Silvestro Lega la vita e le opere

Silvestro Lega fu un artista macchiaiolo schivo e impegnato nelle vicende del Risorgimento alle quali partecipò come volontario.

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Biografia

Nascita di Silvestro Lega

1826. Silvestro Lega nacque a Modigliana l’8 dicembre 1826.

Il contesto familiare

Antonio Lega, padre dell’artista, sposò il 18 giugno 1820 Giacoma Mancini in seconde nozze. Da lei ebbe Silvestro. Dalla prima moglie, Domenica Nediani morta di parto nel 1812, aveva avuto nove figli. La donna era originaria di una nobile e ricca famiglia che rimase vicina ad Antonio anche dopo la morte della donna. La madre di Silvestro invece era una domestica di casa Lega. L’artista la ricordò sempre come umile ma molto intelligente e desiderosa di offrire una buona istruzione ai figli. Silvestro crebbe quindi in una famiglia agiata. Il padre infatti era proprietario di alcuni mulini della zona. Inoltre possedeva anche attività nel tessile e nell’agricoltura.

La vita privata e affettiva di Silvestro Lega

Dopo l’elezione al Soglio Pontificio di Pio IX in Toscana cominciarono a diffondersi idee rivoluzionarie. Silvestro Lega con altri quindi decise di arruolarsi volontario come altri artisti Macchiaioli e della sua epoca. Durante questo periodo l’artista smise di dipingere e riprese solo dopo il suo ritorno dal fronte.

L’artista soffrì molto del fallimento del movimento del ’48 e quindi tornò a concentrarsi sulla sua carriera artistica.

La distanza di carattere e comportamento dagli altri artisti Macchiaioli creò un certo disagio creativo a Silvestro Lega. Era utile infatti per la sua carriera frequentare altri artisti che giungevano anche di passaggio a Firenze. In questi inoltre il giovane artista trovava idee nuove e originali e lo facevano sentire ormai passato. Proprio per queste incomprensioni con gli altri artisti della macchia l’artista si trasferì a Modigliana dove dipinse in solitudine.

La partecipazione alle Guerre Risorgimentali italiane

1859. Lega partecipò nell’aprile del 1859 alla Seconda Guerra d’indipendenza come artigliere.

Al ritorno l’artista, ospite della famiglia Batelli, si innamorò di Virginia Batelli di 26 anni che era tornata nel frattempo ad abitare in famiglia dopo la separazione con Giuseppe Puccinelli. La loro relazione fu approvata da tutti i membri della famiglia. I due si fidanzarono e Lega tornò a lavorare con grande vigore producendo molti dipinti ritraendo i dintorni di Piagentina.

1870. Intorno agli anni Settanta dell’Ottocento però morì il fratello Dante e Virginia morì nel giugno del 1870.

Dagli anni della morte della compagna Virginia, Lega iniziò a soffrire per la mancanza della donna. Questa crisi esistenziale fu acuita inoltre da una polemica accesa con l’amico Telemaco Signorini. In seguito l’artista soffrì di una malattia agli occhi molto grave che gli impedì dipingere. Lega trovò una via d’uscita nell’amicizia con il critico Diego Martelli e con Matilde Gioli Bartolommei.

1879. Tornò così a lavorare ed espose nello studio di Gioli in via Orti Oricellari nel 1879.

La morte di Silvestro Lega

1895. Silvestro Lega morì il 21 settembre 1895, all’età di 69 anni, a Firenze nell’Ospedale di San Giovanni di Dio.

La formazione di Silvestro Lega

1838. Il giovane Silvestro nel 1838, a 12 anni, iniziò a frequentare il collegio dei Padri Scolopi di Modigliana. Dimostrò scarso impegno negli studi ma scoprì di avere una vera passione per il disegno.

1843. A 17 anni, nel 1843, il padre gli permise di trasferirsi a Firenze.

1845. Il 30 maggio 1845, all’età di 19 anni, Lega si iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Frequentò i corsi di Benedetto Servolini e Gazzarrini.

1846. Lega non contento degli insegnamenti accademici iniziò a frequentare lo studio di Luigi Mussini. Passò poi nello studio di Antonio Ciseri.

