In Composizione in linea, secondo stato Piet Mondrian elaborò un linguaggio con i soli bianco e nero compiendo un altro passo verso il Neoplasticismo.
Piet Mondrian, Composizione in linea, secondo stato, 1916-1917, olio su tela. Otterlo, Netherlands, Kröller-Müller State Museum
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Indice
Descrizione di Composizione in linea, secondo stato di Piet Mondrian
Composizione in linea, secondo stato è un’opera molto simile a Composizione n°10. Il linguaggio lineare è però evoluto e il reticolo che si forma attraverso l’incrocio ortogonale è meno omogeneo e regolare. I tratti neri sono brevi e spessi e si incrociano solamente in alcune zone della composizione. La zona con gli incroci forma una semi luna che segue il contorno ovale del dipinto. Il resto della superficie è coperta da trattini di varie lunghezze, seppure molto brevi. L’orientamento dei singoli tratti è alternato e segue un particolare ordine compositivo.
Interpretazioni e simbologia di Composizione in linea, secondo stato di Piet Mondrian
Richiamato in Olanda per via della morte del padre, Piet Mondrian fu costretto a rimanervi per via dell’inizio della prima guerra mondiale. Nel 1914 l’artista si recò presso Domburg e Scheveningen, località balneari, dove realizzo una serie di studi ispirandosi al movimento delle onde contro i moli. Da questi disegni in bianco e nero nacque il dipinto Composizione n°10 (molo e oceano) del 1915. Quest’opera è molto importante perché fu la prima ad essere realizzata esclusivamente in bianco e nero.
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Lo stile di Composizione in linea, secondo stato di Piet Mondrian
Nella sua ricerca di purezza linguistica, come nella vita, Piet Mondrian partì dallo studio di immagine figurative. Per tradizione, gli storici dell’arte, fanno iniziare la sua ricerca dalle prime sperimentazioni fauves, come nel dipinto Albero Rosso. La perdita parziale del colore avviene con Albero grigio del 1911. La sintesi di segni netti e ormai privi di riferimenti naturali, invece, si può osservare in Melo in fiore del 1912. Rimane pochissimo colore in Composizione in blu, grigio e rosa, del 1913 e le linee cominciano a incontrarsi in modo ortogonale. Si arriva così alle ricerche in bianco e nero sulle rive dell’oceano del 1914. Il risultato finale è quello che rese molto noto Piet Mondrian, anche nel campo del design, e si può osservare in Ritmo di linee nere, del 1935.
La composizione e l’inquadratura
Il dipinto ha una forma ovale, leggermente schiacciata a destra e a sinistra. La maggiore densità di segno, resa con gli incroci dei tratti neri, crea un certo movimento della superficie dipinta. L’equilibrio è ottenuto lasciando maggiormente diradate due zone, una superiore e una inferiore. Qui i segni sono più corti e si distanziano progressivamente verso i poli della figura.
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Consulta la pagina dedicata al dipinto di Piet Mondrian, Composizione in linea, secondo stato, sul sito del Kröller-Müller State Museum di Otterlo in Olanda.
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