Ritratto di Giuseppe Rotta di Sebastiano De Albertis

Nel Ritratto di Giuseppe Rotta di Sebastiano De Albertis è raffigurato un benefattore che lasciò un importante lascito all’Ospedale Maggiore di Milano.

Sebastiano De Albertis, Ritratto di Giuseppe Rotta, post 1897, olio su tela, 120,5 x 199 cm. Milano, Raccolte d’Arte dell’Ospedale Maggiore

Qui trovi l’immagine dell’opera, vai al sito della del Museo

Indice

Descrizione del Ritratto di Giuseppe Rotta di Sebastiano De Albertis

Giuseppe Rotta è in piedi di fronte ad un muro. L’industriale appare molto avanti negli anni. Infatti i suoi capelli e la folta barba sono ormai bianchi. Indossa inoltre un abito scuro, molto formale. Il cappello invece è poggiato sulla panchina di pietra addossata al muro. L’anziano benefattore stringe un bastone da passeggio nella mano destra e guarda verso la destra del dipinto.

Interpretazioni e simbologia del Ritratto di Giuseppe Rotta

Giuseppe Rotta fu un industriale proprietario di una fabbrica di saponi. Il benefattore lasciò una gran somma di denaro tramite legato testamentario all’Ospedale Maggiore di Milano. Una delle condizioni era quella di far realizzare il proprio ritratto, quello della moglie e del padre Carlo dipinto da Giovanni Segantini.

L’analisi dell’opera continua dopo questo avviso!

Scuola 2023-2024

Storia dell’arte. A breve troverai approfondimenti sulle principali epoche della Storia dell’Arte

Inoltre nuovi materiali per aiutarti nel lavoro: La descrizione del ritratto, La descrizione del paesaggio

I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Molti artisti proposero la loro candidatura per la realizzazione del Ritratto di Giuseppe Rotta. Tra gli altri si candidarono Quarenghi, il Sanquirico, il Barbaglia, il Cagnoni, il Crespi. Il Consiglio amministrativo si riunì in seduta l’8 ottobre 1896 per decidere il nome degli artisti incaricati. De Albertis vinse la commissione di 1000 lire. L’artista promise poi di terminare il ritratto entro il 15 febbraio 1897 ma consegnò l’opera il 5 marzo.

L’artista e la società. La storia dell’opera

Il dipinto realizzato nel 1897 è l’ultima opera di Sebastiano De Albertis morto a Milano il 29 novembre 1897.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile del Ritratto di Giuseppe Rotta

L’artista seguì i corsi presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Intanto frequentò gli studi di Roberto Focosi e di Domenico e Gerolamo Induno. Fu un attivista risorgimentale e dipinse quadri di soggetto storico-militare e patriottico a partire dal 1855. De Albertis tornato stabilmente a Milano si avvicinò poi agli ambienti della Scapigliatura insieme a Tranquillo Cremona e a Eleuterio Pagliano. Il Ritratto di Giuseppe Rotta è giudicato un’opera di grande approfondimento psicologico e attenzione alla fisionomia del personaggio.

La tecnica

Il Ritratto di Giuseppe Rotta è un dipinto ad olio realizzato su una tela di 120,5 x 199 cm.

Il colore e l’illuminazione

L’atmosfera cromatica del dipinto è calda e prevalgono colori terrosi e scuri. La luce poi proviene da sinistra e frontalmente ma illumina debolmente il volto del protagonista. Inoltre si notano leggere ombre che partono dai piedi di Giuseppe Rotta. Il contrasto presente permette di evidenziare la figura del protagonista perché più scura dello sfondo. Invece al contrario gli incarnati sono più chiari delle architetture.

Lo spazio

La scena è ambientata di fronte ad un muro perimetrale. Infatti a sinistra si nota la presenza di una finestra in pietra. Inoltre a terra è evidente il lastricato di pietre grossolane e consumate dal calpestio. La profondità della scena è molto limitata quindi non vi sono indicatori spaziali se non la prospettiva frontale che agisce sulla panchina e sul lastricato.

La composizione e l’inquadratura

Il Ritratto di Giuseppe Rotta è di formato rettangolare e piuttosto sviluppato in verticale. L’inquadratura infatti permette di porre al centro la figura completa dell’industriale e di circondarla da un’ampia porzione di sfondo.

© ADO – analisidellopera.it – Tutti i diritti riservati. Approfondisci

Bibliografia

  • Giorgio Nicodemi, Sebastiano De Albertis. Prima edizione, Ariel, 1935, EAN: 2560020202450
  • Giacomo Bascapé, Emilia Spinelli, Le Raccolte D’Arte Dell’Ospedale Maggiore Di Milano. Dal Xv Al Xx Secolo, Silvana, 1956, EAN: 2560017609460
  • Musei E Gallerie Di Milano. Ospedale Maggiore Cà Granda. Ritratti Antichi, Electa Mondadori, 1986, EAN: 2560015454710

La scheda è completa. Periodicamente troverai ulteriori approfondimenti, a presto!

La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 29 luglio 2019.

Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Sebastiano De Albertis intitolate:

  • Ritratto di Giuseppe Rotta

Consulta la pagina dedicata al dipinto di Sebastiano De Albertis, Ritratto di Giuseppe Rotta, sul sito delle Raccolte d’Arte dell’Ospedale Maggiore di Milano.

Grazie per aver consultato ADO

Le immagini pubblicate su ADO sono state prodotte in proprio e quindi sono di proprietà dell’autore.

ADO content