I viaggi

Presto Silvestro Lega si trasferì a Modigliana dove dipinse in solitudine.

1880. Dopo il 1880 Silvestro Lega iniziò a frequentare Gabbro dove dipinse molti ritratti delle donne locali.

I maestri di Silvestro Lega

Presso l’Accademia di Firenze l’artista fu allievo di Benedetto Servolini e Gazzarrini. Non contento però lasciò i corsi e nel 1845 o nel 1846 si iscrisse alla scuola di Luigi Mussini, un pittore purista. In seguito prese lezioni da Antonio Ciseri verso il quale nutriva una grande ammirazione.

Amicizie d’artista e compagni di studi

Terminato il periodo bellico del Risorgimento, Lega si avvicinò agli artisti che si incontravano al Caffè Michelangelo di Firenze nel quale si riunivano anche i patrioti. L’artista però abbandonò presto il gruppo considerandolo troppo leggero e goliardico. Infatti era fastidito dalle rivendicazioni di assoluta libertà creativa dei giovani artisti che l’artista ritrovava inutili e poco concrete. Il carattere di Lega era particolarmente scontroso come testimoniò anche l’artista Telemaco Signorini che affermò di una personalità eccessivamente seria che non ammetteva scherzi. Proprio per questo non partecipava alle riunioni presso il Caffè Michelangelo che era frequentato da una confraternita di bohemien. Lega era profondamente contrario al atteggiamento sbruffone di questi giovani artisti e li rimproverava spesso per gli eccessi di urla e schiamazzi.

Dopo il 1859. Negli anni di rientro a Firenze dopo la Guerra di Indipendenza del 1859, si avvicinò in modo più tollerante ai giovani artisti del Caffè Michelangelo. Iniziò persino a prendere parte al loro incontri leggeri e festosi.

Dopo il 1880. Dopo il 1880 strinse nuove amicizie e recuperò quelle passate. Diventò amico del pittore svizzero Arnold Böcklin e lo raffigurò in un ritratto.

La carriera artistica di Silvestro Lega

A Modigliana dipinse in questi anni 4 lunette per il sacello della chiesa della Madonna del Cantone.

Galleristi e Mecenati

Fu dopo il 1859 che Silvestro Lega conobbe la famiglia Battelli con la quale si legò in modo stabile. Conobbe i Battelli mentre era impegnato in una sessione en plein air nella zona detta Piagentina che si trova lungo l’Arno ed era ricca di campagne e case coloniche. La famiglia accolse Silvestro Lega presso la propria residenza per sollevarlo dalla mancanza di entrate economiche.

L’artista si innamorò così di Virginia Batelli di 26 anni che era tornata intanto ad abitare in famiglia dopo la separazione con Giuseppe Puccinelli. La loro relazione fu approvata da tutti i familiari. I due si fidanzarono e Lega tornò a lavorare con grande vigore producendo molti dipinti ritraendo i dintorni di Piagentina. I più famosi di questo periodo si intitolano L’elemosina, La nonna, L’indovina, La cucitrice, La lettrice, Gli sposi novelli, La curiosità e le più famose Il canto dello stornello, La visita e Il Pergolato.

Iniziò a recarsi a Gabbro dove conobbe il conte Odoardo Rosmini che abitava in una bella villa di Poggio Piano. Il nobile gli permise negli ultimi anni di soggiornare presso di lui. In questa residenza Silvestro Lega divenne poi amico di Clementina Fioroni la proprietaria della villa, una donna energica e molto attiva che apprezzava il carattere chiuso e scontroso di Lega. Proprio grazie a questa nuova amica l’artista passò gli ultimi anni della sua vita serenamente.

Collaborazioni con altri artisti

Dopo l’esperienza della Guerra, Lega iniziò a frequentare così lo studio del pittore Antonio Cisari che apprezzò molto e arrivò quasi a venerare.

