Strumenti musicali è una natura morta di Evaristo Baschenis che faceva parte di una serie di sei opere proprietà della famiglia bergamasca Lupi.
Evaristo Baschenis, Strumenti musicali, 1670 circa, olio su tela, 75 x 108 cm. Bergamo, Accademia Carrara
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Indice
Descrizione di Strumenti musicali di Evaristo Baschenis
Gli strumenti musicali sono disposti su di un piano coperto da un pesante panno verde. Si tratta di strumenti a corda, liuti, un violino, una viola. Sotto ad uno scrigno compare anche una notazione musicale. Dal cassettino spunta una penna. Uno strato di polvere sottile è poggiata sulla cassa dello strumento di destra. Infine, il fondo è scuro e privo di dettagli architettonici. Compare un’iscrizione in basso a destra, sul bordo del liuto: «EVARISTUS BASCHENIS P. BERGOMI»
Interpretazioni e simbologia di Strumenti musicali di Evaristo Baschenis
Strumenti musicali rivela un monito rivolto all’osservatore dell’opera. Il maestro dipinse gli strumenti velati di polvere che rappresenta l’inesorabile scorrere del tempo. L’artista fu anche l’ideatore di questo genere pittorico. Caravaggio dipinse frutta bacata e foglie secche nella sua celebre Canestra per rappresentare l’imperfezione della vita.
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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione
La serie di sei tele alle quali appartiene Strumenti musicali dell’Accademia Carrara di Bergamo fu commissionata dalla famiglia Lupi, bergamasca. Paolo Lupi donò, in seguito, l’opera all’Accademia Carrara nel 1912.
L’artista e la società. La storia dell’opera
Il dipinto intitolato Strumenti musicali di Evaristo Baschenis faceva parte di una serie di sei tele. Tre di esse rappresentavano strumenti musicali. Altre tre, invece, interni di cucina. Le sei opere, attualmente, sono disperse. Alcune si trovano, infatti, presso musei, altre presso collezioni private.
La storia dell’opera Strumenti musicali di Evaristo Baschenis
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Lo stile della natura morta intitolata Strumenti musicali di Evaristo Baschenis
Evaristo Baschenis dipinse Strumenti musicali con grande attenzione alla riproduzione delle superfici. Inoltre, fu attento a rendere in modo realistico i riflessi sugli strumenti. Questi dettagli rendono il dipinto molto scenografico. Inoltre, l’apparente disposizione casuale degli strumenti alleggerisce la composizione conferendo un senso di naturalezza alla scena.
La tecnica di Strumenti musicali di Evaristo Baschenis
Baschenis dipinse la natura morta intitolata Strumenti musicali con colore ad olio su tela. L’accurata sfumatura delle paste colorate permette di ottenere un forte senso di realismo e di modellare le superfici con grande efficacia.
Il colore e l’illuminazione
Strumenti musicali è un dipinto di Evaristo Baschenis dai toni molto caldi. Prevale, infatti, l’ocra arancio che colora la loro superficie. Inoltre lo sfondo è bruno con leggere sfumature più chiare. Il telo che copre il piano è verde ma tende al grigio e si armonizza al colore più caldo.
Il contrasto di luminosità più evidente è quello creato dalle pagine bianche della notazione musicale e della penna. Gli strumenti risaltano perché illuminati contro il fondo scuro e quasi bidimensionale. Esiste, poi, un debole contrasto di complementarietà tra il verde con riflessi bluastri del telo e l’ocra arancio degli strumenti musicali. Infine, la massa scura dello scrigno crea una frattura compositiva all’interno della massa ocra degli strumenti.
La luce artificiale è diffusa e illumina la scena con effetto scenografico. Il contrasto attenuato e morbido tra luci ed ombre poco profonde crea un chiaroscuro che descrive efficacemente i volumi.
Lo spazio
Il dipinto intitolato Strumenti musicali presenta uno spazio ridotto in profondità. Il fronte del dipinto si trova molto vicino al piano sul quale sono poggiati gli strumenti. Dietro di essi, però, non è possibile definire la distanza dal piano di fondo.
La composizione e l’inquadratura
La natura morta di Evaristo Baschenis è rettangolare e sviluppata in orizzontale. La sua inquadratura permette, così, di incorniciare la composizione degli strumenti con un ampio spazio di fondo scuro che li proietta in primo piano. La struttura compositiva si articola in orizzontale, ritmata, però, dalle oblique rappresentate dagli strumenti.
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