Il giuramento degli Orazi di Jacques-Louis David durante la Rivoluzione francese espresse ideali di impegno civile e rivoluzionario.
Jacques-Louis David, Il giuramento degli Orazi, 1784, olio su tela, 330 x 425 cm. Parigi, Louvre
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Indice
Descrizione de Il giuramento degli Orazi di Jacques-Louis David
A sinistra del dipinto sono raffigurati tre giovani che indossano divise militari della Roma antica. I soldati che si abbracciano, sono allineati di fronte ad un uomo anziano che porge loro delle spade sollevandole verso l’alto. I protagonisti quindi tendono il loro braccio destro in direzione del padre per prestare giuramento. I giovani indossano elmi metallici decorati, loriche e mantelli che ricadono sulle spalle. Quello dipinto in primo piano inoltre regge una lancia.
Sulla destra tre donne siedono prostrate e mostrano espressioni di grande sofferenza emotiva. Infatti le due illuminate in primo piano si abbandonano reggendosi allo schienale della poltroncina coperta da un telo color arancione. Una terza veglia due bambini che mostrano un atteggiamento intimorito.
La scena si svolge in un ambiente interno molto buio e illuminato in primo piano solo da una lama di luce che proviene da sinistra. Il pavimento è decorato con grandi lastre di pietra mentre sul fondo si scorgono due grandi colonne tuscaniche. In alto infine tre archi a tutto sesto separano lo spazio buio retrostante.
Interpretazioni e simbologia de Il giuramento degli Orazi di Jacques-Louis David
Le Serment des Horaces è il titolo originale, in lingua francese, del dipinto. È tradotto in italiano come Il giuramento degli Orazi.
Il giuramento degli Orazi racconta la vicenda leggendaria dei tre fratelli romani Orazi avvenuta durante il regno di Tullio Ostilio. Tra loro e i tre fratelli Curiazi di Albalonga si verificò uno scontro armato per decidere le sorti della guerra. I fratelli Curiazi morirono mentre sopravvisse un Orazio che determinò la vittoria di Roma. Jacques-Louis David raffigurò il momento nel quale gli Orazi giurano al padre di combattere fino alla loro morte sacrificando la vita per Roma. L’artista prese in prestito la leggenda per esaltare l’impegno politico ed eroico del singolo a favore del bene comune. Sentimenti, questi, che saranno determinanti durante la rivoluzione che scoppierà in Francia pochi anni dopo.
Il soggetto del dipinto si ispira alla tragedia del drammaturgo francese Pierre Corneille intitolata Horace. La scena raffigurata da David però non è presente nel testo di Corneille. Questo fatto è invece descritto nella Histoire romaine di Charles Rollin. Si ritrova inoltre nel dipinto intitolato Il giuramento di Bruto realizzato dal pittore britannico Gavin Hamilton. Lo storico romano Tito Livio raccontò la vicenda dei tre fratelli nel suo scritto Ab Urbe Condita (“da quando la Città è stata fondata“).
Horace, il dramma poetico di Pierre Corneille
La vicenda narrata da Corneille presenta aspetti particolarmente tragici. Infatti i protagonisti sono legati tra loro da vincoli di parentela che rendono drammatico il fatto. Il popolo di Albalonga e quello di Roma era unito da matrimoni incrociati e i parenti si trovarono inevitabilmente a scontrarsi. Tra loro vi erano Sabina, la moglie di Orazio, un romano, e la sorella Camilla, promessa sposa a Curiazio che era invece albano. Le due giovani erano così destinate a perdere gli affetti più cari. Durante il duello morirono due fratelli romani e rimase solo Orazio che però trovò il modo di uccidere tutti e tre i fratelli Curiazi. Roma quindi ottenne il controllo sul territorio. Camilla così perse il marito Curiazio per mano del fratello Orazio. La giovane non partecipò alla felicità dei romani e il fratello accusandola di non essere una vera patriota la uccise trafiggendola con la sua spada.