La fortuna professionale e le commissioni

Lega partecipò con quattro tele al concorso bandito da Ricasoli alla fine del 1859. La vendita di una di queste gli procurò una fortuna economica e si trasferì in via Santa Caterina in un quartiere vissuto da molti altri artisti tra i quali Giovanni Fattori. Gli altri tre dipinti si intitolano Il ritorno di Bersaglieri italiani da una ricognizione, La ricognizione di cacciatori nelle Alpi che ad oggi perduta è Un imboscata di bersaglieri italiani in Lombardia. Secondo gli storici questi dipinti sono esempi migliori della sua creatività dell’epoca. Rappresentano Infatti un grande equilibrio compositivo è un distacco dalla passata produzione legata agli insegnamenti di altri maestri. Silvestro Lega stesso riconobbe come primo dipinto di grande autonomia e poetica personale Un’imboscata di Bersaglieri italiani in Lombardia.

1870. Silvestro Lega nel 1870 vinse la medaglia d’argento all’esposizione Nazionale di Parma.

1880. Partecipò anche all’Esposizione Internazionale della Società Donatello nella primavera del 1880.

Lo stile di Silvestro Lega

Silvestro Lega è ricordato come un pittore macchiaiolo dallo stile un po’ distaccato rispetto agli altri artisti del gruppo. Infatti il suo carattere schivo e solitario lo portò a dipingere ambienti quotidiani e interni domestici intrisi di lirismo.

I soggetti

Nei suoi dipinti si ritrovano le contrade di Firenze immerse nel sole o gli interni domestici. Lega realizzò anche dipinti di figura e ritratti di donne del posto.

I temi

In molte sue opere sono ritratte situazioni quotidiane intime e apparentemente senza gran significato.

La poetica di Silvestro Lega

Le sue opere sono diverse da quelle dei suoi colleghi Macchiaioli per una caratteristica maniera pacata. Infatti le scene dipinte esprimono una tranquillità e una poetica di sereni sentimenti quotidiani.

L’evoluzione dello stile di Silvestro Lega

Nel ritiro naturale di Modigliana, Silvestro Lega, oltre ad eseguire molti ritratti tra i quali il Ritratto del fratello Ettore fanciullo l’artista consolidò le proprie idee verso una pittura più matura.

Inizialmente Silvestro Lega fu ispirato dalla pittura accademica dei suoi maestri. Si unì poi al gruppo dei Macchiaioli quando si stava allontanando da i modelli iniziali e dai soggetti storici di tipo neoclassico. Le sue opere iniziali sono caratterizzate da un disegno pulito e nitido. I dettagli sono rappresentati in modo chiaro e attento e i colori sono chiari e cristallini. Anche le composizioni sono ben equilibrate e ordinate. Lega maturò un’evoluzione stilistica molto lenta.

Nei primi tempi si avvicinò alla pittura purista cercando di osservare la realtà con attenzione e aderenza al vero attraverso un disegno sicuro e sciolto. Questa sua attività di semplificazione delle forme del reale fu sempre controllata da una composizione attenta. L’artista infatti caratterizzava le scene in modo efficacemente narrativo attraverso una giusta collocazione delle figure umane dei personaggi e dello sfondo nel quale si muovono. In seguito alla sua esperienza bellica del 1848 prese a dipingere soggetti di vita militare.

Probabilmente l’apertura umana che manifestò dopo il 1859 fu determinante per l’evoluzione della sua pittura. Di questi anni infatti sono tele che presentano i soggetti di episodi militari del Risorgimento con un taglio più vivace.

Questo fu un periodo fortunato per Silvestro Lega che iniziò a dipingere en plein air con grande partecipazione.

La pittura macchiaiola e la fase pacata

Silvestro Lega si avvicinò alla pittura macchiaiola solo dopo il 1860. Da questo momento l’artista iniziò a sperimentare la resa dell’impressione attraverso macchie di colore e volumi costruiti attraverso il contrasto tra luci e ombre.

