Il Ritratto di dama di Correggio è un dipinto di notevole fattura del quale gli storici non conoscono il nome della protagonista.
Correggio, Ritratto di dama, 1518-1519, olio su tela, 103 x 87,5 cm. San Pietroburgo, Museo Hermitage
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Indice
Descrizione del Ritratto di dama di Correggio
Una giovane donna è rivolta di tre quarti verso sinistra nel ritratto del Correggio. La donna guarda verso l’osservatore con un’espressione misteriosa. La protagonista indossa un ampio e vaporoso abito elegante e dalla foggia complessa alla spagnola. Le maniche bianche sono gonfie e panneggiate morbidamente. La vita è stretta da un corpetto scuro come la gonna. Il seno poi è coperto da una veste bianca pieghettata e chiusa sul davanti da un nastrino nero. Intorno al braccio sinistro inoltre è presente uno scapolare francescano di tessuto scuro. Intorno alla coscia destra si intravede un cordoncino francescano stretto con un nodo in vista.
Anche l’acconciatura della giovane è particolarmente elaborata e alla moda del tempo. I capelli sono raccolti in alto e fissati all’acconciatura con una spilla decorata con perle. La cuffia scende dal capo e corona il viso della giovane. Intorno al collo la dama porta una sottile catena d’oro che scende oltre il seno.
Con la mano destra sorregge un bacile sul cui bordo si legge una scritta in greco. Correggio ha dipinto un albero dalle fronde verdi dietro la figura mentre a sinistra alcuni rami di edera si avvinghiano al tronco e ai grossi rami. A destra si intravede infine una piccola porzione di paesaggio collinare e un castello sul declivio. La pianura si estende all’orizzonte sotto il cielo azzurro e velato da nubi.
Interpretazioni e simbologia del Ritratto di dama di Correggio
Questo dipinto di Correggio presenta un significato enigmatico. Probabilmente data la raffinatezza dell’esecuzione fu un ritratto di rappresentanza. Forse l’opera era esposta in un grande salone o in un ambiente nel quale mostrare al meglio l’immagine della protagonista ritratta. In ogni caso si trattava di un personaggio molto in vista poiché l’opera è firmata in latino con il none di ANTON LAET(US)”.
La scritta che si coglie sul bordo interno del bacile è in greco e riporta la parola “NHΠENΘΕΣ” (Nepenthes), tratta dal IV libro dell’Odissea. In questo episodio Telemaco giunge nel palazzo di Menelao e piange sentendo il nome del padre Odisseo, creduto morto. Viene così riconosciuto dagli altri e la madre Elena gli offre del vino con il farmaco nepente per alleviare il dolore del figlio.
Secondo una riconosciuta interpretazione del dipinto l’opera quasi sicuramente si riferisce alla perdita di una persona cara. Infatti oltre al riferimento letterario gran parte dell’abito è di colore nero.
In passato già lo storico dell’arte Roberto Longhi pensò di identificare la figura femminile con la poetessa Veronica Gambara il cui marito Gilberto Settimo da Correggio morì nel 1518. Altri invece hanno pensato a Ginevra Rangoni vedova di Gian Galeazzo da Correggio morto nel 1517. Ginevra Rangoni forse commissionò il dipinto per le nozze del 24 luglio 1519 con Aloisio Gonzaga Marchese di Castel Goffredo.
Secondo un’ulteriore interpretazione la donna che rimanda simbolicamente ad Elena offre un dono a qualcuno che potrebbe aver perso a sua volta una persona molto vicina. L’Aurora rappresentata sulla destra supporta questa ipotesi poiché nell’Odissea (IV, 194-5) Pisistrato conforta Telemaco ricordando il proprio fratello morto facendo riferimento alla speranza riposta nell’aurora.
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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione
Il Ritratto di dama si trova presso il museo dell’Hermitage di San Pietroburgo dal 1925. Il principe russo Jusupov nei primi anni del ‘900 ne fu sicuramente proprietario.
L’artista e la società. La storia del Ritratto di dama di Correggio
Questo dipinto risale al 1520 circa ed è considerato il migliore del maestro che nella sua carriera artistica non realizzò molti ritratti. A quella data il Correggio, nato nel 1489 aveva circa 30 anni. Secondo gli storici il dipinto potrebbe essere contemporaneo agli affreschi realizzati dal Correggio nella camera di San Paolo e alla Madonna della Scala. In passato il Ritratto di dama fu attribuito tra gli altri a Lorenzo Lotto.
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.
Lo stile del Ritratto di dama di Correggio
Il dipinto del Correggio presenta una grande cura esecutiva e una particolare attenzione ai particolari dipinti. Il ritratto mostra inoltre alcune somiglianze con il La velata di Raffaello nella struttura compositiva. L’impostazione della figura è monumentale, il modellato del volto e soprattutto dei panneggi degli abiti è sciolto è morbido.
La tecnica
Il Ritratto di dama di Correggio è un olio su tela dalle dimensioni di 103 X 87,5 cm.
Il colore e l’illuminazione
Il dipinto presenta un’intonazione scura e fredda. I colori più evidenti sono il bianco della veste, il marrone scuro dell’abito e del tronco, il verde scuro dell’alloro e del paesaggio e infine il blu intenso della pianura e del cielo. Questi colori permettono di evidenziare al massimo l’incarnato chiaro della protagonista e il suo abito luminoso. La luce in primo piano proviene da sinistra in alto ed è molto forte e teatrale diversamente da quella sullo sfondo nel quale è dipinta l’aurora. Una leggera ombra plastica si nota sul viso a destra della protagonista.
Lo spazio
La giovane donna è ritratta in un ampio paesaggio che si approfondisce sulla destra. È il colore azzurro e sfumato, privo di dettagli in profondità che permette allo sguardo di correre all’infinito. In primo piano invece la scena presenta una profondità limitata alla figura della giovane e all’albero di alloro dipinto dietro di lei.
La composizione e l’inquadratura
Il ritratto realizzato dal Correggio è di forma rettangolare e sviluppato in verticale L’inquadratura ritrae la dama a mezza figura inserita nel paesaggio. La superficie dipinta si suddivide poi in corrispondenza della diagonale che scende da destra in alto. Quella di sinistra è scura e intensa, occupata dal tronco e dal fogliame. Quella di destra invece è chiara e ampia e comprende il cielo il paesaggio e una gran parte dell’abito chiaro della donna. La composizione è quindi obliqua se si segue la linea che collega il bacile, le mani, il volto della protagonista e le fronde in controluce.
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Bibliografia
- Giuseppe Adani, Correggio pittore universale, Silvana Editoriale, Correggio 2007. ISBN 9788836609772
- Leandro Ventura, Correggio, Giunti, Collana: Dossier d’art, 2008, ISBN: 9788809053250
- Roberto Longhi, Correggio, Abscondita, Collana: Carte d’artisti, 2016, 2016 EAN: 9788884165701
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 24 ottobre 2019.
Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Correggio intitolate:
- Il riposo durante la fuga in Egitto
- Antiope dormiente
- Noli me tangere
- Ritratto di dama
Consulta la pagina dedicata al dipinto di Correggio, Ritratto di giovane donna, sul sito del Museo Hermitage di San Pietroburgo e sul sito della Fondazione Correggio.
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