Orfeo che canta di Libero Andreotti

Orfeo che canta di Libero Andreotti celebra il personaggio della mitologia greca che rappresenta l’artista incantatore fondatore dell’orfismo.

Libero Andreotti, Orfeo che canta, 1930, scultura in bronzo, 116 x 42 x 36 cm. Genova, Galleria d’Arte Moderna

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Indice

Descrizione di Orfeo che canta di Libero Andreotti

Orfeo adolescente è nudo e appoggiato con la schiena ad un tronco spoglio. Il personaggio mitologico porta la mano destra alla bocca per diffondere la propria voce. Il braccio sinistro invece è sollevato e la mano è tesa e aperta verso l’alto.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

La Gam di Genova acquistò la scultura intitolata Orfeo che canta di Libero Andreotti presso la diciannovesima Esposizione Biennale Internazionale d’Arte di Venezia nel 1934. Si trova ora presso la raccolta “Pittura e scultura in Italia tra gli anni Venti e Trenta del Novecento”.

Libero Andreotti nacque a Pescia nel 1875 e realizzò l’Orfeo intorno al 1930. La Galleria d’Arte Moderna di Genova acquisì nel 1934 Orfeo che canta quando l’artista aveva circa 60 anni. Si trasferì giovane a Milano per cogliere più possibilità di lavoro. Nella città ebbe così la fortuna di incontrare il gallerista Vittore Grubicy de Dragon che lo portò alla VII Esposizione Internazionale di Venezia.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile

Il corpo del personaggio mitologico presenta una certa deformazione espressionista. Inoltre l’estrema magrezza di Orfeo ricorda i corpi scolpiti da Arturo Martini.

La tecnica

Libero Andreotti realizzò in bronzo la sua opera tramite fusione. La scultura misura 116 x 42 x 36 cm.

La luce sulla scultura

L’opera presenta una superficie scura ma riflettente. La luce quindi crea un chiaroscuro che mette bene in evidenza i volumi del corpo nudo di Orfeo. Le zone d’ombra poi staccano il corpo dal tronco ed evidenziano il viso rivolto in alto appoggiato alla mano destra.

La struttura

La figura del giovane è composta su una linea obliqua e abbandonata all’indietro. Il tronco invece è saldamente verticale e fa da sostegno al corpo.

Il Parnaso di Andrea Mantegna

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Bibliografia

  • Claudio Pizzorusso, Libero Andreotti. Trent’anni di vita artistica. Lettere allo scultore, Olschki, Collana: Fondazione Carlo Marchi, 1997, EAN: 2560025292494
  • M. F. Giubilei, GAM guida. Galleria d’arte moderna di Genova. Con opere della collezione Wolfson, Editore: Maschietto Editore, 2004, EAN: 9788888967271

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 12 gennaio 2020.

Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Libero Andreotti intitolate:

  • Orfeo che canta

Consulta la pagina dedicata alla scultura di Libero Andreotti, Orfeo che canta, sul sito della Galleria d’Arte Moderna di Genova.

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