L’interpretazione di David
David scelse di rappresentare una scena della tragedia che sottolinea l’aspetto politico ed eroico dei protagonisti. Infatti la morte di Camilla per mano del fratello Orazio rappresenta un evento fortemente drammatico ma privato. L’opera, invece doveva sollecitare un sentimento collettivo e il sacrificio per la patria. I giovani Orazi erano inesperti alle armi e quindi il loro sacrificio, e la vittoria di Orazio, diventano più valorosi.
L’azione nel dipinto si svolge da sinistra verso destra. I fratelli raffigurati insieme, come un gruppo scultoreo classico, sono al cospetto del loro padre. Con un gesto eroico prestano il loro giuramento. Sono dipinti di profilo come le effigi sulle monete romane.
La lettura politica del dipinto potrebbe far riferimento al rigore morale degli ideali politici dell’antica Repubblica romana. Nonostante questo, David non dipinse la scena con l’intento di sollevare messaggi rivoluzionari contro il Regno. In seguitò, però, gli ambienti della Rivoluzione francese trasformarono il dipinto di David in opera di propaganda.
La lettura emotiva de Il giuramento degli Orazi
I personaggi evocano con la loro postura diversi atteggiamenti emotivi. I tre fratelli abbracciati e uniti trasmettono solidarietà cameratesca e grande forza morale. Inoltre con le braccia alzate in saluto militare e le gambe divaricate dichiarano una solida decisione ad affrontare il nemico.
L’anziano padre si rivolge a loro consegnando le armi e alza la mano aperta al cielo per chiedere aiuto agli dei. Inoltre è in posizione centrale e mostra di essere il personaggio principale perché rappresenta la tradizione, in qualche modo è il garante della vittoria romana. Infatti i giovani giurano al padre di salvare la patria.
Le donne, a destra, accettano con rassegnazione e dignità il tragico destino. Infatti si abbandonano senza nemmeno piangere, alla consapevolezza che perderanno i loro affetti. La madre degli Orazi copre con un velo i piccoli figli. Camilla raccoglie le mani sul grembo, in segno di rassegnazione, e si appoggia verso la cognata Sabina che la consola poggiandole la mano sulla spalla.
L’ambientazione architettonica de Il giuramento degli Orazi
David ricostruì con attenzione il rigoroso ambiente interno di una domus romana. Il pavimento è coperto da lastre di marmo e l’atrio è separato da colonne di ordine tuscanico. Si nota infatti il fusto liscio, non rastremato, e la mancanza della base. Oltre il porticato poi si intravedono un’alta finestra e altri ambienti. A sinistra, una lancia e uno scudo sono appesi al muro.
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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione
David realizzò il Giuramento degli Orazi al fine di partecipare alle commissioni reali indette dall’amministrazione dei Bâtiments du Roi. Questa struttura amministrativa dipendeva dal département de la Maison du Roi, cioè il dipartimento della Real Casa. L’ufficio era responsabile delle attività edili ordinate dal re nelle sue proprietà.
La committenza del Bâtiments du Roi giunse a David grazie alla mostra che allestì nel 1780 al suo ritorno da Roma. Infatti grazie alla vittoria del prix de Rome, David realizzò molte tele di successo che gli procurarono le attenzioni del re. Con questo tema, gli ambienti reali, intendevano sottolineare la fedeltà al regno di Francia invece che al clero e alle autorità della Chiesa.
In accordo con i criteri della commissione reale, il dipinto non doveva superare i tre metri di altezza e i tre metri di larghezza. David invece costruì una tela di 3,30 x 4,25 metri. Questa forzatura gli procurò la nomea di artista ribelle alle convenzioni. Il giuramento degli Orazi si trova a Parigi esposto al museo del Louvre.
L’artista e la società. La storia dell’opera Il giuramento degli Orazi di Jacques-Louis David
Già nel 1781, David pensò di proporre un grande dipinto storico ispirato allo scontro tra gli Orazi e i Curiazi. L’artista terminò di dipingere l’opera nel 1784 circa tre anni dopo. Jacques-Louis David nacque nel 1748 e morì nel 1825. Realizzò quindi la grande tela tra i , tra i 33 e i 36 anni. Fu uno dei principali artisti del Neoclassicismo e personale interprete della gloria di Napoleone.
