Oulx in Arte Salus alla Casa della Salute di Oulx

Oulx in Arte Salus è un progetto che porta l’arte nel territorio in uno spazio sociale e molto frequentato dalla comunità locale.

Pagina aggiornata il: 5 marzo 2025. Torna a visitarci e troverai nuovi contenuti.

di Marco Rabino

Casa della salute, corso Torino 37 – Oulx, Torino

A Oulx, una gradevolissima località di montagna in Valle Susa, da qualche anno è attivo un progetto artistico di alto profilo sociale e territoriale. Oulx è noto soprattutto come località sciistica in inverno e naturalistica in estate.

Casa della Salute di Oulx
Casa della Salute di Oulx

Fin’ora l’arte non era stata granché rappresentata, se non in altri centri della valle che offrono location importanti ma anche impegnative da raggiungere. Ho incontrato l’anima dell’iniziativa e fondatrice Cristina De Stefani che con grande passione, promuove il progetto, organizza le mostre e accoglie i visitatori. Cristina con grande orgoglio mi confida che lo spazio è già opzionato per i prossimi due anni, e sono tanti gli artisti che guardano con attenzione a questa nuova formula espositiva. I visitatori sono locali, residenti della valle, turisti occasionali e d’oltralpe, che in questi anni hanno scoperto il progetto fondato da Cristina e accolto con slancio dall’Azienda. Infatti il progetto è nato nell’ambito della Promozione della salute Aslto3, nella persona della dottoressa Alda Cosola e supportato, prima dalla coordinatrice Irina Cazzaniga e poi da Tiziana Eydallin.

Casa della salute di Oulx, visite alle mostre
Casa della salute di Oulx, visite alle mostre

In breve, lo spazio espositivo di Oulx si trova all’interno del Poliambulatorio di Oulx, Casa della salute di Corso Torino 37 di Oulx. Cristina, con i fondi che l’Azienda Sanitaria, l’Asl To3, ha destinato al progetto, ha predisposto canaline e attaccaglie professionali che sono a disposizione degli artisti. Si occupa della grafica, rigorosamente curata nel format, nell’allestimento e nella promozione degli eventi, inaugurazione compresa.

Oulx in Arte Salus il progetto

Leggiamo dalla presentazione ufficiale del progetto: “Oulx: in Arte salus. Il Poliambulatorio di Oulx è mostra permanente con una esposizione di fotografie di importanti fotografi, quadri e disegni degli studenti delle scuole di Oulx. Le persone che vanno nel poliambulatorio trovano una esperienza sensoriale di bellezza. Aggiungo che lo spazio dal progetto originale, ha assunto una dimensione temporanea, e le mostre si alternano ogni mese per offrire a tutto il pubblico e alle scuole l’opportunità di visitare le mostre.

Casa della salute di Oulx, incontri e laboratori con gli studenti
Casa della salute di Oulx, incontri e laboratori con gli studenti

Il progetto però non si ferma all’arte contemporanea e si apre al territorio coinvolgendo anche specifiche categorie di utenti. “Per i senior sono presenti 36 Gruppi di cammino (per tutto il territorio dell’AslT03), a cui sempre si abbina la visita a luoghi di interesse culturale, grazie ad accordi e collaborazioni con luoghi del territorio: il Castello di Miradolo, la Reggia di Venaria, il Castello di Rivoli, la Lavanderià a Vapore di Collegno, la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso a Rosta.” Presso la Casa della Salute di Oulx è presente un gruppo delle Mamme in fascia.

Si tratta quindi di una progettualità di ampio respiro che ha lo scopo di distribuire benessere attraverso pratiche artistiche sentite e partecipate. Racconta Cristina De Stefani, promoter e fondatrice del progetto, che sono tanti gli artisti e i fotografi che hanno esposto dal momento dell’apertura dello spazio. Il pubblico aumenta nel corso del tempo e non è rappresentato solamente dagli ospiti e dagli utenti della Casa della salute. In primis, sicuramente la grande visibilità è favorita dal fatto che tutta l’alta valle gravita intorno ad Oulx.

Le attività di Oulx in Arte Salus

Cristina De Stefani promoter di Oulx in Arte Salus alla Casa della Salute di Oulx
Cristina De Stefani promoter di Oulx in Arte Salus alla Casa della Salute di Oulx

Questa affluenza ha permesso di diffondere ulteriormente le attività di Oulx in Arte Salus, presso la Casa della Salute, e gli eventi attirano anche visitatori interessati. Come suggerisce Cristina De Stefani, le visite arrivano anche dalla vicina Francia e dal resto della bassa valle. Il progetto è nato dal desiderio di Cristina di avere del bello intorno a sé e di offrirlo a coloro che frequentano lo spazio pubblico. Le attività che nascono da questo incontro tra lo spazio istituzionale e gli artisti, sono di alto valore civile e spesso scarsamente o per nulla riconosciute. Per questo, le figure che se ne occupano, a titolo di volontari, esercitano una grande funzione sociale nel creare occasioni di bellezza. Questa bellezza cura, in ogni spazio e in ogni luogo, e ci si chiede perché negli spazi dedicati alla salute in genere, sia assente.

