Cattura di un cavallo selvaggio nella campagna romana di Théodore Géricault

Cattura di un cavallo selvaggio nella campagna romana di Théodore Géricault fu dipinto dal giovane artista durante la formazione a Roma.

Théodore Géricault, Cattura di un cavallo selvaggio nella campagna romana (Cheval arrêté par des esclaves), 1816, olio su carta incollato su tela, 48,5 x 60,5 cm. Rouen, Musée des Beaux-Arts

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Indice

Descrizione di Cattura di un cavallo selvaggio nella campagna romana di Théodore Géricault

Quattro uomini afferrano un cavallo рег bloccare la sua corsa. Il giovane di destra è nudo mentre gli altri tre sono parzialmente coperti da abiti classici. In lontananza si scorge un centro abitato sulla sinistra.

Nel dipinto intitolato Cattura di un cavallo selvaggio nella campagna romana si possono rintracciare gli sviluppi dei due interessi di Géricault a Roma. La scena infatti fa riferimento ad una manifestazione romana, la corsa dei cavalli berberi. L’evento si teneva in occasione del carnevale e Papa Paolo II lo istituì nel 1465. La gara si svolgeva lungo l’attuale via Flaminia, nel suo tratto finale, e terminava nell’attuale piazza Venezia. I cavalli correvano liberi, senza fantino, e giunti alla fine della corsa alcuni uomini li bloccavano.

Il dipinto raffigura probabilmente la cattura dei cavalli al termine della gara. L’opera mostra caratteristiche proprie dell’arte classica nel carattere statuario della rappresentazione come nei rilievi antichi. Inoltre si può cogliere una citazione dalla Pala Baglioni di Raffaello nel giovane nudo che afferra la coda del cavallo.

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Il giovane artista di 25 anni aveva necessità di fare esperienza lontano da Parigi. Così nel 1816 Théodore Géricault partecipò al prix de Rome ma non ottenne la borsa di studio. L’artista inoltre era legato sentimentalmente con la giovane moglie dello zio e tale relazione era diventata scomoda. Géricault decise così di recarsi a Roma, a proprie spese, e vi rimase circa un anno.

A Roma l’artista approfondì la conoscenza delle opere classiche senza obblighi accademici. Géricault scelse così i suoi modelli e si interessò anche alla vita del popolo romano. Inoltre fu attratto dalle opere dei maestri del Rinascimento.

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Lo stile di Cattura di un cavallo selvaggio nella campagna romana di Théodore Géricault

I personaggi sono rafforzati da una decisa linea scura di contorno e da un forte chiaroscuro. Le figure del paesaggio però sono costruite in modo sintetico.

I colori sono scuri e terrosi soprattutto nella metà inferiore. Invece nella metà superiore il cielo e parte del paesaggio sono freddi, blu e azzurri. Il cielo, infine è occupato da grandi nubi chiare.

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Bibliografia

  • Gérard-Georges Lemaire, Géricault, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art, 1998, EAN: 9788809762008

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 30 maggio 2021.

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Consulta la pagina dedicata al dipinto di Théodore Géricault, Cattura di un cavallo selvaggio nella campagna romana (Cheval arrêté par des esclaves), sul sito del Musée des Beaux-Arts di Rouen.

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