Nell’Ottobre 1784, il giovane David si recò a Roma, finanziato dal suocero, dove alloggiò a Palazzo Costanzi. L’artista portò con sé la grande tela che aveva già iniziato a dipingere a Parigi. Terminato il lavoro David lo espose al pubblico nel suo studio di Roma prima ancora di mostrarlo ufficialmente al Salon di Parigi. Questa scelta suscitò qualche perplessità negli ambienti accademici ma fu superata per via del grande successo raccolto dall’opera.
In seguito alla presentazione del dipinto, gli ambienti accademici attaccarono l’opera considerandola di cattivo gusto. Nonostante queste critiche la tela raccolse molti consensi dalle personalità più influenti.
Grazie alla notorietà che raggiunse il dipinto, David ottenne molti consensi accademici e molti giovani diventarono suoi allievi.
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Lo stile de Il giuramento degli Orazi di Jacques-Louis David
David diventò in seguito, durante la rivoluzione francese, un pittore di Stato. Con i suoi ritratti destinati a celebrare la gloria di Napoleone l’artista, creò immagini destinate al popolo di tutta Europa. Anche in questo periodo giovanile, David rivelò di possedere le doti di un grande comunicatore. L’artista infatti fu in grado di rappresentare con le sue opere lo stato d’animo politico e morale di molti suoi contemporanei. David utilizzò una luce fredda in primo piano che crea un’atmosfera razionale e cristallina. Questa scelta pone il dipinto in netto contrasto con quelli rococò, pittura ufficiale dell’Ancien Régime, caratterizzati da toni caldi e soggetti frivoli.
Il giuramento degli Orazi, come molte delle sue tele ha una dimensione monumentale. Infatti, il grande impatto visivo delle opere di Jacques-Louis David è una componente essenziale per esaltare il messaggio dei suoi dipinti.
La disposizione dei personaggi è attentamente studiata per renderli immediatamente identificabili. Il giuramento degli Orazi è un’operazione di comunicazione collettiva veramente efficace. I protagonisti sono disposti sulla scena come su di un palcoscenico. David raffigura l’avvenimento nel modo più comunicativo e semplice possibile.
Stilisticamente la sovrapposizione delle figure dei fratelli ricorda le raffigurazioni delle monete antiche. Inoltre la disposizione dei personaggi si avvicina ai rilievi antichi. Nello stesso tempo la scena richiama alcune opere del Rinascimento, periodo di riferimento per le accademie dell’epoca. David dichiarò di aver tratto ispirazione per il soggetto da Pierre Corneille e per lo stile dell’opera dal pittore classicista francese Nicolas Poussin.
La tecnica de Il giuramento degli Orazi di Jacques-Louis David
Il giuramento degli Orazi è un’opera realizzata con velature di colore a olio su una tela di 330 centimetri di altezza e 425 cm di larghezza.
Il colore e l’illuminazione
Nel dipinto prevalgono per estensione i toni bruni e ocra dell’ambiente. I personaggi invece sono distinti da abiti di colori saturi che contribuiscono a renderli evidenti. Così il padre, figura centrale, indossa un mantello rosso.
Lo sfondo del dipinto è in ombra. Il colonnato davanti al quale si svolge la scena crea una parete scura che mette in gran risalto la scena. I colori degli abiti dei personaggi sono brillanti e ben definiti. Rosso, blu e bianco colorano i mantelli e gli abiti dei personaggi principali. La valenza simbolica di questa scelta cromatica è chiara. Sono i colori della bandiera francese.
L’illuminazione della scena ricorda quella delle opere di Caravaggio. Infatti lo sfondo, seppur non completamente, è in ombra e il tono scuro esalta le figure illuminate in primo piano. Inoltre il contrasto di intensità luminosa crea un’atmosfera drammatica che sottolinea emotivamente il momento.
Le figure in primo piano sono illuminate da una luce fredda e cristallina che scolpisce analiticamente i volumi e le anatomie. Infine il tipo di illuminazione diverso sul gruppo maschile e su quello femminile, contribuisce a determinare il clima emotivo. Infatti i corpi maschili sono rivelati da luci nette e spezzate mentre i corpi femminili da luci più morbide e soffuse.
