Théo van Rysselberghe fu un pittore attivo tra Ottocento e Novecento e principale esponente del Puntinismo in Belgio.
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Biografia di Théo van Rysselberghe
Nascita di Théo van Rysselberghe e il contesto familiare
Théo van Rysselberghe nasce a Gand, in Belgio, il 23 novembre 1862. Il padre, François Van Rysselberghe (1820-1893), è un carpentiere e imprenditore di Gand. Octave Van Rysselberghe, fratello maggiore di Théo, diventerà architetto.
La formazione di Théo van Rysselberghe
Il giovane artista frequenta l’Accademia di belle arti di Gand e di Bruxelles seguendo gli insegnamenti di Jean-François Portaels. Partecipa per la prima volta ad una mostra nel 1881, intorno all’età di 19 anni, presso il Salon di Bruxelles.
Il viaggio in Marocco
Negli anni Ottanta dell’Ottocento, von Rysselberghe visita il Marocco dove ha la possibilità di apprezzare i colori dei paesaggio. Durante l’andata del primo viaggio, da metà del 1881 al 1882, si ferma in Spagna insieme all’amico Franz Charlet e del pittore spagnolo Darío de Regoyos, seguendo le orme del msrstro Jean-François Portaels. Visita il Prado e incontra l’artista belga Constantin Meunier che realizza alcune copie nel museo come Discesa dalla Croce di Pedro de Campaña. In Spagna dipinge alcune opere tra le quali: Donna Spagnola del 1881 e La Sivigliana del 1882. Dei quattro mesi passati in Marocco, a partire dall’ottobre 1882, rimangono diversi dipinti che ritraggono scene di vita quotidiana: Ciabattino sulla via del 1882, Ragazzo arabo del 1882, Riposo di una guardia del 1883.
Il ritorno in Belgio e la mostra al Salon de L’Essor di Bruxelles
Tornato in Belgio, mostra i suoi dipinti al Circolo Artistico Letterario di Gand. Vengono apprezzati soprattutto I fumatori Kef, Il venditore d’arance, Paesaggio marino al tramonto e Tangeri. Nel 1883 partecipa al Salon de L’Essor di Bruxelles, di tradizione accademica, dove espone alcune scene di vita mediterranea. In questo periodo incontra lo scrittore e poeta Émile Verhaeren. Sempre nel 1883 si reca ad Haarlem per approfondire la conoscenza delle opere di Frans Hals. In questa città incontra il pittore americano William Merritt Chase.
La fondazione del gruppo Les XX
Théo nel 1883 insieme all’artista amico Octav Mouse e altri artisti fonda il gruppo Les XX nella tradizione del precedente gruppo La Chrysalide.
L’incontro con il puntinismo
Nel 1887, intorno all’età di 25 anni, si avvicina alla pittura di Georges Seurat e inizia a sperimentare la tecnica neoimpressionista. Théo van Rysselberghe stringe amicizia anche con il pittore neoimpressionista Paul Signac e condivide con lui idee di pacifismo anarchico. Partecipa così alle attività del giornale Les Temps nouveaux realizzando alcune illustrazioni.
Nel 1889, all’età di 27 anni sposa la scrittrice belga Maria Monom di 23 anni. L’anno seguente dalla loro unione nasce la figlia Élisabeth.
Il trasferimento in Provenza di Théo van Rysselberghe
All’età di 36 anni circa, nel 1898, con la famiglia si trasferisce in Provenza a Saint-Clair una frazione di Le Lavandou, nel dipartimento di Var. Nasce la nipote Catherine in seguito ad una relazione della figlia Élisabeth con lo scrittore francese André Gide.
La morte di Théo van Rysselberghe
Théo van Rysselberghe muore a Saint-Clair il 13 dicembre 1926 all’età di 64 anni. Il pittore è sepolto nel cimitero di Lavandou accanto all’amico pittore Henri-Edmond Cross.
L’evoluzione dello stile di Theo Van Rysselberghe
Dal 1887 sperimentò il neo-impressionismo ispirandosi all’opera di Georges Seurat verso la fine del 1800 invece sostituì i piccoli tratti di colore con altri più ampie e infine con lunghe pennellate. Dal 1898 Théo van Rysselberghe si trasferisce in Provenza e abbandona lo stile puntinista avvicinandosi ad una pittura di ispirazione classica con diversi nudi femminili.
Nei dipinti del periodo neoimpressionista si coglie il riferimento alla stampa giapponese che al tempo era molto diffusa grazie alla moda del Giapponismo.
Temi e soggetti
Théo van Rysselberghe dipinse molti paesaggi marini e si dedicò anche all’incisione, genere che non gli diede particolarmente successo. Però realizzò anche diversi ritratti dedicati soprattutto a suoi parenti tra i quali quello di Alice Sèthe. Queste opere mostrano una maggiore espressività e più dettagli rispetto alle figure di paesaggio maggiormente bloccate nella costruzione puntinista.
Dal 1910 il pittore si dedicò anche alla rappresentazione di nudi femminili caratterizzati da una particolare freddezza nell’interpretazione del corpo. Infatti lo scrittore francese André Gide li definì “nudi igienici“. Alcuni nudi tra i più apprezzati dalla critica d’arte sono: L’heure embrasée del 1897, Baigneuse autour d’un rocher del 1910, Baigneuses à Cavalière del 1910, Nageuse en repos del 1922, L’Ablution o Venus accroupie del 1922.
L’importanza di Théo van Rysselberghe nella storia dell’arte
Théo van Rysselberghe è considerato dagli storici dell’arte uno dei più importanti rappresentanti belgi del puntinismo.
Marina di Theo van Rysselberghe
1889. Marina, 1889, olio su tavola, cm 31.3 x 40. Milano, Pinacoteca di Brera
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Link esterni
Consulta la pagina dedicata al dipinto di Theo van Rysselberghe, Marina, sul sito della Pinacoteca di Brera di Milano.
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