Gustave Caillebotte fu un artista nato in Francia e attivo nella seconda metà dell’Ottocento con paesaggi e opere di figura.
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Biografia di Gustave Caillebotte
L’adolescenza
Gustave Caillebotte nasce il 19 agosto 1848 a Parigi da una famiglia di classe alto borghese. Il padre di Gustave si chiama Martial Caillebotte (1799-1874) ed è un noto imprenditore tessile francese con una attività ben avviata. Martial ha un profilo pubblico ed esercita l’attività di giudice al Tribunal de commerce del dipartimento della Senna. La madre di Gustave è Céleste Daufresne terza moglie di Martial. Nel 1851 nasce il fratello René, che muore molto giovane, all’età di 25 anni. Nel 1853 nasce infine l’ultimogenito. Martial Caillebotte cresce felicemente e trascorrere serenamente le estati nella tenuta di famiglia a Yerres un paesino a sud di Parigi. Gli storici fanno risalire a questi anni la sua passione per il canottaggio e forse, anche per l’arte.
La formazione di Gustave Caillebotte
Gustave inizia così a dipingere e a disegnare per piacere personale. Infatti, è destinato a intraprendere la carriera di avvocato in quanto figlio di una rispettabile famiglia. Nel 1857 si iscrive così al liceo Louis-le-Grand di Vanves e el 1869 consegue la laurea in legge (diplôme de bachelier en droit). Nel luglio 1870 viene arruolato nell’esercito francese allo scoppio della guerra franco-prussiana e torna alla vita civile il 7 marzo 1871. Alla fine della guerra Caillebotte rinuncia a diventare avvocato e in poco tempo ottiene il titolo di ingegnere navale. Gustave oltre alla passione per il diporto coltiva molti interessi tra i quali l’orticultura e la filatelia.
I viaggi di formazione
Nel 1872, durante un viaggio in compagnia del padre ammira le opere di Giuseppe De Nittis che lo spingono a dedicarsi esclusivamente all’arte. Gustave, così, frequenta con entusiasmo i corsi di Léon Bonnat, presso l’École des beaux-arts. Grazie al maestro apprende i principi del disegno e della pittura. Presto però si stacca dalla formazione accademica e si avvicina alla pittura di De Nittis e di Edgar Degas. Di questi artisti lo catturano la sintesi dell’immagine, l’antiaccademismo, e il naturalismo. Caillebotte stringe così amicizia con i due pittori e inizia a frequentare le serate al Café Guerbois dove si ritrovano gli artisti riuniti nel Gruppo di Batignolles. Durante gli incontri animati da discussioni su arte e cultura conosce così Édouard Manet e gli altri artisti del gruppo.
In seguito alla morte del padre, avvenuta Il 24 dicembre 1874, Gustave ottiene in eredità un discreto patrimonio. Anche la sua carriera artistica avanza e partecipa alla prima mostra degli Impressionisti organizzata nell’ex studio del fotografo Nadar. Caillebotte da questo momento sarà presente a quasi tutte le mostre impressioniste.
Collaborazioni con altri artisti
Gustave Caillebotte non è solo un pittore ma anche un promotore della pittura impressionista, e sostiene economicamente alcuni del gruppo come Monet. Inoltre, organizza e finanzia alcune delle edizioni già a partire dalla seconda. Tanto che la terza mostra impressionista, organizzata nel 1877 è nota come “la mostra di Caillebotte” visto che da mecenate trova il denaro e le opere da esporre.
Caillebotte mette un grande impegno nella sua attività di organizzatore e promotore ma con il tempo il suo interesse venne meno. Inoltre, a partire dal 1882, il gruppo degli Impressionisti perde coesione e slancio, come il progetto iniziale, a favore delle carriere individuali. Così Caillebotte deluso, si allontana dalla pittura e si dedica alla navigazione da diporto, alla filatelia, e al giardinaggio. Altri cambiamenti si rendono poi necessari quando muore la madre Céleste. Gustave e il fratello Martial vendono così la grande residenza di famiglia di rue de Miromesnil e anche la tenuta di Yerres. I rapposti tra i due fratelli rimangono molto stretti. Martial inoltre è fotografo e compositore e collabora spesso con il fratello.
