Albero rosso di Piet Mondrian

In Albero rosso, Piet Mondrian inizia la sua ricerca stilistica ispirata dalla necessità di creare un nuovo alfabeto visivo.

Piet Mondrian, Albero rosso, 1908-1910, olio su tela, 70 x 99 cm. L’Aia, Gemeentemuseum Den Haag

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Indice

Descrizione di Albero rosso di Piet Mondrian

Nel dipinto di Piet Mondrian un albero privo di foglie, e con i rami contorti, occupa interamente il primo piano. Il tronco è dipinto con un acceso colore rosso mentre il cielo e parte del terreno sono colorati di blu. A terra, sotto l’albero, il suolo è coperto da foglie dello stesso colore del tronco. Lo sfondo è privo di dettagli ambientali tranne che una sottile linea ondulata che evoca l’orizzonte.

Interpretazioni e simbologia di Albero rosso di Piet Mondrian

Evening: The red tree è la traduzione in inglese del titolo originale Avond; De rode boom indicato presso il museo de L’Aia, nei Paesi Bassi. In italiano il dipinto è noto con il titolo Albero rosso. Quest’opera è da intendersi come il passaggio dalla pittura realistica di paesaggio di Mondrian alla ricerca di un linguaggio essenziale che arriverà allo stile Neoplastico. Albero rosso, secondo i curatori del museo dell’Aia rappresenta infatti l’abbandono definitivo del figurativo da parte del pittore.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Albero rosso di Piet Mondrian si trova a L’Aia conservato presso il Gemeentemuseum Den Haag con numero d’inventario 0332041. Presso il Gemeentemuseum Den Haag de L’Aia si può ammirare la collezione di opere di Mondrian più completa al mondo. Il collezionista Salomon B. Slijper, insieme a Louis Wijsenbeek, direttore del Gemeentemuseum dal 1950 al 1976, contribuì ampiamente a mettere insieme disegni e dipinti del maestro. L’ultima acquisizione è stata Victory Boogie Woogie dipinta a New York, nel 1942-1944, ultimo lavoro di Mondrian.

L’artista e la società. La storia dell’opera Albero rosso di Piet Mondrian

Mondrian nel settembre 1908 passò una settimana presso la località balneare di Domburg. Al pittore il posto piacque molto e tornò nuovamente nelle successive quattro estati. Inoltre a Domburg Mondrian visitò la nuova Villa Loverendale residenza della collezionista d’arte Marie Tak van Poortvliet che viveva con Jacoba van Heemskerck, sua amica e pittrice di opere espressioniste. Il pittore, molto probabilmente, nel giardino della residenza vide un melo molto vecchio con i rami contorti. Secondo i curatori del Gemeentemuseum Den Haag l’artista potrebbe aver realizzato in quell’occasione la prima versione del dipinto che ultimò solo nel 1910.

Piet Mondrian nacque nel 1872 a Amersfoort e morì nel 1944 a New York. Sera: L’albero rosso risale al 1908-1910, e fu dipinto dall’artista intorno all’età di 36 anni. Piet Mondrian, in seguito all’adesione alle idee della Teosofia, dal 1909, maturò l’esigenza di far evolvere la sua arte. I critici indicano in Albero rosso uno dei primi passi verso la trasformazione Neoplastica del linguaggio visivo. Il grande Albero rosso nel modellato e nel colore, ricorda i dipinti di Van Gogh.

L’esempio di Vincent Van Gogh

Come l’artista olandese, anche Piet Mondrian fu ispirato, inizialmente da una motivazione spirituale. Van Gogh, figlio di un pastore protestante, nella sua giovinezza si recò presso i poveri contadini e i minatori del Belgio. L’artista dipinse le loro condizioni di vita nei suoi celebri dipinti come i Mangiapatate. Piet Mondrian, invece, coltivò in privato la propria esigenza spirituale. Così, iniziò un cammino, estetico e formale, per creare delle opere rispondenti a questa sua esigenza interiore.

Mondrian vide le opere di Van Gogh forse ad Amsterdam in occasione di una esposizione organizzata nell’autunno del 1908 che seguì quella del 1905. Secondo i curatori del museo di L’Aia, sull’esempio della pittura di Van Gogh, Mondrian iniziò a isolare alcune figure dal testo del paesaggio. Nascono così i meli e le opere con i fari dai colori forti e brillanti e dalle forme calligrafiche come nel caso di Albero rosso.

