Scene di caccia nella palude

Le Scene di caccia nella palude raffigurano il funzionario egizio Nebamon attivo durante il regno di Thutmose IV e Amenofi III.

Scene di caccia nella palude, 1350 a.C., pittura murale della Tomba di Nebamun. Londra, British Museum

Indice

Descrizione del dipinto Scene di caccia nella palude

Il protagonista dell’immagine è in piedi sopra ad una barca che procede verso sinistra. Con lui sono presenti altre due figure, una seduta al centro e un’altra in piedi a poppa. Sulla prua invece è appollaiato un uccello acquatico mentre altri volano davanti al nobile tra le canne. Sotto la superficie dell’acqua si intravedono inoltre molte specie di pesci. Tra le figure infine sono presenti geroglifici tracciati su fondo chiaro.

Interpretazioni e simbologia delle Scene di caccia nella palude

Nebamon fu un nobile funzionario e scriba attivo durante la XVIII dinastia sotto il regno di Thutmose IV e Amenofi III. Il nobile egizio fu sepolto presso la necropoli di Sheikh Abd El Qurna. Occorre dire che il nome del nobile non è quello originale ma convenzionale essendo sconosciuto.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Il frammento murario che raffigura Nebamon si trova a Londra presso il British Museum. Presso lo stesso museo sono custoditi altri due frammenti mentre uno di essi si trova ad Avignone. Gli undici frammenti asportati provenivano da una tomba che però non è stata individuata.

La storia dell’opera Scene di caccia nella palude

Questo frammento di decorazione parietale racconta la vita del nobile egizio insieme ad altri tre. In totale erano presenti undici frammenti ma sette di loro sono andati perduti.

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Lo stile dell’opera Scene di caccia nella palude

La pittura egizia presenta caratteristiche molto grafiche. Infatti le figure sono sottolineate da un contorno lineare a volte molto evidente. Inoltre le forme sono riempite con campiture di colore uniforme che in genere restituisce il senso naturalistico delle superfici mentre altre volte ha un significato simbolico. Nelle figure umane la posizione degli arti e delle parti del viso è poi funzionale alla migliore loro rappresentazione. Infatti il volto è posto di profilo, il torace di fronte e i piedi nuovamente di profilo. Anche i corpi degli animali seguono queste regole e sono disposti lateralmente per essere immediatamente riconosciuti.

La tecnica

Il frammento di intonaco è composto da un impasto di calce, pozzolana, polvere di marmo o gesso. La superficie inoltre è resa estremamente liscia. La polvere di marmo poi permetteva di ottenere una chiarezza migliore per la brillantezza dei colori. Le immagini furono realizzate con colori a tempera stesi con pennellate leggere e veloci.

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Bibliografia

  • Edda Bresciani, Grande enciclopedia illustrata dell’antico Egitto, Novara, De Agostini, 2005, ISBN 8841820055
  • Alice Cartocci, Gloria Rosati, L’arte egizia, Firenze, Giunti Editrice S.p.A., 2008, ISBN 9788809061804

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 6 maggio 2020.

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