Madonna di Guadalupe di Salvador Dalí

La Madonna di Guadalupe di Salvador Dalí è un dipinto religioso, dedicato alla figura della Vergine che apparve al messicano Juan nel 1531.

Salvador Dalí, Madonna di Guadalupe, 1958, olio su tela, 130 x 98,5 cm. Madrid, Collezione Alfonso Fierro

Indice

Descrizione di Madonna di Guadalupe di Salvador Dalí

Nel dipinto di Salvador Dalí, la Vergine con il Bambino in braccio è in piedi contro uno sfondo nero. Maria guarda in avanti, verso l’osservatore come anche Gesù Bambino, nudo e appoggiato, con la parte sinistra del volto, contro lo scollo della Madre. Maria indossa una lunga e pesante veste damascata di colore chiaro che, basso, si confonde con i vapori delle nubi. L’esterno del tessuto è di colore grigio chiaro, mentre internamente si intravede del tessuto di colore azzurro. Al centro dell’abito sono raffigurati alcuni cherubini, riuniti in due schiere simmetriche. In corrispondenza degli angeli più in basso. si intravedono in trasparenza, i piedi nudi di Maria.

Intorno alla figura della Vergine di Guadalupe sono sospese in cerchio alcune rose. Il cerchio superiore, di rose color cremisi, si trova all’altezza del busto. Invece, quello formato da rose dal colore più chiaro, è alla base dell’abito.

Interpretazioni e simbologia di Madonna di Guadalupe di Salvador Dalí

La Madonna di Guadalupe di Salvador Dalí è nota anche con il titolo di Vergine di Guadalupe. Dalí prese ispirazione dal celebre dipinto rinascimentale di Raffaello Sanzio intitolato Madonna Sistina, anzi ne fece una diretta replica come nel caso della Venere di Milo a cassetti. L’artista surrealista infatti, amava molto compiere azioni di citazionismo che a prima vista possono risultare dissacranti, ma, secondo le sue dichiarazioni, sono invece contaminazioni surrealiste. Come fece in molte delle sue opere, Dalí utilizzò il viso della moglie Gala per rappresentare quello della Vergine.

Madonna di Guadalupe di Salvador Dalí
Madonna di Guadalupe di Salvador Dalí
Madonna Sistina di Raffaello
Madonna Sistina di Raffaello

La storia della Madonna di Guadalupe

La Madonna di Guadalupe è un’immagine che appartiene alla religione cristiano-cattolica. La figura della Santa è molto venerata e riconosciuta con approvazione pontificia a partire dal 25 maggio 1754. La leggenda narra che la Vergine apparve a Juan Diego Cuauhtlatoatzin, uno dei primi aztechi convertiti al cristianesimo. Il contadino messicano, tra il 9 e il 12 dicembre 1531, incontrò una giovane sulla collina del Tepeyac a nord di Città del Messico (La Villa de Guadalupe).

La Giovane disse a Juan di costruire una chiesa proprio sulla collina, nel punto in cui era apparsa. Il vescovo del posto, poi informato dal contadino gli chiese però una prova dell’apparizione. Così Juan tornò sulla collina e ebbe una nuova visione. La Vergine, questa volta, quando seppe che il vescovo esigeva una prova, disse a Juan di voltarsi e cogliere le rose che vedeva dietro di lui. Il ragazzo così recise le rose e le nascose all’interrno del suo poncio. Quando fu dal vescovo, aprì il poncio e al posto dei fiori trovò l’immagine della Vergine fissata sul tessuto. La stessa Maria comparve poi a Juan Bernardino, lo zio di Juan Diego, gravemente malato, e gli dettò il nome di Guadalupe.

I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

La Madonna di Guadalupe di Salvador Dalí si trova a Madrid custodita presso la Collezione Alfonso Fierro.

L’artista e la società. La storia dell’opera Madonna di Guadalupe di Salvador Dalí

Salvador Dalí dipinse la Madonna di Guadalupe nel 1958, intorno all’età di 54 anni. Infatti, l’artista era nato a Figueres il 11 maggio del 1904. In questi anni, Dalí dipinse altri soggetti religiosi quali il Crocifisso e L’Annuncio, conservate presso la Collezione di arte Contemporanea dei Musei Vaticani.

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Lo stile di Madonna di Guadalupe di Salvador Dalí

La Madonna di Guadalupe raffigurata da Dalí è un esempio di citazionismo surrealista. Infatti, l’artista spagnolo prese a modello l’opera di Raffaello e ne diede una sua interpretazione iperrealista. Inoltre, la figura della Vergine presenta dettagli aggiunti da Dalí che l’attualizzano e contribuiscono a caricarla di altri significati. Il dipinto presenta quindi dettagli realizzati con estrema attenzione e iperrealismo fotografico, che rappresentano uno degli elementi stilistici del surrealismo del pittore. In questo modo, il pittore supera l’idealismo classico di Raffaello con una visione allucinatoria, una definizione sui piani che nemmeno la sola ripresa fotografica poteva dare.

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Bibliografia

  • Carolina Brook, Dalí, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art Anno edizione: 2000;2002, EAN: 9788809016071
  • Fiorella Nicosia, Dalí, Giunti Editore, Collana: Vita d’artista, 2010, EAN: 9788809052956
  • Salvador Dalí, Les dîners de Gala. Cene di Gala. Il ricettario surrealista di Salvador Dalí, Taschen, Collana: Varia, 2016, EAN: 9783836539753
  • Salvador Dalí, I cornuti della vecchia arte moderna, Abscondita, Collana: Miniature, 2008; 2017, EAN: 9788884166166
  • Salvador Dalí, 50 segreti magici per dipingere, Abscondita, Collana: Carte d’artisti, 2018, EAN: 9788884167279
  • Salvador Dalí, Il mito tragico dell’Angelus di Millet, Abscondita, Collana: Carte d’artisti, 2019, EAN: 9788884167903
  • Salvador Dalí, La mia vita segreta, Abscondita, Collana: Carte d’artisti, 2020, EAN: 9788884168580

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 16 febbraio 2025.

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