La fase tormentata

Nel tempo alla fase pacata che corrisponde ad una esistenza serena e ad una visione ottimistica della realtà fece seguito una pittura più traumatica anche frutto delle due delle sue difficoltà esistenziali ed economiche. È di questo periodo infatti uno stile più concitato è una pittura fatta di pennellate sfrangiate e apparentemente strappate. Inoltre le figure sembrano frantumarsi a causa dei contorni incerti. Anche i colori sembrano stesi con minore controllo e generati da un impulso creativo. In queste opere inoltre si notano contrasti di luminosità più intensi, figure appena accennate e non descritte che invece di una narrazione sembrano evocare più efficacemente gli stati d’animo.

Eredità artistica

Allievi e seguaci di Silvestro Lega

L’apporto di Silvestro Lega alla storia dell’arte è quello di aver immortalato la quotidianità dell’Italia dell’800 ancora prevalentemente contadina ma desiderosa di assumere una dimensione europea attraverso la nascente industrializzazione del territorio.

Le opere di Silvestro Lega

Ritratto di Ettore Lega

Ritratto di Ettore Lega di Silvestro Lega
Ritratto di Ettore Lega

Silvestro Lega, Ritratto di Ettore Lega, 1855 – 1857, olio su tela, 38.6 x 30.5 cm. Milano, Pinacoteca di Brera

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Autoritratto di Silvestro Lega

Autoritratto di Silvestro Lega
Autoritratto di Silvestro Lega

Silvestro Lega, Autoritratto, dal 1856 al 1860, olio su tavola, 12 x 9,5 cm. Firenze, Galleria degli Uffizi

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Il canto dello stornello di Silvestro Lega

Il canto dello stornello di Silvestro Lega
Il canto dello stornello

Silvestro Lega, Il canto dello stornello, 1867, olio su tela, 158 x 98 cm. Firenze, Galleria d’Arte Moderna, Palazzo Pitti

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Curiosità di Silvestro Lega

Curiosità di Silvestro Lega
Curiosità di Silvestro Lega

Silvestro Lega, Curiosità, ca 1869/1870, olio su tela, 70 x 51,5 cm. Milano, Collezione privata

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Il pergolato

Il pergolato di Silvestro Lega
Il pergolato

Silvestro Lega, Un dopo pranzo, Il Pergolato, 1868, olio su tela, 75 X 93,5 cm. Milano, Pinacoteca di Brera

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Il pittore Tommasi che dipinge di Silvestro Lega

Il pittore Tommasi che dipinge di Silvestro Lega
Il pittore Tommasi che dipinge

Silvestro Lega, Il pittore Tommasi che dipinge, 1884-1885, olio su tavola, 37 x 27 cm. Collocazione sconosciuta

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Testa di donna o Gabbrigiana

Testa di donna o Gabbrigiana di Silvestro Lega
Testa di donna o Gabbrigiana

Silvestro Lega, Testa di donna o Gabbrigiana, 1885, olio su tela, 51 x 37 cm. Milano, Pinacoteca di Brera

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Paesaggio di Silvestro Lega

Paesaggio del Gabbro di Silvestro Lega
Paesaggio del Gabbro di Silvestro Lega

Silvestro Lega, Paesaggio del Gabbro, circa 1889 – 1890, olio su tela, 34,3 x 61 cm. Collezione privata

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Ritratto di contadina di Silvestro Lega

Ritratto di contadina di Silvestro Lega
Ritratto di contadina

Silvestro Lega, Ritratto di contadina, 1890 circa, olio su tavola, 38 x 28 cm. Livorno, Museo Civico Giovanni Fattori

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Pagliai al sole di Silvestro Lega

Pagliai al sole di Silvestro Lega
Pagliai al sole di Silvestro Lega

Silvestro Lega, Pagliai al sole, ca 1890, olio su tavola, 27,7 x 37,7 cm. Piacenza, Galleria d’Arte Moderna Ricci-Oddi

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Bibliografia

  • Silvestra Bietoletti, I Macchiaioli: la storia, gli artisti, le opere, Giunti Editore, Firenze – Milano, aprile 2001
  • Giuliano Matteucci, Lega, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, 2005; 200 EAN: 9788809040892

Tutte le opere di Silvestro Lega

Link esterni

Consulta la pagina dedicata al dipinto di Silvestro LegaTesta di donna o Gabbrigiana, sul sito del Milano di Pinacoteca di Brera.

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