La residenza di Petit Gennevilliers
Grazie all’eredità lasciata dal padre e alle vendite degli immobili, Gustave e il fratello acquistano un appartamento in boulevard Haussmann e un terreno che si trova sulla riva della Senna, al Petit Gennevilliers. Questa diventerà la nuova residenza di Caillebotte che acquisirà altro terreno in seguito per ampliare la proprietà con un giardino, un orto e una serra. Il pittore si isola così dalla società, smette di dipingere e si dedica al giardinaggio. Gustave Caillebotte trascorre così il resto della sua vita nella residenza di Petit Gennevilliers e muore il 21 febbraio 1894, in seguito ad un’improvvisa congestione polmonare. Gli furono vicini i molti amici artisti e in particolare Pissarro e Monet.
Lo stile di Gustave Caillebotte
Caillebotte si avvicinò alla pittura adottando uno stile più eterogeneo rispetto ai principi impressionisti. Il pittore infatti non abbandonò del tutto gli insegnamenti maturati negli anni della sua formazione accademica. Così non accolse del tutto l’idea dell’impressione visiva, e rimase fedele alla solidità del disegno. Inoltre ricorse ad una progettazione attenta della composizione realizzando anche alcuni schizzi preparatori. Nel complesso, quindi gli storici riconoscono a Gustave Caillebotte, di essere stato i grado di ottenere grande equilibrio accordando la formazione accademica con le sperimentazioni artistiche della sua epoca e le novità del Realismo.
I soggetti
I soggetti preferiti di Caillebotte sono presi dal vita sociale a lui contemporanea. Ne sono un esempio i suoi dipinti più ammirati come I piallatori di parquet, giovani canottieri che vogano sulla Senna e borghesi di Parigi che passeggiano durante una giornata di pioggia.
L’evoluzione dello stile
Caillebotte elaborò un linguaggio pittorico adeguato a rappresentare la modernità. Si rivolse così alla tecnica fotografica che al tempo era considerata una importante innovazione tecnologica. Così, attraverso lo studio delle riprese fotografiche, Caillebotte si allontanò dagli schemi compositivi accademici a favore di vedute che ricordano il grandangolo. Inoltre spostò alcune figure ai bordi della tela tagliando parte di esse. Ricorse poi a punti di vista estremi, e scorci dall’alto e dal basso come nel dipinto Uomo al balcone. I personaggi delle sue opere non sono in posa ma sono colti nelle loro attività quotidiane, lavoro, sport o una semplice passeggiata.
Eredità artistica
Il lascito di Caillebotte ai musei francesi
Nel 1876 morì René, il fratello minore del pittore. Caillebotte, che al aveva solo 28 anni, forse spinto da questo triste lutto dispose un testamento. Decise così di destinare la sua collezione di opere d’arte al governo francese. La collezione di Caillebotte, riuniva molte opere impressioniste, e di altri artisti del tempo. Di questa raccolta facevano parte diciannove dipinti di Camille Pissarro, quattordici di Claude Monet, dieci di Pierre-Auguste Renoir, nove di Alfred Sisley, sette di Edgar Degas, cinque di Paul Cézanne e quattro Édouard Manet.
«Io dono allo Stato i dipinti che possiedo; tuttavia, siccome voglio che questo dono sia accettato nella misura in cui le opere non finiscano in una soffitta o in un museo di provincia, ma finiscano prima al Luxembourg e poi al Louvre, è necessario che trascorra un po’ di tempo prima che questa clausola venga eseguita, e cioè fino al momento in cui il pubblico non dico che capirà queste opere, ma almeno le accetterà»
L’importanza di Gustave Caillebotte nella Storia dell’arte
Il poeta e critico d’arte Charles Baudelaire scrisse a proposito della capacità di Caillebotte di rappresentare la vita urbana:
«Le peintre, le vrai peintre, qui saura arracher à la vie actuelle son côté épique, et nous faire voir et comprendre, avec de la couleur ou du dessin, combien nous sommes grands et poétiques dans nos cravates et nos bottines vernies» («Un pittore, un vero pittore sarà quello che riuscirà a strappare alla vita moderna il suo lato epico, e ci farà vedere e sentire quanto siamo grandi e poetici nelle nostre cravatte e nelle nostre scarpe lucide»).
