Ritratto d’uomo di Roma di Antonello da Messina è un’opera del maestro che ritrae un borghese della sua epoca, forse, Michele Vianello.
Antonello da Messina, Ritratto d’uomo (Michele Vianello?), 1475 ca., tempera e olio su tavola, 31 x 25,2 cm. Roma, Galleria Borghese
Qui trovi l’immagine dell’opera, vai al sito della del Museo
Indice
Descrizione del Ritratto d’uomo di Roma di Antonello da Messina
Il protagonista del ritratto di Antonello da Messina è rappresentato di tre quarti con il busto rivolto a sinistra. Il viso, invece, si volge, come lo sguardo, verso l’osservatore. La fisionomia è quella di un uomo maturo privo di barba e baffi. L’uomo indossa una veste rossa chiusa da un colletto tondo e un laccetto bianco. Sul davanti, inoltre, l’abito è decorato con pieghe regolari che creano un motivo lineare. Infine, i capelli sono nascosti da un copricapo scuro che scende sulla spalla destra. Il fondo è in ombra e non si scorgono dettagli ambientali.
Interpretazioni e simbologia del Ritratto d’uomo di Roma di Antonello da Messina
Il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina conservato presso la Galleria Borghese è considerato un’opera di alto profilo. Sono l’espressione e la resa fisiognomica a dare valore al dipinto. Recentemente, in base a studi approfonditi, è stato ipotizzato che il protagonista sia Michele Vianello. Inoltre, il dipinto potrebbe essere appartenuto a Olimpia Aldobrandini.
L’analisi dell’opera continua dopo questo avviso!
Scuola 2023-2024
Storia dell’arte. A breve troverai approfondimenti sulle principali epoche della Storia dell’Arte
Inoltre nuovi materiali per aiutarti nel lavoro: La descrizione del ritratto, La descrizione del paesaggio
I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione
Nel 1790, i funzionari registrarono l’opera per la prima volta negli inventari della Galleria Borghese. Nell’occasione fu attribuita a Giovanni Bellini. Nel 1869 gli storici, sulla base di un approfondimento dello stile, la attribuirono infine ad Antonello da Messina.
L’artista e la società. La storia dell’opera
Il ritratto non porta la firma dell’artista. Gli storici, però, ipotizzano che sia stata inserita in un cartiglio sulla cornice originaria. Recentemente l’opera è stata restaurata per migliorare la leggibilità dell’immagine.
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.
Lo stile
Antonello da Messina realizzò il dipinto durante la sua fase pittorica matura. Per datare l’opera gli storici si sono basati sull’abbigliamento del personaggio. Infatti, l’abito rosso e il berretto nero erano propri dei patrizi veneziani dell’epoca. Antonello dipinse, quindi, il ritratto durante il soggiorno veneziano. Come nei ritratti a lui attribuiti, il maestro di Messina, mostra l’attenzione per il dettaglio e l’espressività di matrice fiamminga. Vi aggiunge anche la semplicità delle forme di scuola mediterranea. L’opera restituisce, quindi, un efficace ritratto psicologico del personaggio.
La tecnica
Il ritratto realizzato da Antonello da Messina è dipinto ad olio su tavola. Il maestro sperimentò tale tecnica studiando il lavoro degli artisti fiamminghi che già la utilizzavano. Le sottili e brillanti velature permisero di ottenere una notevole definizione dei particolari. Inoltre, la pellicola pittorica risulta più resistente ai distacchi dal supporto.
Il colore e l’illuminazione
Il Ritratto d’uomo di Roma presenta colori scuri e una dominante calda determinata dal colore rosso dell’abito e dall’incarnato intenso. Il contrasto di luminosità principale si osserva tra la figura chiara e il fondo molto scuro. La luce diretta colpisce da sinistra il busto del personaggio. Inoltre, mette in risalto la sua immagine contro il fondo scuro.
Lo spazio
Il personaggio è immerso nell’ombra di un ambiente indecifrabile. Non è, quindi, possibile riscontrare l’uso della prospettiva geometrica o di altri indicatori spaziali. Inoltre, non è presente profondità ambientale e, quindi, è rappresentato solo il primo piano. L’osservatore si trova, così, di fronte al ritratto. Grazie a questo è rapportato intimamente con il protagonista.
La composizione e l’inquadratura
Il ritratto esposto alla Galleria Borghese, come gli altri di Antonello da Messina, è racchiuso all’interno di una inquadratura verticale. L’inquadratura dispone intorno al personaggio un ampio spazio scuro. Si tratta, quindi di una composizione centrale resa dinamica dalla posizione di tre quarti del personaggio.
Articolo correlato
Scheda
© ADO – analisidellopera.it – Tutti i diritti riservati. Approfondisci
Bibliografia
- Gioacchino Barbera, Antonello da Messina, Milano, Editore Electa-Banco Ambrosiano Veneto, 1997, ISBN 88-8016-202-0.
- Mauro Lucco, Antonello da Messina, l’opera completa, Milano, Editore Silvana, 2006, ISBN 88-366-0633-4
- Marco Bussagli, Antonello da Messina, 2016, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, EAN:9788809991675
- Antonello da Messina, 2019, Skira, Arte antica. Cataloghi, ISBN: 885723927
- Antonello da Messina. Ediz. illustrata, 21 marzo 2019, Collana: Skira Masters, EAN: 9788857239286
Scheda in aggiornamento. Torna fra qualche giorno e troverai ulteriori approfondimenti!
La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: giorno mese 2023.
Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Artista intitolate:
- Testo in preparazione
Leggi La vita e tutte le opere di Artista
Consulta la pagina dedicata al dipinto di Antonello da Messina, Ritratto d’uomo (Michele Vianello?), sul sito della Galleria Borghese di Roma.
Grazie per aver consultato ADO
Le immagini pubblicate su ADO sono state prodotte in proprio e quindi sono di proprietà dell’autore.