Compianto sul Cristo morto di Gaudenzio Ferrari

Il Compianto sul Cristo morto di Gaudenzio Ferrari, esposto alla Galleria Sabauda di Torino, è uno dei diversi dipinti dell’artista dallo stesso tema.

Gaudenzio Ferrari, Compianto sul Cristo morto, 1535-1540, olio su tavola, 176 x 264 cm. Torino, Galleria Sabauda

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Indice

Descrizione del Compianto sul Cristo morto di Gaudenzio Ferrari

Il corpo deposto e ormai privo di vita di Cristo è adagiato inerme sulle gambe della Vergine.

Interpretazioni e simbologia

L’artista affrontò spesso il tema iconografico del compianto sul Cristo morto.

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L’artista e la società. La storia dell’opera

Gaudenzio Ferrari a partire dagli anni giovanili e per tutta la vita riuscì ad assorbire una molteplicità di influenze. La sua formazione avvenne alla fine del Quattrocento a Milano. Nella città all’epoca operavano artisti quali Leonardo Da Vinci, Donato Bramante, Vincenzo Foppa e Bernardino Zenale. Giovanni Paolo Lomazzo inoltre indicò come maestro di Gaudenzio Ferrari, Stefano Scotto un artista che al tempo era impegnato presso la fabbrica del Duomo di Milano.

Ferrari compì poi un viaggio di formazione giovanile a Roma durante il quale ebbe modo di conoscere la pittura di Pietro Perugino e Raffaello. Inoltre conobbe anche il lavoro di Albrecht Dürer e degli artisti della scuola danubiana attraverso le loro incisioni. In ogni caso fu Leonardo da Vinci l’artista che influenzò maggiormente i lavori di Gaudenzio Ferrari. Il giovane artista durante il suo apprendistato giovanile ebbe poi modo di osservare le opere presenti nel Sacro Monte di Varallo e presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie. In questi luoghi operarono forse esponenti della scuola di Giovanni Martino Spanzotti.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile

La scena del Compianto sul Cristo morto di Gaudenzio Ferrari è caratterizzata da una marcata teatralità. I personaggi infatti sembrano in posa su di un palcoscenico. Inoltre Cristo è appoggiato sulle gambe della Vergine che sembra esporlo allo sguardo degli spettatori. Questa componente spettacolare fu tipica dell’ultimo periodo di attività dell’artista. Il lavoro di Gaudenzio Ferrari sarà poi di esempio per altri pittori che operarono sul territorio Vercellese come Bernardino Lanino e Giuseppe Giovenone il giovane.

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Scheda

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Bibliografia

  • Edoardo Villata, Simone Baiocco, Gaudenzio Ferrari, Gerolamo Giovenone: un avvio e un percorso, Allemandi, Torino, 2004.
  • Simone Baiocco, Paola Manchinu, Arte in Piemonte, il Rinascimento, Priuli Verlucca Editori, Ivrea, 2004.
  • Rossana Sacchi, Gaudenzio a Milano, Officina Libraria, Milano, 2015
  • Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari, catalogo della mostra (Varallo, Vercelli, Novara), a cura di G. Agosti, J. Stoppa, Officina Libraria, Milano, 2018

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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 27 dicembre 2019.

Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Gaudenzio Ferrari intitolate:

  • Madonna con il bambino tra i santi Bobone ed Eligio
  • Polittico di Sant’Anna
  • San Giovanni Battista, San Pietro e donatore
  • Compianto sul Cristo morto

Consulta la pagina dedicata al dipinto di Gaudenzio Ferrari, Compianto sul Cristo morto, sul sito della Galleria Sabauda di Torino.

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