Torino liberty propone percorsi in città tra villette, palazzine, edifici di edilizia popolare e edilizia industriale.
Il Liberty a Torino in seguito alll’Esposizione internazionale di Arte Decorativa Moderna del 1902.
I primi edifici Liberty a Torino furono costruiti in occasione dell’Esposizione internazionale di Arte Decorativa Moderna del 1902 ospitata nel parco del Valentino con padiglioni di gusto secessionista disegnati dell’architetto friulano Raimondo D’Aronco (1857 –1932).
I diversi padiglioni dell’esposizione internazionale furono progettati in stile Art Nouveau e suscitarono alcune critiche da parte degli esperti nazionali.
Accanto a edifici di grande pregio, progettati da una Elite di architetti e di teorici, sono presenti molti edifici residenziali commissionati dalla piccola borghesia torinese in seguito all’espansione urbana della città del primo Novecento.
Inoltre la decorazione floreale in stile Art Nouveau fu utilizzata per alleggerire e decorare molti stabilimenti industriali e alcuni edifici pubblici come scuole e uffici.
Le zone più interessate di Torino dall’espansione urbana e dalla presenza di edifici Liberty sono quelle pedecollinari, la Crocetta, Barriera di Francia e borgo San Paolo.
Il Liberty torinese e il florealismo dell’Art Nouveau
Il Liberty Torinese fu condizionato principalmente dallo stile Art Nouveau internazionale.
La caratteristica principale degli edifici Liberty di Torino è il florealismo cioè la decorazione in vista, sulle facciate, realizzata con elementi stilizzati che ricordano vegetazione e fiori.
Il florealismo decorativo dello stile Art Nouveau è caratterizzato dalla linearità delle forme. Infatti le foglie e i fiori sono spesso solo definiti dal profilo e colorati con campiture piatte prive di sfumature. La linearità sinuosa di rami e linee decorative segue un particolare andamento ad “S” che viene definita colpo di frusta che crea un motivo molto elegante e leggero.
Il florealismo fu protagonista durante l’Esposizione Universale di Parigi del 1900 e quindi ispirò anche i progettisti dei padiglioni in muratura dell’esposizione di Torino.
I progettisti degli edifici Liberty di Torino, architetti e ingegneri
Gli edifici più rappresentativi dello stile floreale a Torino sono villa La Fleur e villa Scott di Pietro Fenoglio (1865-1927) che è considerato un importante esponente dell’architettura Liberty e autore di più di 100 progetti di edifici solo in città.
I progettisti che applicarono i principi della decorazione Liberty Art Nouveau a Torino furono alcuni degli ingegneri diplomati alla Scuola di applicazione di Torino come Giovanni Battista Benazzo (1872-1949), Enrico Bonelli (1855-1953), Enrico Bonicelli (1872-1939), Carlo Angelo Ceresa (1870-1923), Giovanni Gribodo (1846-1924), Eugenio Mollino (1873-1953) e Antonio Vandone di Cortemiglia (1862- 1937).
Case Rama
Via Luigi Cibrario 61, Torino
Anno di progettazione dal 1909 al 1910
Pietro Fenoglio ha progettato gli edifici ai numeri 61 e 63 nel 1909 e nel 1910 su commissione di Eugenio Rama. È caratterizzata da un gusto Secessione per la presenza di elementi decorativi derivati dal Sezession di Vienna. Giuseppe Maria Giulietti progettò invece l’edificio con numero civico 65 nel 1912, che appartiene ormai al tardo liberty.
L’edificio è composta da un volume unico e ogni civico rispetta gli stessi criteri progettuali. È presente un bow-window all’angolo con via Morghen che si sviluppa a partire dal primo piano e termina in alto con un terrazzino. A piano strada è presente uno zoccolo commerciale con vetrine di negozi.
Al numero 65 morì il poeta torinese Guido Gozzano (1883-1916) ricordato dalla lapide con l’iscrizione: IN QUESTA CASA/ IL 9 AGOSTO 1916/ CON L’ANIMO RIVOLTO A DIO/ MORIVA GUIDO GOZZANO/ LA CITTA’ DI TORINO/ CHE EGLI CANTO’ CON L’AFFETTUOSA TENEREZZA/ DELLA SUA POESIA CREPUSCOLARE/ VOLLE CHE LE MURA DI QUESTO EDIFICIO/ NE SERBASSERO IL RICORDO/ 9 AGOSTO 1966
Piccolo nucleo di palazzine
Via Luigi Cibrario 56, 58, Torino
Anno di costruzione dal 1909 al 1910
Casa di civile abitazione
Via Bossi 1 ang. Via Cibrario, Torino
Anno di costruzione 1915
Palazzina Stratta Cobetti
Via la Chiuse, 85, Torino
Anno di progettazione 1912
Casa Girardi
Via Luigi Cibrario 54, Torino
Anno di progettazione 1906
Casa Azimonti
Via Luigi Cibrario 49, Torino
Anno di progettazione 1906
Casa Baloire
Via le Chiuse, 39, Torino
Anno di costruzione 1911
Casa Baloire è una palazzina a due piani costruita nel 1911 da Enrico Bonicelli. È caratterizzata da decorazioni Liberty in ferro battuto e dal portone ligneo e finestre sfasate ispirate alla nuova tendenza geometrica del Liberty.
