Porto di Cassis con due tartane di Charles Camoin

Porto di Cassis con due tartane di Charles Camoin ritrae il porto della cittadina provenzale interpretato in stile Fauves.

Charles Camoin, Porto di Cassis con due tartane, circa 1905, olio su tela, 65 x 81 cm. Madrid, Museo Nacional Thyssen-Bornemisza

Porto di Cassis con due tartane di Charles Camoin

Porto di Cassis con due tartane di Charles Camoin
Porto di Cassis con due tartane di Charles Camoin

Charles Camoin, Porto di Cassis con due tartane, circa 1905, olio su tela, 65 x 81 cm. Madrid, Museo Nacional Thyssen-Bornemisza

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Indice

Descrizione del Porto di Cassis con due tartane di Charles Camoin

Camoin, ha rappresentato nel suo dipinto una veduta nel cuore di Cassis, un piccolo borgo di pescatori sulle coste della Provenza. Nell’immagine infatti è rappresentato il porto, con le sue acque calme e cristalline a destra e le facciate allineate delle case a sinistra. Proprio al centro dell’opera, sono visibili due tartane, tipiche imbarcazioni mediterranee, ormeggiate al pontile che corre frontalmente al nostro sguardo. Le due imbarcazioni sono caratterizzate dal colore bianco e dagli alti alberi con le vele abbassate. Altre piccole imbarcazione sono ferme e assicurate ai moli con delle grosse fughe. Si colgono anche alcune persone che si muovono di fronte alle abitazioni illuminate dalla luce del sole del sud della Francia. Infine, oltre il centro abitato, si alzano delle alte montagne grigie e viola.

Interpretazioni e simbologia del Porto di Cassis con due tartane di Charles Camoin

Secondo i curatori del Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, Camoin si appartò nel piccolo porto di Cassis, sulla Costa Azzurra, dove realizzò “un inno alla luce del Mediterraneo“. La Provenza, con la sua luce intensa, i paesaggi vibranti e l’atmosfera carica di storia, ha esercitato un fascino irresistibile su molti artisti, in particolare sui Fauves. Questi rivoluzionari della pittura, si stabilirono in questi paesi per sperimentare nuove forme espressive e di catturare la bellezza della natura. I Fauves frequentarono centri noti come Marsiglia, Aix-en-Provence e Saint-Tropez, ma anche borghi più appartati ricchi di paesaggi vibranti di luce. Le spiagge assolate, i campi di lavanda, gli uliveti, le montagne e i villaggi arroccati sono stati i loro soggetti preferiti.

La Provenza, con la sua luce intensa e i suoi paesaggi vibranti, è stata una vera e propria musa ispiratrice per i pittori del gruppo. Infatti, luoghi come Saint-Tropez e L’Estaque sono diventati i loro atelier a cielo aperto. In questi luoghi hanno sperimentato nuove forme espressive e hanno catturato l’essenza della natura mediterranea. Inoltre, in Provenza i Fauves si sono confrontati con l’opera di Cézanne, un altro grande maestro francese del postimpressionismo, che aveva trovato in questa regione la sua principale fonte d’ispirazione. L’eredità di Cézanne, con la sua ricerca della forma e della struttura, si è intrecciata con la sperimentazione cromatica dei Fauves, dando vita a un nuovo linguaggio pittorico.

La Provenza dei Fauves e il Porto di Cassis con due tartane di Charles Camoin

L’influenza della Provenza sull’opera dei Fauves è evidente nell’uso di colori vivaci e contrastanti, nelle pennellate ampie e vigorose e nella rappresentazione semplificata delle forme. I pittori Fauves, come Matisse, Derain, Vlaminck e Camoin, hanno catturato l’essenza della luce provenzale, trasformandola in un elemento fondamentale delle loro opere. Le loro tele quindi vibrano di energia e di vitalità, e trasmettono all’osservatore tutta la forza e la bellezza della natura mediterranea. La Provenza, quindi, non è stata solo una semplice cornice per le opere dei Fauves, ma è diventata parte integrante della loro arte.

