Piazza Castello di Carlo Bossoli

Piazza Castello è una veduta della piazza principale di Torino, animata dai cittadini del tempo, dipinta da Carlo Bossoli.

Carlo Bossoli, Piazza Castello, 1852, tempera su carta applicata su cartone, 65,2 x 45,5 cm. Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna

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Indice

Descrizione di Piazza Castello di Carlo Bossoli

Al centro di piazza Castello di Torino si vede Palazzo Madama. La facciata rivolta verso l’osservatore mostra i due massicci torrioni medievali della Casaforte degli Acaja. Inoltre, in basso, si intravede la porta allineata con via di Po. Sul tetto, sono visibili molti camini e qualche abbaino che illumina le soffitte. A destra di Palazzo Madama si osserva la facciata di Palazzo Reale, oltre la cancellata di ferro realizzata da Pelagio Palagi nel 1840. A sinistra Bossoli riprodusse le facciate degli eleganti palazzi signorili. Tra le facciate si apre l’imbocco della attuale via Garibaldi, decumano romano e via Dora Grossa nel 1700. A destra, invece si osservano la Regia Segreteria, la sede dell’Archivio di Stato e dell’Armeria Reale. La piazza è animata da cittadini di varia estrazione sociale. Vi sono gruppi di contadini, eleganti aristocratici, soldati e commercianti. Infine, tra le persone corrono alcune carrozze.

Interpretazioni e simbologia di Piazza Castello di Carlo Bossoli

Carlo Bossoli dipinse una veduta di piazza Castello a Torino. Al centro del dipinto si trova Palazzo Madama ed è riprodotta la facciata rivolta verso via Po. L’architettura è precedente ai restauri condotti da Alfredo D’Andrade tra il 1883 e il 1885.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

La Galleria d’Arte Moderna acquistò la tempera di Carlo Bossoli dal collezionista Pietro Accorsi nel 1935.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Stile del dipinto Piazza Castello di Carlo Bossoli

Carlo Bossoli nacque in Svizzera nel 1815 e compì presto un apprendistato a Odessa, in Russia per imparare a disegnare. Nel 1828 lavorò presso il Nannini, pittore e scenografo. Si trasferì, quindi, in Italia nel 1839 e vi rimase per due anni viaggiando a Roma e a Napoli. Tornò, quindi a Odessa ma dal 1843 al 1848 aprì un atelier a Milano. Dal 1849 al 1853 fu nuovamente a Lugano. Fu, poi, costretto a trasferirsi a Torino obbligato dal governo austriaco. Nella capitale piemontese pubblicò illustrazioni litografiche per alcune case editrici e fu nominato pittore di storia di Casa Savoia nel 1860. Le sue opere sono soprattutto tempere e litografie. I paesaggi sono rappresentati con partecipazione emotiva e con taglio scenografico.

La tecnica

Il dipinto di Carlo Bossoli intitolato Piazza Castello è realizzato con colori a tempera su cartone.

Il colore e l’illuminazione

Il dipinto di Carlo Bossoli presenta toni caldi in basso e freddi in alto. Infatti il colore presente in quantità maggiore è l’ocra destinato alle architetture e alla piazza. Il cielo azzurro e le nuvole bianche, invece, occupano una gran parte del dipinto. In primo piano si osserva un certo contrasto di luminosità prodotto da una fascia d’ombra che si proietta al suolo. La luce solare proviene dal fronte del dipinto e crea lunghe ombre in profondità.

Lo spazio

Piazza Castello è resa attraverso una prospettiva geometrica molto accentuata che crea uno spazio scenografico. Gli edifici risultano evidenti e solidi. La progressiva diminuzione delle dimensioni dei cittadini in lontananza rappresenta un indicatore spaziale che contribuisce a suggerire efficacemente la profondità della piazza. Anche i contrasti tra luce ed ombra creano un senso di profondità come si nota sulla facciata principale, a sinistra, di Palazzo Madama. Inoltre, la fuga delle facciate dei palazzi, a sinistra, guida lo sguardo dell’osservatore verso Palazzo Reale. Infine, il punto di vista è alto e permette all’osservatore di vedere nell’insieme la piazza. Nonostante questo, Palazzo Madama, acquista un aspetto monumentale e solenne.

La composizione e l’inquadratura

L’opera di Carlo Bossoli è di forma rettangolare e sviluppata in orizzontale. Tale formato permette di rappresentare un’ampia vista della piazza. Più della metà superiore dell’opera è destinata al cielo, movimentato dalle nubi. Il rimanente, invece, è riservato alla veduta della piazza e ai cittadini. Nella descrizione delle architetture prevalgono linee ad andamento verticale e oblique. In basso si sviluppa una fascia rettangolare che ospita le figure umane. Verso l’alto, segue la quinta architettonica, quindi lo sfondo del cielo.

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