La palazzina è composta da volumi diversi tra loro nella forma e nelle decorazioni. È presente un bow-window sopra l’ingresso con finestra circolare in alto. A destra si possono vedere delle terrazze. La parte centrale è più alta di un piano rispetto a quelle laterali. La copertura è caratterizzata da un oggetto ligneo che si protende oltre la facciata.
La decorazione litocementizia è realizzata con tralci vegetali compatti che partono dallo zoccolo e salgono lungo i battenti di legno del portone d’ingresso. Particolare è la copertura del bow-window a forma di ombrello.
Casa Noro Borione
Via Luigi Cibrario 33/bis, Torino
Anno di progettazione 1906
Casa Bellia
Via Luigi Cibrario 22, Torino
Anno di costruzione 1908-1909
Casa Pecco
Via Luigi Cibrario 12, Torino
Anno di costruzione 1902
Casa Florio
Via Luigi Cibrario, 15, Torino
Anno di progettazione 1902
Casa Tasca
Via Piffetti 4 bis H, angolo via Beaumont 3
Anno di costruzione 1902-1903
Palazzina Ostorero
Via Claudio Beaumont, 7, Torino
Anno di costruzione 1902
Villino Raby
Corso Francia 8/B, Torino
Anno di progettazione 1901
Casa Fenoglio – Villa La Fleur
Via Principi d’Acaja 11, Torino
Anno di progettazione 1902
L’ingegnere Pietro Fenoglio (1865-1927), progettò Casa Fenoglio – Villa La Fleur nel 1902. La villa è considerata dagli esperti una delle più importanti testimonianze del Liberty a Torino. Villa La Fleur infatti presenta una grazia estetica riconosciuta a livello internazionale.
Pietro Fenoglio progettò La Fleur nel clima cultura di piena adesione al gusto dell’Art Nouveau favorito a Torino grazie all’Esposizione Internazionale di Arte Decorativa Moderna.
Fenoglio progettò l’edificio come propria casa-studio come si usava al tempo in Francia ma al termine dei lavori l’ingegnere la vendette agli imprenditori La Fleur. Grazie al suo valore architettonico, casa La Fleur è considerata un manifesto estetico di Pietro Fenoglio.
La decorazione rispetta i canoni dello stile floreale europeo soprattutto belga e francese, come si può notare anche dalla torre d’angolo. Non manca anche il bow-window decorato con vetrate colorate e sagomate. Fenoglio disegnò anche il minimo particolare personalmente per assicurarsi di realizzare un progetto apprezzato a livello internazionale.
Cancello di ingresso all’ex palazzina della soc. finanziaria ind. Torinese
Via Piffetti, 7/bis
Anno di progettazione 1900
Esempio di recinzione costituita da un cancello metallico e pilastri litocementizi di gusto Art Nouveau. Il progetto dell’ingegner Pietro Fenoglio risale al 1900. La palazzina originale è stata ristrutturata.
Bibliografia
- Leva Pistoi, Mila, Torino: mezzo secolo di architettura 1865-1915. Dalle suggestioni post-risorgimentali ai fermenti del nuovo secolo, Tipografia torinese, Torino 1969
- Comoli, Vera – Roccia, Rosanna (a cura di), La stagione del Liberty nell’ Archivio storico della Città di Torino: piani urbanistici e progetti di architettura, Archivio storico della Città di Torino, Torino 1994
- Bossaglia, Rosanna – Godoli, Ezio – Rosci, Marco (a cura di), Torino 1902: le arti decorative internazionali del nuovo secolo, Fabbri, Milano 1994
- Leva Pistoi, Mila – Piovesana Gallo, Maddalena (a cura di), Liberty. Dieci itinerari torinesi, Amalthea, Fiesole 1994
- Lamberti, Maria Mimita, L’Arte nuova, in Levra, Umberto (a cura di), Storia di Torino. Da capitale politica a capitale industriale, 1864-1915, Vol. 7, G. Einaudi, Torino 2001, pp. 618-640 Vai al testo digitalizzato
- Coda Negozio, Beatrice – Fraternali, Roberto – Ostorero, Carlo, Alla scoperta della Torino Liberty. 10 passeggiate nei quartieri della città, Edizioni del Capricorno, Torino 2017
Pagina aggiornata il: 2 maggio 2023. Torna a visitarci e troverai nuovi contenuti.
La scheda è quasi completa. Ancora qualche giorno di pazienza, grazie per la tua visita!
Grazie per aver consultato ADO
Le immagini pubblicate su ADO sono state prodotte in proprio e quindi sono di proprietà dell’autore.
Manca qualcosa? Scrivici e lo segnaleremo su questa pagina. redazione@analisidellopera.it
© ADO – analisidellopera.it – Tutti i diritti riservati. Approfondisci