Monumento al traforo del Frejus di piazza Statuto a Torino

Sul Monumento al traforo del Fréjus di piazza Statuto a Torino domina la figura del genio della ragione, considerato Lucifero dai cittadini.

Il Monumento al Traforo del Cenisio-Frejus fu realizzato dallo scultore Luigi Belli (1844-1919) nel 1879 e ideato dal conte Marcello Panissera di Veglio, allora presidente dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Le autorità inaugurarono il monumento in Piazza Statuto il 26 ottobre 1879.

La piramide che svetta al centro del Monumento al Traforo del Cenisio-Frejus è un cumulo di rocce sovrastato da un Genio Alato con una stella a cinque punte rovesciata sul capo rimossa nel 2013. In basso, i Titani sono vinti dal genio della scienza che lotta contro la forza bruta e l’oscurantismo. Secondo una diversa interpretazione popolare le figure degli ignudi rappresentano gli scavatori che morirono lavorando al tunnel.

Il Monumento, progettato nel contesto storico del Positivismo, celebra e promuove il pensiero scientifico e la civiltà tecnologica. Infatti il genio della ragione umana sconfigge i Titani e domina la forza bruta della natura. Attraverso la scienza, la tecnologia riesce a modellare la pietra e la montagna, aprendo una via di comunicazione nelle sue profondità.

I grandi massi bruni che costituiscono la piramide monumentale provengono dagli scavi del traforo del Fréjus. Le figure di Titani sono invece in marmo bianco. Il Genio della ragione invece è una fusione in bronzo.

Il Monumento al traforo del Frejus di piazza Statuto nella traduzione della Torino Magica

Secondo la tradizione popolare, e delle arti esoteriche il Genio è in realtà Lucifero che indica la porta dell’inferno al piedi del minumento. Nel secondo dopoguerra, in seguito ad una idea di alcuni torinesi, si diffuse la tradizione esoterica della Torino magica. Così le fontane più spettacolari e i monumenti più scenografici furono connotati di significati simbolici. In particolare, piazza Statuto si trova nella zona dell’antica necropoli romana e dove per tradizione si eseguivano le condanne a morte. Probabilmente questa localizzazione si deve al fatto che, anticamente, questa zona si trovava a occidente del castrum romano, fuori le mura del quadrilatero. Gli antichi la consideravano così la porta dell’aldilà poiché orientata verso il tramonto del sole e porta delle tenebre.

Il Traforo del Fréjus unisce l’Italia con la Francia, in particolare Bardonecchia in Val di Susa con Modane in Savoia. L’ingegnere Germain Sommeiller progetto il tunnel ma morì l’11 luglio 1871, pochi mesi prima dall’inaugurazione. Con lui lavorarono al progetto gli ingegneri Severino Grattoni e Sebastiano Grandis.

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