Donne di Tahiti sulla spiaggia fu dipinto da Paul Gauguin nel paradiso incontaminato che cercava. L’artista era infatti in fuga dai problemi finanziari e dalla difficile situazione personale.
Paul Gauguin, Donne di Tahiti sulla spiaggia (Femmes de Tahiti Sur la plage), 1891 (novembre-dicembre), olio su tela, 69 x 91 cm. Parigi, Musée d’Orsay
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Indice
Descrizione
Due donne di Tahiti siedono sulla sabbia di una spiaggia. La giovane di sinistra è seduta di profilo, con le gambe in leggero scorcio prospettico. Il braccio destro sorregge il busto attraverso la mano poggiata a terra. La donna ha lunghi capelli neri e lucenti tra i quali brilla un fiore bianco. L’acconciatura è molto semplice e si limita ad un nastro giallo che raccoglie le ciocche sulla schiena. Sono molto semplici anche i suoi abiti. Una veste chiara con spalline copre il corpo in alto e un pareo rosso con decorazioni bianche arriva invece fino alle caviglie.
La giovane di destra indossa un abito molto sobrio da missione di colore rosa. Anche questa donna ha i lunghi capelli raccolti e annodati dietro la schiena. Siede a gambe incrociate e con la mano sinistra trattiene della vegetazione. Sulla sabbia, di fronte alle due tahitiane, sono posati alcuni semplici oggetti. Il paesaggio della laguna dietro di loro è rappresentato da fasce di colore grigio scuro e verde e qualche increspatura dell’acqua in bianco.
I committenti e la storia espositiva
Donne di Tahiti sulla spiaggia di Paul Gauguin fu inizialmente donato da Paul Gauguin al capitano Arnaud di Tahiti. Rimase di proprietà della figlia Mme Wilmot di Papeete fino al 1920. Quindi fino al 1923 nella collezione del visconte Guy de Cholet. Dalla sorella, contessa Vitali, fu poi donato ai Musei Nazionali francesi in ricordo del fratello. Nel 1923 fu destinato al Louvre ma nello stesso anno e fino al 1929 fu esposto al musée du Luxembourg di Parigi. Quindi nuovamente al Museo del Louvre dal 1929 al 1947 quando su trasferito alle galerie du Jeu de Paume di Parigi. Nel 1986 fu infine destinato al musée d’Orsay di Parigi.
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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione
Nel 1892 Gauguin realizzò una seconda versione del dipinto Donne di Tahiti sulla spiaggia che intitolò Parau Api, ora allo Staatliche Kunstsammlungen di Dresda.
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Lo stile del dipinto Donne di Tahiti sulla spiaggia di Paul Gauguin
Le figure del dipinto Donne di Tahiti sulla spiaggia di Paul Gauguin sono modellate solo sul viso e le braccia. Tuttavia l’artista non utilizzò un forte chiaroscuro. Piuttosto ricorse a campiture omogenee leggermente lumeggiate per suggerire la fisionomia e il volume delle braccia. Gli abiti e il paesaggio sono resi attraverso campiture bidimensionali che si incastrano per costruire la scena e il paesaggio. Le forme sono infine definite da una spessa linea di contorno decorativa ed elegante. Nell’insieme le figure paiono statiche e il dipinto si rivela come un doppio ritratto.
Il colore e l’illuminazione
Paul Gauguin già dalle sperimentazioni bretoni di Pont-Aven utilizzò colori primari saturi e forti. Raramente ricorse a toni più moderati. Questa caratteristica lo indica come un precursore della pittura Fauves e in particolare di Matisse. Nel dipinto Donne di Tahiti sulla spiaggia il colore più intenso è il rosso della veste di sinistra. La spiaggia è poi colorata con un giallo molto intenso ripreso nel nastro della ragazza. La veste della tahitiana a destra è invece rosa ben saturo. Al verde è riservata solo una fascia di colore sul fondo. La luce è puramente simbolica e non viene rappresentata attraverso una fonte visibile. Sono presenti deboli ombre sotto i corpi delle giovani e sui loro abiti.
Lo spazio
Paul Gauguin eliminò la prospettiva geometrica fin dai dipinti realizzati in bretagna. In Donne di Tahiti sulla spiaggia lo spazio in primo piano è suggerito dalla disposizione dei corpi. Infatti la giovane di destra è dipinta con un accenno di scorcio della gamba. Tra le due figure non esiste una forte interazione spaziale. I corpi si incontrano solo nella zona centrale con la parziale sovrapposizione delle gambe. Questo espediente visivo crea un sufficiente legame tra le due giovani e proietta entrambe in primo piano. Il resto del dipinto è pura astrazione e la costruzione di un paesaggio in profondità è lasciata alla percezione di chi osserva il dipinto.
La composizione e l’inquadratura
Il formato del dipinto Donne di Tahiti sulla spiaggia di Paul Gauguin è orizzontale. L’inquadratura crea due centri di interesse che corrispondono alle figure delle giovani tahitiane. Infatti la parte sinistra è riservata alla giovane semi distesa mentre quella destra alla ragazza in abito rosa. L’orizzonte è molto alto e presuppone un punto di vista leggermente superiore rispetto alla posizione delle donne. Infine l’ambiente è rappresentato dalla fascia orizzontale della spiaggia che arriva molto in alto. Da qui la descrizione del paesaggio è affidata alle fasce orizzontali in grigio e verde. La disposizione delle due figure è simmetrica rispetto all’asse verticale.
Approfondimenti. La fuga di Paul Gauguin dalla civiltà
Paul Gauguin nacque nel 1848 e iniziò la carriera di artista a 23 anni. Dopo aver dipinto la spiritualità e la partecipazione religiosa dei contadini bretoni la sua inquietudine lo spinse dal 1887 verso Taboga, a Panama. Dopo un mese di lavoro come sterratore l’artista decise di trasferirsi in Martinica a Saint-Pierre. Nel 1888 tornò a Pont-Aven in Francia e convinto da Theo van Gogh raggiunse il fratello Vincent ad Arles. Gauguin di animo poco incline a mettere radici partì il 24 aprile 1891 da Marsiglia per raggiungere le isole della Polinesia. Il maestro postimpressionista cercò una terra incontaminata e lontana dalle ansie della vita parigina ed europea. Giunse così a Tahiti dove si stabilì dal 1895. La sua pittura divenne poi ancora più semplice. Il suo modo di rappresentare la libertà e la semplicità delle donne di Tahiti fu definito dall’artista primitivo.
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