Venere di Milo a cassetti di Salvador Dalí

Venere di Milo a cassetti di Salvador Dalí è una citazione classica della quale l’artista surrealista propone una lettura psicoanalitica.

Salvador Dalí, Venere di Milo a cassetti, 1936, originale in gesso con pomelli d’ermellino, 98 x 32,5 x 34 cm. Chicago, Art Institute of Chicago © Salvador Dalí, Fundació Gala-Salvador Dalí / Artists Rights Society (ARS), New York, 2018

Indice

Descrizione di Venere di Milo a cassetti di Salvador Dalí

La riproduzione della Venere di Milo realizzata da Salvador Dalí presenta sei cassetti distribuiti nel corpo. Partendo dal basso, uno si trova sul ginocchio sinistro, due sul ventre, due sui seni e uno sulla fronte. Inoltre, la maniglia è sostituita da un pomello in pelo d’ermellino.

Interpretazioni e simbologia di Venere di Milo a cassetti di Salvador Dalí

Venus de Milo with Drawers è il titolo della scultura di Salvador Dalí come indicato presso l’Art Institute of Chicago. In italiano la scultura è indicata come Venere di Milo a cassetti. Nell’immaginario degli artisti surrealisti erano presenti diversi temi: i sogni, il desiderio, la magia, la sessualità e l’idea che la forza rivoluzionaria delle opere d’arte avrebbe trasformato il nostro rapporto con la realtà. L’opera di Dalí è una riproduzione a metà grandezza della statua classica intitolata Venere di Milo e risalente al 130/120 a.C. e custodita presso Musée du Louvre di Parigi.

Nel tentativo di portare l’attenzione dell’osservatore verso una dimensione irreale e surreale, Dalí creò un nuovo tipo di scultura che definisce inuitle. In un suo saggio del 1931, infatti, definisce questa scultura “assolutamente inutile … e creata interamente allo scopo di materializzare in modo feticista, con la massima realtà tangibile, idee e fantasie di carattere delirante”. L’artista, in questo saggio si ispirò alla pratica del readymade di Marcel Duchamp, e la traspose nell’attività di creazione di sculture-oggetto, prive di uno scopo pratico, ma utili per evocare una dimensione surrealista.

Venere di Milo a cassetti e la psicanalisi di Sigmund Freud

Una delle fonti di ispirazione ideologica del lavoro di Salvador Dalí furono le teorie del medico viennese Sigmund Freud. Infatti nei suoi dipinnti e nelle sue sculture è spesso presente una componente erotica che allude proprio ai fondamenti della psicanalisi. Così, come in un sogno, un mobile assume le fattezze della Venere di MiloVenere di Milo di Alessandro di Antiochia e diventa un “mobile antropomorfo“. La Venere di Milo con cassetti si trasforma così nel simbolo del desiderio erotico, interpretato dall’inconscio e trasformato in una cassettiera. I cassetti quindi sostituiscono le zone erogene e contengono i misteri della sessualità. L’osservatore è invitato ad aprire i cassetti, per svelare il mistero che custodiscono e svelare i segreti dell’inconscio.

Secondo alcune interpretazioni, Salvador Dalí scelse di utilizzare una replica della Venere di Milo con l’intenzione di dissacrare l’arte classica. In realtà, l’artista compì questa operazione per passare oltre la tradizione e attualizzare il messaggio grazie alla psicanalisi.

I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Secondo i ricercatori del’Art Institute of Chicago, il collezionista Cécile Eluard di Parigi, comprò la copia dell’originale dall’artista. Robert Descharnes la acquisì nel 1962 ed entro il 1964 lo cedette a Max Clarac-Sérou di Parigi. Quindi la scultura passò a Patrick Derom di Bruxelles, circa nel 1990. Nel 2005 Mrs. Gilbert W. Chapman lo donò all’Art Institute of Chicago dove è custodita con numero d’inventario 2005.424. Esistono molte altre repliche sparse e custodite nei principali musei del mondo.

L’artista e la società. La storia dell’opera Venere di Milo a cassetti di Salvador Dalí

Salvador Dalí nacque a Figueres in Spagna nel 1904 e morì nel 1989. La scultura intitolata Venere di Milo a cassetti risale al 1936, anno in cui l’artista aveva poco più di 30 anni. La Venere di Milo con cassetti è una delle opere più note di Salvador Dalí, conosciuta anche al grande pubblico, non particolarmente esperto in questioni artistiche.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile di Venere di Milo a cassetti di Salvador Dalí

Salvador Dalí utilizzò una riproduzione della celebre scultura classica contaminando la sua forma con un’operazione surrealista. Anche nel caso della Venere di Milo con cassetti, Dalí utilizzò un’operazione iperrealistica come nella pittura come si può osservare in Sogno causato dal volo di un’ape di Salvador Dalì.

La tecnica

Salvador Dalí realizzò la Venere di Milo a cassetti in gesso con pomelli d’ermellino. Le misure della scultura sono 98 centimetri di altezza per 32,5 e 34 cm di base. I materiali utilizzati sono il gesso e la pelliccia d’ermellino, uniti per creare un contrasto tra la superficie ruvida del gesso e la morbidezza della pelliccia. Inoltre, l’unione dei due materiali, uno attinente all’edilizia e l’altro alla moda, crea l’effetto spiazzante ricercato dai surrealisti.

La luce sulla scultura

La superficie della scultura è bianca, quindi la luce ambientale crea poche ombre chiare, che descrivono con morbidezza i volumi della dea. In basso, invece, il panneggio della veste offre una maggiore descrizione dei rilievi, che si colgono infatti con più evidenza anche se, in caso di illuminazione diffusa, non creano un forte grafismo. Le pieghe, così risultano morbide e flessuose. Anche i pomelli, dal colore leggermente più caldo. creano macchie di color ocra che si evidenziano debolmente rispetto alla superficie del gesso. Infine, sono più nette e profonde le linee delle ombre generate dai cassetti che creano profonde incisioni nel corpo della dea.

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Bibliografia

  • Carolina Brook, Dalí, Giunti Editore, Collana: Dossier d’art Anno edizione: 2000;2002, EAN: 9788809016071
  • Fiorella Nicosia, Dalí, Giunti Editore, Collana: Vita d’artista, 2010, EAN: 9788809052956
  • Salvador Dalí, Les dîners de Gala. Cene di Gala. Il ricettario surrealista di Salvador Dalí, Taschen, Collana: Varia, 2016, EAN: 9783836539753
  • Salvador Dalí, I cornuti della vecchia arte moderna, Abscondita, Collana: Miniature, 2008; 2017, EAN: 9788884166166
  • Salvador Dalí, 50 segreti magici per dipingere, Abscondita, Collana: Carte d’artisti, 2018, EAN: 9788884167279
  • Salvador Dalí, Il mito tragico dell’Angelus di Millet, Abscondita, Collana: Carte d’artisti, 2019, EAN: 9788884167903
  • Salvador Dalí, La mia vita segreta, Abscondita, Collana: Carte d’artisti, 2020, EAN: 9788884168580

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 15 febbraio 2025.

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Consulta la pagina dedicata all’opera di Salvador Dalí, Venere di Milo a cassetti, sul sito dell’Art Institute of Chicago e del Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen di Düsseldorf.

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