Cristina De Stefani l’anima di Oulx in Arte Salus

Così Cristina De Stefani con tanta dedizione e un briciolo di follia, ha dedicato tanto del suo tempo a trasformare una struttura assistenziale, in uno spazio artistico. Cristina, accoglie i visitatori insieme alla sua collega Laura Foglino, amministrativa del cup, con gioia e attenzione, illuminando con la sua presenza il corridoio che ospita le opere d’arte. Si occupa poi di accogliere le scolaresche che partecipano ai laboratori e organizza gli incontri. Tutta questa passione, nasce anche dal suo interesse verso la fotografia, che tiene da parte per non invadere lo spazio dei suoi ospiti artisti. Durante gli eventi si coglie un clima di gioia e di grande partecipazione, segno che le mostre organizzate presso la Casa della Salute di Oulx riscuotono molto successo. Le iniziative nate con finalità terapeutica sono diventate veri appuntamenti d’arte attesi e con un proprio pubblico affezionato.

La bellezza nei luoghi di cura

In Italia e nel mondo sono molte e di qualità le esperienze che portano la bellezza nei luoghi di cura. Il critico italiano Vittorio Sgarbi, in un suo intervento recente ha sottolineato l’utilità terapeutica della bellezza. Secondo Sgarbi, arricchire di opere d’arte i luoghi di cura diventa una visione rasserenante per il sofferente, come una felicità donata a chi vive nella malattia. Infatti sono pochi gli ospedali e le cliniche che offrono la vista di affreschi meravigliosi. Spesso, invece, sono luoghi dall’architettura anonima e cupa che aggrava ancora di più la sensazione di malessere e rallenta la ripresa.

Invece, un luogo bello offre una spinta terapeutica e allontana il senso di frustrazione che può nascere dalla condizione di paziente. Se poi, le opere esposte, e le attività offerte sono portatrici di gioia, allora l’arte diventa un’importante risorsa sociale. Non si può solamente curare il corpo senza curare anche l’anima, e l’arte è un nutrimento essenziale per il nostro spirito. Secondo i greci greci, il bello deve accompagnare il buono, kalòs kai agathòs.

Le esperienze dell’arte negli spazi pubblici dagli anni Sessanta del Novecento in Italia e negli Stati Uniti

Per arte pubblica si intendono svariate iniziative, nate all’interno e all’esterno del sistema dell’arte contemporanea, di arte partecipata. Questo concetto, in ambito accademico comprende anche le azioni artistiche finalizzate all’attivismo politico e civile. In questo ultimo ambito possiamo far rientrare le iniziative che portano l’arte all’interno delle strutture di cura. Si tratta, quindi, di performance, esposizioni, incontri e installazioni che avvengono in luoghi non destinati all’arte ma che portano l’arte dove solitamente non è presente. Già questa operazione ha una valenza artistica, infatti, l’artista si pone in dialogo con lo spazio urbano o istituzionale, e compie un’esperienza situazionista.

In questo modo quindi il valore stà nel riconquistare una dimensione umana in un contesto urbano degradato o totalizzante come quello di un carcere o di una struttura ospedaliera. L’arte infatti è l’espressione più spontanea dell’individuo, quella che permette di comunicare nel e dal profondo, anche in assenza di strumenti linguistici. In questo modo, un segno di colore tracciato su un muro di calcestruzzo rappresenta una riappropriazione umana dello spazio. Diventa una traccia di umanità che mitica la cupezza della cementificazione selvaggia. Così, l’arte che colonizza le strutture ospedaliere, mitiga le sensazioni di paura e dolore, e scalda lo spazio con un sorriso. Da qui inizia la guarigione, il bello ci accoglie e ci cura.

Le mostre ospitate dalla Casa della Salute di Oulx sono visitabili dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 12.30 al mattino e dalle ore 13 fino alle 15 il pomeriggio.

Bibliografia

  • M. Roselli (Curatore), Arte e ospedale. Atti del Convegno, Maschietto Editore, Collana: Fond. Giovanni Michelucci-Fiesole, 1999, EAN: 9788886404990
  • E. Ghidetti – E. Diana, La bellezza come terapia. Arte e assistenza nell’Ospedale di Santa Maria Nuova a Firenze, Polistampa, Collana Biblioteca di medicina e storia, 2006, Isbn 9788883049408
  • Silvio Irilli, Ospedali dipinti,
  • Il ruolo dell’Arte e dell’Ambiente nella cura dei pazienti in ospedale, Atti del Simposio 30 novembre 2012, Fondazione Bracco
  • Silvia Mazzucotelli Salice, Arte pubblica. Artisti e spazio urbano in Italia e Stati Uniti, Franco Angeli, Collana: Produrre cultura/creare comunicazione, 2016, EAN: 9788891726063
  • ARTantide.com Orlandi Stagl S. (cur.) (curatori), L’arte può. Movimento Arte Etica, Ospedale di Sassuolo, Edizioni Zerotre, Collana: Arte etica, 2019, ISBN-10: 8894954757, ISBN-13: 9788894954753 – Libro realizzato alla fine del ciclo di 8 mostre a Responsabilità Sociale realizzate all’Ospedale di Sassuolo fra il 2017 e il 2019; 8 mostre personali di artisti appartenenti al Movimento Arte Etica (Carlo Bonfà, Gianfranco Gentile, Marco Bertìn, Alessandro Zannier, Luigi Dellatorre, Franco Mazzucchelli, Jorge R. Pombo, Matteo Mezzadri).
  • Silvia Segnan (Curatore), Luciana Latini (Curatore), ArteInsieme. Progetto artistico a favore della Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona nell’emergenza Covid-19, Le Mezzelane Casa Editrice Collana: Thesaurus, 2020, EAN: 9788833284415
  • Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali (a cura di), arte e spazio pubblico, Silvana editrice, 2023, ISBN 9788836652860

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