La madre benedicente di Eugenio Baroni è un’opera che appartiene al periodo del Ritorno all’ordine della cultura italiana degli anni Venti del Novecento.
Eugenio Baroni, La madre benedicente, scultura in bronzo, 107 x 25 x 25 cm. Genova, Galleria d’Arte Moderna
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Indice
Descrizione della scultura La madre benedicente di Eugenio Baroni
La scultura raffigura un’anziana donna in posizione eretta. La protagonista porta a lato del volto le mani aperte verso l’osservatore frontale. Il viso è fisso e mostra poi un’espressione immobile e ieratica. L’anziana inoltre indossa poveri e sobri abiti che la coprono fino ai piedi. Inoltre sulla parte anteriore della base è incisa la scritta: “La madre benedicente particolare della prima stazione del Monumento Ossario al Fronte Italiano”.
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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione
La Galleria d’Arte Moderna di Genova acquistò La madre benedicente presso l’artista in occasione della quindicesima Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia del 1926. Si trova ora presso la raccolta intitolata “Monumenti celebrativi e sculture, modelli e bozzetti“.
L’artista e la società. L’artista e la società.La storia dell’opera La madre benedicente di Eugenio Baroni
Eugenio Baroni fu un artista di Taranto nato nel 1880. La Gam di Genova acquistò l’opera nel 1926 quando l’artista aveva circa 46 anni. Baroni realizzò molte sculture funerarie presso il Cimitero Monumentale Staglieno di Genova. Inoltre progettò e realizzò il monumento che celebra la spedizione Mille che si trova di Quarto dei Mille a Genova. Il Monumento fu inaugurato nel 1915 da Gabriele d’Annunzio.
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.
Lo stile della scultura La madre benedicente di Eugenio Baroni
Lo scultore frequentò i corsi di Scanzi presso l’Accademia Ligustica di Genova. Inoltre prese ispirazione dalle opere del francese Rodin e dallo scultore di Casale Monferrato Leonardo Bistolfi. Infatti in alcune figure di Baroni si colgono atmosfere simboliste proprie del maestro.
La scultura di Eugenio Baroni presentò in seguito molte caratteristiche dello stile che la accumunano ad altri autori che operarono tra le due guerre mondiali. Infatti negli anni Venti del Novecento in Italia si fece strada un recupero della scultura italica antica. Questo movimento favorito anche dalle autorità politiche prese il nome di “Ritorno all’ordine”. Negli stessi anni Margherita Sarfatti riunì gli artisti più in vista dell’epoca nel suo salotto milanese in Corso Venezia 93. Inoltre nel 1922 fondò il Gruppo del Novecento insieme al gallerista Lino Pesaro di Milano. La prima mostra di Novecento si tenne nel 1923.
La tecnica
Eugenio Baroni realizzò la scultura mediante una fusione in bronzo. L’opera è alta 107 cm x 25 x 25 cm.
La luce sulla scultura
La superficie della statuetta intitolata La madre benedicente è di colore scuro e satinata. La luce che proviene dall’alto mette in evidenza il viso della madre anche grazie all’ombra profonda che si crea tra le due braccia parallele con le mani affiancate al viso. In basso invece la lunga veste viene descritta dalle fitte pieghe ravvicinate, verticali e parallele che scendono fino a terra e vengono evidenziate dal chiaroscuro creato dall’illuminazione.
La struttura della scultura
La struttura compositiva della statuetta mette in evidenza la verticalità della figura. Infatti l’anziana donna in posizione eretta assume una presenza solida e monolitica e si avvicina alle statue-colonna di tradizione gotica.
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Bibliografia
- Eugenio Baroni 1880-1935, catalogo della mostra a cura di F. Sborgi, Genova 1990.
- M. F. Giubilei, GAM guida. Galleria d’arte moderna di Genova. Con opere della collezione Wolfson, Editore: Maschietto Editore, 2004, EAN: 9788888967271
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 21 aprile 2020.
Approfondisci la lettura consultando le schede delle altre opere di Eugenio Baroni intitolate:
- La madre benedicente
- Vittoria
Consulta la pagina dedicata al dipinto di Eugenio Baroni, La madre benedicente, sul sito della Galleria d’Arte Moderna di Genova.
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