Ritratto di Marta Bussi Rosnati (Ritratto della contessa Arrivabene) di Daniele Ranzoni

Il Ritratto di Marta Bussi Rosnati (Ritratto della contessa Arrivabene) di Daniele Ranzoni raffigura la giovane nobildonna all’età di venticinque anni.

Daniele Ranzoni, Ritratto di Marta Bussi Rosnati (Ritratto della contessa Arrivabene), 1880, olio su tela, 90 x 64 cm. Milano, Galleria d’Arte Moderna

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Indice

Descrizione del Ritratto di Marta Bussi Rosnati (Ritratto della contessa Arrivabene) di Daniele Ranzoni

La giovane Marta Bussi nel ritratto di Daniele Ranzoni posa seduta e rivolta a sinistra del dipinto. Indossa un abito chiaro che copre interamente il suo corpo con pieghe morbide. Le braccia, invece, sono scoperte e portate in avanti. Le mani sono nascoste dal ginocchio sollevato della ragazza. Il suo viso è magro e affilato mentre i capelli folti e scuri sono raccolti sulla nuca e scendono sulla spalla destra. La sua espressione è fresca e felice. Infine, lo sguardo sognante sembra perdersi in pensieri lontani.

Interpretazioni e simbologia del Ritratto di Marta Bussi Rosnati (Ritratto della contessa Arrivabene) di Daniele Ranzoni

La protagonista del Ritratto di Marta Bussi aveva venticinque anni all’epoca della realizzazione del dipinto. La giovane si era sposata a diciassette anni con Michele Bussi, un imprenditore nel settore della galvanoplastica con sede a Milano. Nel 1884 il marito di Marta Bussi morì all’improvviso. La donna, dopo qualche anno si risposò, così, con il conte Gian Galeazzo Arrivabene. L’opera prese, quindi, anche il titolo di Ritratto della contessa Arrivabene. L’artista realizzò anche un acquerello dal titolo di Testina che rappresenta nuovamente Marta Bussi Rosnati. Il quadro si trova nella collezione del Pio Istituto Figli della Provvidenza di Milano. La critica considera Il Ritratto di Marta Bussi Rosnati come una delle opere migliori di Daniele Ranzoni.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

L’imprenditore Michele Bussi commissionò a Ranzoni il ritratto della giovane moglie. La Galleria d’Arte Moderna di Milano acquistò l’opera nel 1931 presso la Galleria Scopinich della città.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

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Lo stile

Daniele Ranzoni realizzò il ritratto della giovane Marta Bussi nel 1880, al rientro della sua esperienza in Inghilterra. Quell’anno, l’artista lavorò in modo febbrile ed è considerato dalla critica molto fecondo per la sua attività di ritrattista. Nel 1881, però, Ranzoni inizierà a dare segni di disagio mentale. Il ritratto come le opere di quegli anni presenta pienamente le caratteristiche della poetica scapigliata. A partire dal 1880 Ranzoni abbandonò i toni accesi e gli impasti densi a favore di un minimalismo formale e cromatico.

Infatti, la figura sembra smaterializzarsi e i colori si schiariscono. Inoltre, i toni si limitano a grigio e ocra modulati con tenui gradazioni che suggeriscono la figura. L’immagine di Marta Bussi si confonde, quasi, con lo sfondo. Ranzoni rappresenta la giovane con sottili variazioni di tono che ne descrivono una personalità fragile e delicata. Infatti, si trova spesso nella pittura scapigliata e dei ritratti di Daniele Ranzoni, una evidente descrizione psicologica del personaggio.

La tecnica

Il Ritratto di Marta Bussi è un dipinto ad olio su tela. Tradizionalmente, si fa risalire la tendenza a fondere la figura con l’ambiente alle opere del Piccio ammirate da Ranzoni. Sicuramente, l’artista maturò in seguito tale tecnica anche grazie agli scambi con Tranquillo Cremona. Nel dipinto che ritrae Marta Bussi le pennellate sono fuse e la macchia scapigliata restituisce l’immagine offuscata e impalpabile. Daniele Ranzoni realizzò i ritratti in studio.

Il colore e l’illuminazione

Nel Ritratto di Marta Bussi sono presenti toni chiari mentre il fondo è grigio-ocra. I contrasti di luminosità sono prodotti dalla luce interna proveniente da sinistra. La figura di Marta Bussi è interamente illuminata e l’abito chiaro mette in risalto le sue forme fisiche.

Lo spazio

Nel ritratto non compaiono indicatori spaziali e prospettiva geometrica. La profondità della scena è, così, annullata e limitata alla figura della ragazza.

La composizione e l’inquadratura

Il Ritratto di Marta Bussi è un’opera rettangolare con inquadratura verticale che incornicia interamente la figura della giovane. Marta Bussi occupa interamente la superficie del dipinto ed è compresa all’interno di un triangolo con apice verso il suo volto.

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Consulta la pagina dedicata al dipinto di Daniele Ranzoni, Ritratto di Marta Bussi Rosnati (Ritratto della contessa Arrivabene), sul sito della Galleria d’Arte Moderna di Milano e sul sito dei Beni Culturali della Lombardia.

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