La visione dopo il sermone di Paul Gauguin

La visione dopo il sermone fu dipinto da Paul Gauguin nel suo soggiorno in Bretagna. L’artista già a partire dalle opere di questo periodo si dimostrò interessato al sentimento di religiosità delle culture tradizionali.

Paul Gauguin, La visione dopo il sermone, 1888, olio su tela, 72 x 93 cm. Edimburgo, National Gallery of Scotland

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Indice

Descrizione

Alcune donne bretoni che hanno appena assistito alla celebrazione religiosa osservano una scena inconsueta. Di fronte a loro si materializza l’evento biblico oggetto del sermone che hanno appena ascoltato. Giacobbe lotta con l’angelo a destra di fronte a loro come all’interno di un’arena. La piazza diventa lo spazio mistico teatrale nel quale viene rappresentato il racconto religioso. Alcune sono raccolte in preghiera, altre osservano la scena in religioso silenzio. Altre ancora in alto a sinistra sembrano spettatori a teatro. Davanti a loro un bovino percorre tranquillamente la piazza. Oltre il tronco che attraversa obliquamente lo spazio rosso l’angelo lotta con Giacobbe.

Interpretazioni e simbologia

La visione dopo il sermone di Paul Gauguin è un’immagine dal significato simbolico e religioso. Il maestro postimpressionista descrisse la semplice religiosità delle donne bretoni come più avanti farà con gli abitanti di Tahiti. Il fatto biblico si riferisce al passo della Genesi 32:22-32). Giacobbe dopo aver passato a guado il fiume Jabbok insieme alla famiglia combatte tutta la notte con un angelo misterioso. L’angelo e Giacobbe agiscono all’interno di una campitura rossa bidimensionale. Sembrano così far parte di un altro spazio rispetto a quello delle donne.

Questa rappresentazione più astratta e priva di tridimensionalità sottolinea la soprannaturalità della scena. Il rosso che domina sull’immagine è un colore simbolico che la proietta in una dimensione mistica e fantastica, quasi allucinatoria. Lo stesso artista scrivendo a van Gogh riferì di concepire l’evento come presente solo nella mente dei fedeli. Sempre a van Gogh confidò di aver finalmente trovato una cifra espressiva semplice e primitiva per esprimere la spiritualità dei contadini bretoni.

Le figure dei due personaggi biblici che lottano furono probabilmente ispirate dai lottatori disegnati nelle xilografie del giapponese Hokusai.

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Gauguin rimase soddisfatto del risultato ottenuto con il dipinto La visione dopo il sermone. Infatti cercò di donarlo due volte ad alcune chiese locali. Il suo stile essenziale e poco realistico però non fu apprezzato e le offerte furono fermamente respinte.

L’artista e la società. La storia dell’opera

La visione dopo il sermone di Paul Gauguin fu dipinta a Pont-Aven in seguito alla fuga esistenziale da Parigi dopo il crollo del mercato azionario del 1882. L’opera fu realizzata nel periodo di ricerca condotto insieme al giovane amico e artista Émile Bernard. Durante la permanenza in Bretagna, dal 1886 al 1888 Gauguin superò la sua adesione iniziale all’impressionismo a favore di un nuovo stile più semplice e immediato. Nello stesso periodo il maestro portava avanti una relazione epistolare con il collega Vincent van Gogh che si trovava ad Arles.

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Lo stile del dipinto La visione dopo il sermone di Paul Gauguin

Le figure dipinte da Paul Gauguin sono costruite mediante campiture bidimensionali e prive di chiaroscuro. La tridimensionalità dei volumi sopravvive infatti solo debolmente sui volti delle donne. Una linea di contorno inoltre permette di evidenziare ulteriormente le figure. Si nota infatti molto chiaramente nei contorni delle cuffie bianche, dei visi, delle ali dell’angelo. Il contorno nero viene utilizzato generalmente da Paul Gauguin per dare forza alle forme prive di volume. Il contorno marcato delle figure deriva dal Cloisonnisme di Émile Bernard che dipinse a Pont Aven con Gauguin. Bernard elaborò il suo stile osservando le xilografie di cultura giapponese che erano molto diffuse nell’Europa del secondo Ottocento. Infine con questo soggetto Gauguin propone una tematica simbolista che si ritrova in altre opere post-impressioniste contemporanee.

Il colore e l’illuminazione

La struttura cromatica del dipinto La visione dopo il sermone di Paul Gauguin è innaturale. Sono presenti in particolare i tre colori primari. Il suolo infatti è dipinto violentemente di rosso. Il bovino è rosa e i colori dell’angelo sono brillanti e molto saturi. I riflessi delle cuffie sono azzurro molto acceso così come le loro ombre. I colori assumono infatti un valore simbolico ed espressivo per Gauguin. La tavolozza del maestro influenzerà i pittori definiti Fauves. La luce proviene da destra ma si tratta probabilmente di una luce mistica. Infatti i volti delle donne in primo piano sono illuminati da un bagliore che si diffonde dalla lotta biblica.

Lo spazio

La prospettiva geometrica non agisce sulla scena che assume un aspetto quasi privo di profondità. Infatti la spazialità reale è individuabile solo in primo e secondo piano grazie alla prospettiva di sovrapposizione delle donne. La loro dimensione che si riduce verso sinistra inoltre crea un effetto di lontananza che guida lo sguardo verso il gruppo seduto in prossimità dell’angolo in alto a sinistra. Nella parte destra invece lo spazio diventa più incerto. Infatti l’angelo e Giacobbe che lottano formano un gruppo isolato all’interno della campitura rossa. Sembrano non appartenere allo spazio nel quale sono rappresentate le fedeli che mantiene caratteristiche della visione reale.

La composizione e l’inquadratura

La scena rappresentata nel dipinto La visione dopo il sermone è strutturata lungo la diagonale che sale da destra in basso. È molto evidente la disposizione lungo questa direttrice del profilo della donna e delle tre cuffie bianche. Gauguin inoltre utilizza il copricapo delle donne per creare linee di forza allineando i loro capi. Partendo dall’angolo destro in basso il dipinto risulta infatti suddiviso in due spazi. A sinistra si trovano le donne che osservano la scena. Sono ordinatamente disposte in preghiera e in alto alcune sono sedute quasi come spettatrici. A destra del tronco obliquo invece si compie la scena raccontata nel sermone. L’orizzonte è molto alto e il suolo sembra rialzarsi e ricadere su l’osservatore dell’opera. La rappresentazione molto ravvicinata dei volti delle donne in primo piano inoltre coinvolge lo spettatore all’interno scena. Il fruitore del dipinto diventa così parte del gruppo di fedeli.

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