare Beccaria fu eretto al di sopra di un locale destinato al boia delle esecuzioni a morte. Inoltre, nei suoi pressi si trova il palazzo di Giustizia sede di atrocità contro i detenuti.

La struttura

Il Ritratto di Cesare Beccaria poggia su una base esagonale sulla quale si alza il basamento della figura. Il personaggio è in posizione verticale.

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Bibliografia

  • Musei e Gallerie di Milano. Galleria d’Arte Moderna 5 volumi, 1975, Mondadori Electa, EAN: 2560888171240
  • Alessandro Oldani, Paola Zatti (a cura di), Galleria d’arte moderna di Milano. Ediz. a colori, 1 giugno 2017, Officina Libraria, EAN: 9788899765194

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 22 marzo 2021.

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