Lo spazio
Lo spazio nel quale si svolge la scena de Il giuramento degli Orazi è limitato ad un interno. Il fondo è chiuso da un porticato classico mentre a destra e a sinistra limitano la scena due muri con mattoni a vista. La prospettiva geometrica è rigorosa e le linee di fuga convergono sulle mani del padre che trattengono le spade. Altro chiaro elemento simbolico, di tipo subliminale, ma evidente ad uno sguardo attento. Come in una scena teatrale, lo spazio attivo, sul piano percettivo, è la fascia orizzontale che accoglie i protagonisti. La profondità è limitata a qualche metro verso il colonnato, illuminato e occupato dai protagonisti. Il pavimento, lastricato con pietre di grandezza regolare, permette, ad un primo sguardo, di dimensionare la profondità e la larghezza della spazio chiuso.
Il punto di convergenza delle diagonali prospettiche delle architetture si trova nella mano sinistra che regge le spade. Questo espediente compositivo quindi conduce lo sguardo dell’osservatore verso tale elemento del dipinto. Il padre e il suo gesto di porgere le armi ai figli si rivela come il vero soggetto della scena. L’uomo supera il suo amore genitoriale e spinge i figli al sacrificio per la patria consegnando loro le armi.
La composizione e l’inquadratura
La composizione del dipinto di David è molto semplice e lineare. La scena si dipana da sinistra a destra. I personaggi, infatti, sono collocati in modo narrativo e scenico a partire dai soggetti del titolo. I fratelli giurano di fronte al padre dipinto in centro. A destra le donne di famiglia piangono per il sacrificio dei tre fratelli.
Gli archi dipinti sul fondo dell’ambiente buio scandiscono lo spazio del piano dipinto e incorniciano i tre gruppi di personaggi. A sinistra infatti il primo arco raccoglie i tre fratelli. Al centro poi è disposto il padre. L’arco di destra infine incornicia le donne e i bambini. Questa disposizione ordinata espone in modo equilibrato anche la lettura emozionale del dipinto. Infatti a sinistra, i fratelli evocano sentimenti di forza e decisione. Al centro il padre è evidentemente preoccupato seppur consapevole dell’inevitabilità del gesto. A destra infine le donne mostrano la sofferenza e la rassegnazione per la probabile morte dei giovani.
A livello del piano compositivo geometrico si rintraccia la figura del triangolo. Infatti analizzando alcune zone della superficie dell’opera si ritrovano diversi triangoli che convergono verso la mano che stringe le spade. Infine anche le figure delle donne sono racchiuse in un triangolo compositivo.
Anche la struttura compositiva contribuisce a caratterizzare i personaggi. Infatti i corpi delle figure maschili creano linee rigide e rettilinee. Invece i corpi delle figure femminili presentano andamenti curvilinei e sinuosi.
Approfondimento. David e la massoneria
Gli storici dell’arte francesi Jacques Brengues, Luc de Nanteuil e Philippe Bordes, in seguito a una loro analisi storica, affermarono che David fu un membro della massoneria. Albert Boime poi nel 1989 scoprì un documento del 1787 che testimonia l’appartenenza del pittore alla loggia massonica della Modération. Secondo gli storici dell’arte proprio il Giuramento degli Orazi fa riferimento ai rituali di adesione alla società segreta.
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Bibliografia
- Orietta Rossi Pinelli, David e l’arte della Rivoluzione francese. Ediz. illustrata, 22 dicembre 1998, Giunti Editore Collana: Dossier d’art, EAN: 9788809761179
- Michel Thévoz, David. Il teatro del crimine, 2 settembre 2003, Abscondita Collana: Miniature, EAN: 9788884160645
- Jacques-Louis David, La rivoluzione in mostra, 2 marzo 2017, Castelvecchi Collana: Etcetera, EAN: 9788869447440
La scheda è completa. Periodicamente troverai ulteriori approfondimenti, a presto!
La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 28 luglio 2022.
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