I paesaggi della provenza nella pittura dei Fauves

I paesaggi, la luce e l’atmosfera di questa regione hanno profondamente influenzato la loro visione del mondo e il loro modo di dipingere, lasciando un’impronta indelebile nella storia dell’arte. I campi di lavanda, gli uliveti, le rocce calcaree sono stati rappresentati con pennellate audaci e colori puri, creando composizioni vibranti e piene di energia. La Provenza è diventata così un laboratorio a cielo aperto, dove i Fauves hanno potuto liberare la loro creatività e dare vita a un nuovo linguaggio pittorico, caratterizzato da una forte carica emotiva e da una grande libertà espressiva.

In conclusione, i soggiorni in Provenza hanno segnato un momento fondamentale nell’evoluzione artistica dei Fauves, influenzando profondamente le loro opere successive. La loro avventura in questa regione è stata un capitolo importante della storia dell’arte moderna, dimostrando come il paesaggio possa essere una fonte inesauribile di ispirazione e come l’arte possa essere uno strumento potente per interpretare e trasformare la realtà.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

L’opera intitolata Porto di Cassis con due tartane, di Charles Camoin, si trova a Madrid, presso il Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, custodita con numero d’inventario CTB.1999.32.

L’artista e la società. La storia dell’opera Porto di Cassis con due tartane di Charles Camoin

Charles Camoin, durante il servizio militare fu di stanza ad Aix-en-Provence, conobbe il celebre pittore Paul Cézanne, con il quale instaurò una profonda amicizia e un intenso rapporto epistolare. Comoin strinse subito un rapporto con il pittore francese e lo frequentò frequentemente per tre mesi nel 1902. Il pittore di Marsiglia corrispose con Cézanne fino alla sua morte e conservò gelosamente le lettere per tutta la vita.

L’amicizia tra Paul Cézanne e Charles Camoin è un capitolo affascinante della storia dell’arte, un incontro tra due generazioni e due sensibilità artistiche apparentemente distanti ma profondamente legate. Camoin, giovane e impulsivo, attratto dalla coraggiosa sperimentazione del movimento dei Fauves, caratterizzato dall’uso inconsueto di colori forti e per una pennellata vigorosa. Cézanne, invece, era un artista, più anziano, affermato e rispettato. Attraverso le sue ricerche divenne così un maestro della forma, che rivoluzionò lo spazio pittorico anticipando il Cubismo.

Il rapporto artistico e l’amicizia tra Camoin e Paul Cézanne

L’incontro con Cézanne ebbe un impatto profondo sulla pittura di Camoin e le sue influenze si ritrovano almeno fino al 1904. La loro conoscenza favorì lo svilupparsi di influenze reciproche. Cézanne, con la sua calma e la sua profonda conoscenza della pittura, esercitò una grande influenza sul giovane artista, spingendolo a riflettere sulla composizione, sulla luce e sulla forma. Camoin, da parte sua, portò a Cézanne un’energia nuova, una freschezza e una vitalità che lo stimolò a nuove sperimentazioni. L’amicizia tra i due artisti fu un vero e proprio dialogo, un continuo scambio di idee e di esperienze che arricchì entrambi. L’influenza di Cézanne sull’opera di Camoin è evidente. Il giovane pittore, pur mantenendo la sua passione per il colore, iniziò a ricercare una maggiore solidità formale, avvicinandosi allo stile del maestro. Le sue opere divennero più composte, più serene, e la sua palette si arricchì di nuove sfumature.

L’artista marsigliese, infatti, già nel 1905 aderì alle sperimentazioni dei Fauves. Espose al Salon d’Automne del 1905, accanto a Matisse, Marquet, Manguin, Puy, Derain e Vlaminck. Proprio in quest’occasione si definì il gruppo poi indicato come Fauves, in senso fortemente critico. All’inizio di giugno del 1905, Camoin raggiunse Marquet a Saint-Tropez. I due pittori si erano già conosciuti mentre frequentavano, intormo al 1989, lo studio di Gustave Moreau. Il 28 giugno 1905 Comoin scrisse a Matisse: “Siamo felici di apprendere le tue buone notizie e sappiamo che sei più o meno soddisfatto del tuo lavoro. Qui, almeno per quanto mi riguarda, non posso dire lo stesso. Ho trascorso gli ultimi giorni a Cassis e non ho dipinto più di una tela. Sono venuto a Saint-Tropez con l’obiettivo di riprendermi e trascorriamo il tempo qui succhiando pagliuzze e aspettando il sole“. 

