Presentazione del ritratto di Maria de’ Medici a Enrico IV di Rubens

Presentazione del ritratto di Maria de’ Medici a Enrico IV di Rubens illustra il momento in cui il re di Francia vede l’immagine della sua futura sposa.

Pieter Paul Rubens, Presentazione del ritratto di Maria de’Medici a Enrico IV, 1622-1625, olio su tela, 394 x 295 cm. Parigi, Musée du Louvre

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Indice

Descrizione di Presentazione del ritratto di Maria de’ Medici a Enrico IV di Rubens

Come gli altri dipinti della serie, anche Presentazione del ritratto di Maria de’Medici a Enrico IV di Pieter Paul Rubens fu commissionato nel 1621. Si tratta di una serie di opere che testimoniano i fatti più importanti della sua vita. Enrico IV osserva il ritratto di Maria de’Medici che sarà sua sposa. Il dipinto è sorretto da due angeli in volo, uno bambino e uno adolescente. In basso, altri due angeli bambini trasportano l’elmo e lo scudo del Sovrano che viene assistito dal dio Marte.

In alto, su di una nuvola, Giove e Giunone assistono e proteggono il destino dei sovrani. A sinistra di Giove si trova un’aquila, invece, a destra di Giunone vi sono due pavoni. Si tratta dei simboli che identificano i due dei. La scena si svolge su di un palcoscenico naturale tra rocce ed erbe rappresentate in dettaglio. Sul fondo, oltre il piano erboso, si sviluppa, poi, un paesaggio con colline e boschi. L’orizzonte è chiuso, infine, da una linea di monti che si perdono in lontananza.

Interpretazioni di Presentazione del ritratto di Maria de’ Medici a Enrico IV di Rubens

Il dipinto intitolato Presentazione del ritratto di Maria de’Medici a Enrico IV, come gli altri della serie, è una allegoria rappresentata insieme all’evento storico. La presentazione dell’immagine della futura sovrana avviene all’interno di un contesto mitologico. Si tratta, quindi, di un’operazione di propaganda politica per elevare i due reali all’altezza dei grandi sovrani dell’epoca classica.

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Lo stile della Presentazione del ritratto di Maria de’Medici a Enrico IV di Rubens

Rubens fu uno dei massimi protagonisti della pittura barocca e seppe coniugare le imponenti figure di Michelangelo con il tonalismo dei pittori veneti, Tiziano e Tintoretto. Le scene che dipinse possiedono un impianto scenico molto spettacolare ottenuto con alcuni accorgimenti prospettici e compositivi. Infatti in Presentazione del ritratto di Maria de’Medici a Enrico IV le figure e lo sfondo sono in relazione e creano un efficace effetto di uniformità.

La luce viene utilizzata per sottolineare gli effetti di dinamismo della composizione e aumentare il senso di spettacolarità. L’evento storico, inoltre, è raccontato rappresentando i personaggi insieme a figure mitologiche. Infine, i personaggi sono sanguigni e molto espressivi dai corpi più morbidi di quelli modellati da Michelangelo. Questi aspetti stilistici permisero a Rubens di diventare un artista molto richiesto nelle corti europee. Infatti, i suoi dipinti raccontano la vita dei sovrani celebrando gli eventi attraverso una messa in scena ricca e sfarzosa.

Il colore e l’illuminazione

Gli incarnati di tutti i personaggi sono chiari e brillanti come le vesti colorate con colori saturi e primari. Giunone indossa un abito giallo dorato mentre Giove un mantello rosso. Marte è abbigliato con una tunica blu come il velo dall’angelo in primo piano. Enrico IV indossa un’armatura metallica lucente con parti in oro che si accordano con il carro degli dei e la coda dei pavoni. Infine, il paesaggio è dipinto con una vasta gamma di verdi, più o meno saturi mentre il cielo è interamente occupato da grandi e vaporose nuvole grigie.

Lo spazio

La scena occupa tutto il primo piano, al suolo, con le figure di Enrico IV, Marte e gli angeli, in altro con Giove e Giunone. Oltre il piano erboso, la vista, corre in profondità, passando per le colline, fino all’orizzonte con i monti. La spazialità è, quindi, tutta concentrata intorno alle figure. Non esistono, infatti, scene su piani intermedi, tranne qualche elemento naturale a sinistra. In questa zona del dipinto si forma, così, un corridoio di profondità che porta lo sguardo, naturalmente, sul fondo dell’immagine.

La composizione e l’inquadratura

Nel dipinto, movimentato e scenicamente dinamico, si formano delle direttrici compositive che creano, appunto tale dinamismo. Dal primo piano, lo sguardo è invitato a correre in profondità percorrendo un percorso curvo. Dalle rocce di sinistra, attraverso il paesaggio, gira, sul fondo a destra, per finire oltre i monti all’orizzonte. La direttrice più importante è obliqua e coincide con la diagonale del dipinto che sale da destra a sinistra in alto. Parte dalle figure di Enrico VI e Marte, attraversa l’immagine di Maria de’Medici, Giunone e Giove, e termina sull’aquila di sinistra. Inoltre, per sottolineare la centralità della figura di Maria de’Medici, il suo ritratto si trova proprio all’incrocio delle diagonali dell’opera.

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Bibliografia

  • Didier Bodart, Rubens, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, 1990; 1998, EAN: 9788809761315

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 16 marzo 2020.

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