Autoritratto di Gabriele Münter

L’Autoritratto di Gabriele Münter risale al 1909-1910 e rivela l’mmagine intima e psicologica della pittrice espressionista.

Gabriele Münter, Autoritratto, ca. 1909-1910, olio osu carta intelata, 49 x 33,6 cm. Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, Madrid

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Descrizione dell’Autoritratto di Gabriele Münter

Nell’Autoritratto di Gabriele Münter il volto della protagonista appare serio e assorto. La pittrice è in posizione frontale con il viso ruotato leggermente a destra dell’osservatore. Dalla stessa parte è rivolto lo sguardo. La Münter si è rappresentata con caratteri marcati, gli occhi azzurri grandi e totalmente aperti, un naso importante e la bocca sottile. La donna porta poi i capelli raccolti sul capo con un’acconciatura sobria che mette in evidenza l’ovale del viso. Indossa un indumento con la scollatura asimmetrica, abbassata sulla spalla verso la sua destra.

Interpretazioni e simbologia dell’Autoritratto di Gabriele Münter

La pittura di ritratti è il compito più audace e difficile, il più spirituale, il più estremo dell’artista“, scrisse Gabriele Münter nel 1952. Gabriele Münter, pose il ritratto al centro della sua ricerca artistica, tanto da raffigurarsi in almeno 16 dipinti a olio.

La pittrice nel suo Autoritratto descrisse la sua fisionomia con grande attenzione, come rivelano le fotografie dell’epoca. L’accuratezza e la somiglianza fisica, però, non escludono l’intento di rappresentare la propria personalità. Come indicano i ricercatori del museo, infatti, l’immagine rivela l’anima della pittrice ed esprime, già a prima vista, il suo carattere. I lineamenti della Münter sono essenziali ma sufficienti a rivelare le sue qualità interiori mentre il resto del dipinto è abbozzato. Questa scelta, stilistica ma anche compositiva, permette di porre maggiore attenzione al viso. Il camice, infatti, pare appena accennato e non curato nel disegno come si può verificare nella scollatura asimmetrica. Però, proprio questo senso di provvisorietà suggerisce una condizione esistenziale che connota il carattere del ritratto.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione dell’Autoritratto di Gabriele Münter

L’Autoritratto di Gabriele Münter si trova al Museo Nacional Thyssen-Bornemisza di Madrid, custodito con numero d’inventario 688 (1985.17). Secondo i ricercatori del Museo madrileno, si tratta di un’opera privata e non destinata all’esposizione. La pittrice, infatti, non espose mai questo Autoritratto e lo tenne nel proprio studio fino al 1962. Il museo di Madrid possiede quattro opere dell’artista tedesca.

L’artista e la società. La storia dell’Autoritratto di Gabriele Münter

L’Autoritratto di Gabriele Münter che si trova al Museo Thyssen-Bornemisza, risale al periodo in cui la pittrice militava nel gruppo espressionista Il cavaliere azzurro (Der Blaue Reiter). A partire dal 1908-1909, Gabriele Münter realizzò un gran numero di ritratti di amici e persone che incontrava nella sua vita quotidiana. La Münter si rappresentò in questo Autoritratto intorno agli anni 1909-1910 all’età di circa 30 anni.

Il rapporto con la critica

Gabriele Münter è oggi considerata dagli storici un’artista spregiudicata con una gran passione creativa. Il mondo dell’arte, però, trascurò per anni l’importanza di Gabriele Münter nell’ambito del gruppo espressionista Der Blaue Reiter. Gli altri artisti, infatti, ebbero maggiori attenzioni soprattutto a partire dal secondo dopoguerra, nell’ambito della critica di sinistra. Per questo la sua notorietà si è limitata alla Germania. Oggi, molti curatori e musei internazionali riscoprono la figura di Gabriele Münter, anche nell’intenzione più ampia di valorizzare il ruolo delle artiste nella storia dell’arte. Nel 2024, Il Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid ha dedicato alla Münter una grande retrospettiva che intende chiarire il ruolo della pittrice nell’arte del suo tempo.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

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Lo stile dell’Autoritratto di Gabriele Münter

Gabriele Münter nei suoi ritratti cercava una sintesi tra aspetto fisico e personalità, che otteneva applicando una medesima sintesi formale. Infatti, le sue opere sono caratterizzate da tinte piatte, delimitate da spessi contorni scuri. Questo stile indurisce le fisionomie che assumono così una immediata valenza espressionista. Nel suo Autoritratto del Museo Thyssen-Bornemisza, però, Gabriele Münter non utilizzò la tecnica che si ritrova solitamente nelle sue opere. Invece, le pennellate strutturate creano i connotati attraverso l’uso del chiaroscuro, come nelle sue precedenti opere postimpressioniste.

Per questo, gli storici dell’arte del passato datarono quest’opera al 1908. Dopo attente riflessioni, i ricercatori del museo spagnolo, pensano che l’artista abbia realizzato l’Autoritratto tra il 1909 e il 1910. Nonostante in questi anni, la Münter utilizzasse già la spessa linea nera di contorno, la pittrice decise di applicare un diverso stile, tornando alle ricerche precedenti. Questa scelta, sempre secondo i ricercatori, conferma la capacità della Münter di utilizzare linguaggi diversi, pur mantenendo viva la sua ricerca.

La tecnica dell’Autoritratto di Gabriele Münter

Gli studiosi del Museo Nacional Thyssen-Bornemisza di Madrid hanno scoperto un volto abbozzato sul retro del dipinto. Si tratta di un disegno appena accennato che raffigura gli occhi, la linea del naso e il contorno destro. Lo stesso disegno si ritrova anche sulla parte anteriore della tela. I tracciati corrispondono esattamente e rivelano che la pittrice utilizzò il disegno posteriore come guida per l’Autoritratto.

La composizione e l’inquadratura

La scollatura del camice, non perfettamente centrata, induce alla vista una mancanza di equilibrio che caratterizza la composizione.

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Bibliografia

  • Daria Bignardi, Oggi faccio azzurro, Mondadori, 2020,

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 20 dicembre 2024.

Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Gabriele Münter intitolate:

Leggi La vita e tutte le opere di Gabriele Münter

Consulta la pagina dedicata al dipinto di Gabriele Münter, Autoritratto, sul sito del Museo Nacional Thyssen-Bornemisza di Madrid

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