Mondrian fu ispirato dalle idee della medium Helena Petrovna Blavatsky che fondò la Società Teosofica nel 1875 a New York insieme a Henry Steel Olcott, William Quan Judge e altri associati. Mondrian, il 25 maggio 1909, conseguì il diploma numero 1690 e lo conservò per tutta la vita.

Leggi Piet Mondrian e la Teosofia

L’opinione della critica

I curatori del Gemeentemuseum Den Haag de L’Aia ricordano che le opere neoplastiche di Mondrian sono tra le più note al mondo. Infatti molti architetti e designer si sono ispirati ai suoi lavori dal linguaggio minimale.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile di Albero rosso di Piet Mondrian

Gli storici dell’arte indicano Piet Mondrian come uno dei fondatori dell’Astrattismo, corrente che rientra nelle Avanguardie artistiche del primo Novecento. Inoltre per descrivere la sua evoluzione, gli esperti fanno riferimento alle sue opere, a partire dai primi anni Novanta dell’Ottocento. Da giovane, infatti, all’inizio della sua carriera, Mondrian dipingeva paesaggi realistici.

A partire da questa data i colori nelle sue opere si fanno più accesi e le linee di contorno diventano più spesse e scure.

In Albero rosso, Piet Mondrian iniziò, così, la sintesi del suo linguaggio formale. La sua intenzione era quella di eliminare progressivamente gli elementi del linguaggio figurativo, tradizionalmente utilizzato in pittura.

La tecnica Albero rosso di Piet Mondrian

Piet Mondrian dipinse Albero rosso con impasti di colori ad olio applicati su tela. L’opera misura 70 centimetri di altezza e 99 cm di larghezza.

Il colore e l’illuminazione

Mondrian scelse di utilizzare una gamma cromatica limitata. Cielo e prato sono di colore blu cobalto, declinato dallo scuro al chiaro. L’albero è disegnato in nero, privo di foglie, e lumeggiato in rosso arancio e giallo. Spicca infatti il rosso del tronco che caratterizza anche il titolo. L’immagine non simula un’illuminazione naturale ma le forme si evidenziano grazie al valore timbrico dei colori che creano contrasti di chiarezza e intensità cromatica. Infatti il tronco, dal colore rosso-arancio, crea un contrasto tra complementari con il fondo blu-azzurro.

Lo spazio

Lo spazio diventa quasi bidimensionale si intravede infatti una ideale linea dell’orizzonte molto in basso. Il cielo poi diventa un piano contro il quale si staglia l’albero. Formalmente, Albero rosso pare infarti avere ancora una rappresentazione naturale. Il tronco e i rami sono costruiti in modo reale ed è presente, ancora, una interpretazione emotiva delle forme in chiave espressionista.

La composizione e l’inquadratura

Albero Rosso è un dipinto di forma rettangolare. La sua inquadratura orizzontale ricorda poi quella tradizionalmente utilizzata per il paesaggio. La composizione è essenziale, con l’albero dipinto al centro e perfettamente incorniciato dal rettangolo dell’immagine. La curva creata dal tronco verso destra, domina la struttura compositiva e da essa si generano le curve dei rami. Questa sviluppo della ramificazione, secondo curve che ricordano la prima, ricorda la progressione di crescita di un frattale. La proprietà della sua crescita, infatti rimane formalmente inalterata, a seconda della scala di grandezza con la quale si osserva la figura.

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Bibliografia

  • Il primo Mondrian. Gli anni di Amsterdam, Editore: De Luca Editori d’Arte, 1995, EAN: 2570140155116
  • Jolanda Nigro Covre, Mondrian e De Stijl, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, 2008, EAN: 9788809761278
  • B. Tempel (a cura di), Piet Mondrian. L’armonia perfetta, Skira Collana: Arte moderna. Cataloghi, 2011, EAN: 9788857211466
  • Sylvie Delpech, Caroline Leclerc, Piet Mondrian, Editore: Lapis, Collana: Staccattaccal’arte, 2012, EAN: 9788878742758
  • Piet Mondrian, Il Neoplasticismo, F. Ferrari (a cura di) Editore: Abscondita, Collana: Carte d’artisti, 2014, EAN: 9788884164544
  • Piet Mondrian, Tutti gli scritti, Mimesis, Collana: Mimesis, 2019, EAN: 9788857554167

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 21 marzo 2023.

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