Ritratto di Clemente IX del Baciccio

Giovan Battista Galli fu detto il Baciccio, di origini genovesi, con lui si concluse l’opera della Controriforma portata avanti dai Gesuiti. Il ritratto di Clemente IX fu dipinto a Roma dove l’artista operò dal 1668 al 1683.

Baciccio, Ritratto di Clemente IX Rospigliosi, 1667, olio su tela, 74 x 60 cm. Ariccia, Palazzo Chigi

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Indice

Descrizione del Ritratto di Clemente IX del Baciccio

Clemente IX è rappresentato con il busto orientato a sinistra e con il viso rivolto in centro. La mano destra è sollevata in atto di benedire. Il suo sguardo incrocia deciso quello dell’osservatore del dipinto ed esprime un carattere sicuro. Il pontefice è consapevole del suo potere ed è intenzionato a comunicarlo attraverso la tela del Baciccio. Il viso di Clemente IX è magro e pallido, scavato sulle gote e sulle tempie. Gli occhi, piccoli ma acuti, sono leggermente incavati quasi privi di sopracciglia. Il naso è lungo e aquilino e la fronte ampia.

I baffi scendono ai lati della bocca mentre il mento è coperto da un pizzetto lungo e ormai grigio. Alcuni capelli, anch’essi grigi, spuntano dal berretto papale che copre completamente la testa e parte della fronte. Il collo esile scompare nel colletto della mantellina che pare troppo ampio. Infatti, la mozzetta, di tessuto pesante, si chiude in alto, con un colletto chiaro che continua nel bordo del cappuccio piegato sulla schiena.

Interpretazioni e simbologia del Ritratto di Clemente IX del Baciccio

Altri famosi ritratti di pontefici furono realizzati da RaffaelloVelasquez.

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Lo stile del Ritratto di Clemente IX del Baciccio

Il fondo del dipinto è scuro e bidimensionale. Non compare alcun elemento, arredo o parte dell’architettura. L’illuminazione, pertanto, mette in risalto in modo esclusivo la figura del pontefice. Il rosso della mozzetta e della papalina dominano interamente la composizione cromatica. L’intera figura, inoltre, sembra ritagliata dal fondo scuro e privo di ombre. Infine il busto di Clemente IX crea un triangolo compositivo, grazie alla sua lateralità, che pone in gran evidenza il volto del pontefice.

Il modellato del viso è molto attento e la fisionomia di Clemente IX è posta in evidenza grazie al contrasto tra la luce e le ombre che disegnano il volto. Il panneggio della mozzetta, invece, è più potente e si rivela attraverso le numerose pieghe illuminate che si formano in corrispondenza della sua spalla sinistra.

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