I paesaggi innevati furono molto amati da Alfred Sisley perché offrivano la possibilità di studiare minime variazioni di luce. Nel dipinto molto noto intitolato La neve a Louveciennes (La neige à Louveciennes), il maestro esprime il suo carattere riservato e solitario.
Alfred Sisley, La neve a Louveciennes (La neige à Louveciennes), 1878, olio su tela, 61 x 50,5 cm. Parigi, Musée d’Orsay
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Indice
Descrizione de La neve a Louveciennes di Alfred Sisley
Una strada bianca di neve si estende di fronte all’osservatore. La neve copre interamente il suolo e crea un tappeto immacolato che sembra assorbire ogni rumore. Ai lati della stradina si ergono due muri. A destra sulla parete irregolare la neve si è posata sulle asperità dell’intonaco e ammorbidisce la sua superficie. A sinistra oltre lo steccato l’orto è ormai bianco e l’albero privo di foglie è imbiancato. Tra gli edifici che affiancano la via si intravede la sagoma di una donna che procede verso il fondo. Oltre il muro di destra i rami degli alberi sono bianchi di neve. Infine il resto , abitazioni e natura, è appena visibile sotto il manto di neve che uniforma tutto il paesaggio.
Interpretazioni e simbologia de La neve a Louveciennes di Alfred Sisley
Alfred Sisley fu particolarmente attratto dalle atmosfere fredde e invernali. Probabilmente tale propensione derivava dal suo carattere riservato e solitario. I suoi paesaggi sono quasi deserti e silenziosi, molto diversi infatti da quelli mediterranei e colorati di altri impressionisti quali Renoir o Monet.
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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione
La neve a Louveciennes fu acquistato dal conte Armand Doria di Parigi. Il dipinto rimase poi nella collezione Georges Feydeau di Parigi fino al 1903. Quindi fino al 1911 nella collezione del conte Isaac de Camondo quando dal collezionista venne ceduto allo stato attraverso il suo legato. Dal 1914 al 1947 venne esposto al Museo del Louvre. Da quella data al 1986 presso la galerie du Jeu de Paume di Parigi e infine dal 1986 si trova al musée d’Orsay.
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Lo stile del dipinto La neve a Louveciennes di Alfred Sisley
Il soggetto del paesaggio innevato avvicina Sisley a certe scelte del realista Courbet. Il maestro del realismo infatti era molto legato alla natura di Ornan e rappresentò paesaggi innevati anche durante il suo esilio in Svizzera. La neve permise a Sisley di studiare gli effetti di luce rendendole con minime sfumature di colore. Il dipinto molto noto La neve a Louveciennes rappresenta bene le possibilità di tale studio cromatico. Le diverse zone coperte di neve sono infatti rese con leggere variazioni di pennellate fredde e azzurrine.
La sensibilità cromatica rivolta alle minime variazioni di luce sembra una eredità della nascita britannica del maestro. Inoltre nel suo soggiorno Inglese, dal 1857 al 1861, Sisley approfondì la sua conoscenza di Bonington, Constable e Turner.
La prospettiva con la quale è rappresentato lo spazio in La neve a Louveciennes è un altro aspetto della ricerca di Alfred Silsley. Nel paesaggio confuso di bianco iridescente infatti la prospettiva della stradina è essenziale per dare profondità e struttura al dipinto.
Approfondimenti
Alfred Sisley trascorse diversi inverni a Louveciennes, a Marly-le-Roi o anche a Veneux-Nadon. Durante questi soggiorni ebbe modo di portare avanti la sua ricerca impressionista in un clima ideale per il suo carattere riservato.
Consulta la pagina dedicata al dipinto di Alfred Sisley, La neve a Louveciennes (La neige à Louveciennes), sul sito del Musée d’Orsay di Parigi.