Paul Cézanne dipinse Donna con la caffettiera ritraendo una domestica in servizio presso la tenuta di famiglia al Jas de Bouffan vicino ad Aix-en-Provence.
Paul Cézanne, Donna con la caffettiera (La femme à la cafetière), 1890-1895, olio su tela, 130 x 97 cm. Parigi, musée d’Orsay
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Indice
Descrizione di Donna con la caffettiera di Paul Cézanne
Una donna vestita con un abito modesto e sobrio è seduta al centro del dipinto. Il suo corpo è frontale e le sue braccia sono abbandonate sulle gambe. Dalle maniche corte spuntano le due mani tozze e inermi. Il volto rivela l’età matura della protagonista. È rivolto leggermente a destra e il suo sguardo sembra pensoso. A destra del dipinto, è raffigurato un tavolino coperto da un panno sul quale vi sono una caffettiera e un bicchiere sorretto da un piattino con all’interno un cucchiaio di metallo. Dietro alla protagonista è visibile una parete sulla quale vi sono diversi dipinti. A sinistra, invece, si nota un piccolo brano del muro ricoperto da una carta fiorata.
Interpretazioni e simbologia di Donna con la caffettiera di Paul Cézanne
Il titolo originale dell’opera è La femme à la cafetière. Un soggetto quotidiano molto semplice che diventa il pretesto per creare un esperimento formale. Pare che la donna ritratta sia stata una domestica della residenza di famiglia al Jas de Bouffan, la tenuta nei pressi di Aix-en-Provence. Infatti, Cézanne non amava ritrarre modelle professioniste. Il maestro ricorreva, quindi, a persone di famiglia. Questa scelta derivò, forse, dal suo carattere schivo e riservato. Inoltre Cézanne era solito dipingere molto lentamente. Molte delle sue opere furono realizzate nella tenuta di famiglia come il Ritratto della signora Cézanne nella serra.
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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione
Il noto mercante d’arte e collezionista Ambroise Vollard acquistò Donna con la caffettiera (La femme à la cafetière) insieme a Bernheim-Jeune nel 1904. Il dipinto entrò, poi, a far parte della collezione Jos Hessel di Parigi, quindi della collezione M. et Mme Jean-Victor Pellerin dove rimase fino al 1956. Fu, quindi, donato ai musei di Stato e sistemato al Louvre presso la Galleria du Jeu de Paume di Parigi. Infine, nel 1986 fu acquisito dal musée d’Orsay.
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Lo stile del dipinto Donna con la caffettiera di Paul Cézanne
Paul Cézanne creò il suo linguaggio figurativo rinunciando al realismo. Tutte le figure sono semplificate con forme geometriche che dialogano spazialmente tra loro per creare l’ambiente rappresentato. Al posto della copia realistica del reale, di tipo impressionista, infatti, Cézanne propose la ricostruzione mentale della realtà. Nonostante la donna ritratta fosse vicina all’artista, la sua immagine non esprime un coinvolgimento psicologico. La figura della protagonista è, così, indagata dal punto di vista formale e diventa una occasione per sperimentare la semplificazione delle forme.
La semplificazione formale in chiave geometrica
La stilizzazione in chiave geometrica delle forme si nota in modo chiaro nel volume della caffettiera diventato un cilindro. Anche il bicchiere è stato semplificato. Il corpo della donna ha subito, poi, una trasformazione più drastica. Infatti il suo volto è riportato ad un ovale. Il suo busto, è semplicemente descritto con linee rette che si incontrano ad angolo per creare le cuciture anteriori dell’abito.
Le maniche sono cilindri che paiono aggiunti al torace. Terminano in basso con mani dalle dita semplificate e tozze. Al di sotto della cintura l’abito si allarga a formare, quasi, un cono oltre il bordo inferiore del dipinto. Le pennellate sono molto evidenti e creano delle campiture prive di chiaroscuro sul tavolino, sulla parete e sugli oggetti appoggiati.
Il colore e l’illuminazione
Sul piano del tavolino è steso un panno marrone che nella parte in ombra è, semplicemente, dipinto con un tono più scuro. Superiormente, invece le pennellate creano zone indefinite di marrone alternato ad ocra e grigio. Le forme sono contornate da una linea scura che rafforza la loro concretezza e solidità. L’abito della donna rappresentata nel dipinto è di tonalità fredda, blu e grigio. Alcune zone, in ombra sono dipinte con nero. Il tavolino, invece, crea un contrasto di temperatura. Infatti il panno che lo ricopre è marrone rossiccio molto saturo. Sopra di esso vi sono altri due oggetti, freddi, che riprendono l’abito della donna.
A sinistra, si trova un bicchiere molto chiaro, che poggia su un piattino bianco, con al suo interno un cucchiaio di metallo. A destra, invece, una caffettiera cilindrica color argento. Lo sfondo è rappresentato da una parete fiorata e alcuni dipinti. Il dipinto è organizzato su contrasti di temperatura creati dall’abito e dagli oggetti della piccola natura morta contro lo sfondo e il tavolino di tonalità calda. Anche il volto e le mani sono colorati con ocra e rosa e risultano più chiari e saturi del fondo.
I contrasti di luminosità sono riservati alla parte bassa, creano le ombre ai lati dell’abito della donna, sotto il tavolino, in prossimità dell’angolo a destra, e a sinistra sul pavimento.
Lo spazio
Lo spazio del dipinto intitolato Donna con la caffettiera non è descritto con le regole della prospettiva geometrica. Sono invece le forme solide e geometriche, nella loro sovrapposizione e disposizione, a dare il senso dello spazio. A partire dalla figura della domesica sono i colori e i loro contrasti che suggeriscono la profondità della stanza nella quale è ritratta la protagonista.
Il tavolino sulla destra è, poi, disegnato in obliquo e il suo lato sinistro permette di misurare lo spazio compreso tra il primo piano e la donna. Dietro di lei si trova una porta decorata ma non è chiara la distanza che le separa. Infine, la caffettiera e il bicchiere con il cucchiaio sembrano sospesi al di sopra del tavolino. Infatti, non sono presenti ombre che li collochino in una precisa posizione sopra di esso. Il punto di vista dall’alto, con il quale sono dipinti gli oggetti, preannuncia le sperimentazioni cubiste.
La composizione e l’inquadratura
Il dipinto intitolato Donna con la caffettiera è realizzato in un formato verticale e l’inquadratura pone quasi al centro il soggetto del ritratto. A destra, interrompe la simmetria il tavolino con la piccola natura morta. Sullo sfondo, la parete con i dipinti crea una struttura ritmica che scandisce la superficie piana fin quasi al fondo del dipinto. La figura della protagonista è compresa all’interno di una forma triangolare che sale verso l’alto. Nella composizione del dipinto prevalgono le linee verticali. Le contrastano solo alcune linee oblique come quella del bordo del tavolino e delle pieghe sul busto della donna.
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