Le opere di Gustave Caillebotte
I piallatori di parquet di Gustave Caillebotte
Gustave Caillebotte, I piallatori di parquet, 1875, olio su tela, 102 x 146,5 cm. Parigi, museé d’Orsay
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Il ponte dell’Europa di Gustave Caillebotte
Gustave Caillebotte, Il ponte dell’Europa, 1876, olio su tela, 125 x 180 cm. Ginevra, Musée du Petit Palais
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Sul ponte dell’Europa di Gustave Caillebotte al Kimbell Art Museum di Fort Worth, Texas, USA
Gustave Caillebotte, Sul ponte dell’Europa, 1876, olio su tela, 125 x 180 cm. Ginevra, Musée du Petit Palais
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Canottieri sull’Yerres di Gustave Caillebotte
Gustave Caillebotte, Canottieri sull’Yerres, 1877, olio su tela, 81 x 116 cm. Parigi, Collezione privata
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Tempo di pioggia a Parigi di Gustave Caillebotte
Gustave Caillebotte, Tempo di pioggia a Parigi, 1877, olio su tela, 212,2 x 276,2 cm. Chicago, Art Institute
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Villers-sur-Mer di Gustave Caillebotte
Gustave Caillebotte, Villers-sur-Mer, 1880, olio su tela, 64,8 x 81,3 cm. Collezione privata
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Ritratto di Henri Cordier di Gustave Caillebotte
Gustave Caillebotte, Ritratto di Henri Cordier, 1883, olio su tela, 65 x 82 cm. Parigi, museé d’Orsay
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Veduta di tetti di Gustave Caillebotte
Gustave Caillebotte, Veduta di tetti (effetto neve), 1878, olio su tela, 64 x 82 cm. Parigi, museé d’Orsay
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Uomo al balcone di Gustave Caillebotte
Gustave Caillebotte, Uomo al balcone, ca 1880, olio su tela, 116 x 97 cm. Collezione privata
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Testa di vitello e lingua di bue di Gustave Caillebotte
Gustave Caillebotte, Testa di vitello e lingua di bue, c. 1882, olio su tela, 73 x 54 cm. Chicago, Art Institute
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Barche a vela ad Argenteuil di Gustave Caillebotte
Gustave Caillebotte, Barche a vela ad Argenteuil, 1888 circa, olio su tela, 65 x 55,5 cm. Parigi, museé d’Orsay
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Bibliografia
- La pittura al Museo d’Orsay. Testi di Michel Laclotte, Geneviève Lacambre, Anne Distel, Claire Frèches-Thory, Marc Bascou. Premessa di Françoise Cachin, Scala, 1995 EAN: 2560460022700
- Simona Bartolena, Parigi Musèe d’Orsay, Il Sole 24 Ore, 2005, EAN: 2570140011214
- Musee d’Orsay – La Guida delle Collezioni, RMN, 2006, EAN: 2570140229985
Tutte le opere di Gustave Caillebotte pubblicate
- Il ponte dell’Europa
- Canottieri sull’Yerres
- Ritratto di Henri Cordier
- Veduta di tetti
- Barche a vela ad Argenteuil
- I piallatori di parquet
- Testa di vitello e lingua di bue
- Uomo al balcone
- Tempo di pioggia a Parigi
Link esterni
Consulta la pagina dedicata all’opera di Gustave Caillebotte, Testa di vitello e lingua di bue, sul sito dell’Art Institute di Chicago.
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