Le influenze di Cézanne sulla pittura di Comoin

L’influenza di Cézanne si può notare nelle opere successive di Camoin, dove le forme si fanno più solide e i colori più controllati. Nonostante ciò, Camoin riuscì a mantenere una propria identità artistica, fondendo l’insegnamento di Cézanne con le esperienze maturate a contatto con i Fauves. Il servizio militare, quindi, si rivelò per Camoin un’esperienza formativa fondamentale, durante la quale l’artista ebbe modo di maturare la propria sensibilità e di confrontarsi con una delle figure più importanti della storia dell’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile del Porto di Cassis con due tartane di Charles Camoin

Gli storici dell’arte considerano Charles Camoin uno dei principali esponenti del movimento Fauve, al quale si unì liberamente in intorno al 1905. Il Fauvismo, infatti, non era un movimento con una rigida organizzazione, ma un gruppo di artisti che condividevano una medesima ricerca espressiva. Le loro opere erano caratterizzate dall’uso audace del colore e da una pennellata vigorosa. Camoin mantenne però già dall’inizio una propria individualità artistica. La sua pittura infatti, sebbene influenzata dalle ricerche del gruppo, si caratterizzò per una maggiore delicatezza. Inoltre il pittore di Marsiglia utilizzò una gamma cromatica moderata rispetto ad altri artisti come Matisse o Vlaminck.

In alcune aree dei dipinti, soprattutto le montagne, si colgono brani di cloisonnisme , ciòè aree piatte di colore delimitate da contorni scuri. Al contrario, gli storici sottolineano l’uso di pennellate sciolte per creare i riflessi sulla superficie del mare che rivelano il ricordo della tradizione impressionista. Quella che i curatori definiscono “libera manipolazione“, ciòè un disinvolto uso di linguaggi diversi, è inserita in una rigida composizione classica che si potrebbe definire una artistica cartolina del porto.

La tecnica del Porto di Cassis con due tartane di Charles Camoin

Charles Camoin dipinse Porto di Cassis con due tartane utilizzando impasti di colori ad olio applicati su una tela di 65 centimetri di altezza e 81 cm di larghezza.

Il colore e l’illuminazione

Comoin è considerato dagli storici dell’arte un fauves moderato perchè utilizzava combinazioni di colori intensi solo in alcuni casi e per piccoli dettagli. Come il pittore Marquet, per rappresentare la luce utilizzava il bianco.

Lo spazio

Le due tartane e le altre imbarcazioni ormeggiate nel porto creano un punto focale e suggeriscono un senso di tranquillità. In primo piano, il pittore ha dipinto le barche mentre fanno da sfondo le facciate delle abitazioni sulla sinistra. A destra invece, oltre il molo si possono vedere le colline e la montagna lontana.

La composizione e l’inquadratura

Il dipinto di Comoin è di forma rettangolare e sviluppo orizzontale. La composizione di Porto di Cassis con due tartane di Charles Camoin è condizionata dagli alberi delle due barche, dall’andamento verticale. Si trovano proprio al centro dell’opera e quello di sinistra coincide con il centro verticale del piano dipinto. Inoltre, in alto convergono anche i pendii delle montagne che creano la valle centrale. Più in basso, scorre poi la linea orizzontale del bordo del pontile di attracco a destra che si incontra con il molo di sinistra. Anche le linee prospettiche delle facciate delle abitazioni convergono in corrispondenza dell’albero della tartana. La barca in primo piano, disposta frontalmente, crea un pattern di grande stabilità, al centro del dipinto, con le due barche centrali. Infine, le piccole imbarcazioni ancorate a sinistra, sono comprese un un’are triangolare che crea una quinta prospettica e incornicia la superficie liquida.

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Bibliografia

  • A.A., Charles Camoin, 1879-1965: Rétrospective, Lausanne, Fondation de l’Hermitage, [27 juin-5 octobre 1997 , Marseille, Musée Cantini, 25 octobre 1997-18 janvier 1998, MN, 1 giugno 1997, ISBN-10 2711835758, ISBN-13 978-2711835751

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 28 gennaio 2025.

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Consulta la pagina dedicata all’opera di Charles Camoin, Porto di Cassis con due tartane, sul sito del Museo Nacional Thyssen-Bornemisza di Madrid.

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