Gli ultimi anni di Filippo de Pisis furono segnati da una malattia che condizionò pesantemente la sua produzione artistica. Fiori nel bicchiere e libro è una natura morta nella quale i colori lasciano spazio ad una gamma di bianchi e grigi.
Filippo De Pisis, Fiori nel bicchiere e libro, 1945, olio su tela, 63,5 x 49 cm. Milano, Pinacoteca di Brera
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Indice
Descrizione di Fiori nel bicchiere e libro di Filippo De Pisis
Sul piano circolare di un tavolino tondo un rametto di fiori bianchi è immerso nell’acqua di un bicchiere semplice e casalingo. Davanti, sul piano, è posato in obliquo, un libro in brossura mentre a sinistra, dietro al quadro rovesciato che fa da fondo, sporge un ventaglio.
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Il colore e l’illuminazione
Il dipinto, realizzato nella piena maturità di Filippo de Pisis, rivela il suo stile ormai compiuto. Inoltre, sono presenti ulteriori novità che arricchiscono l’opera che diventà più che un esercizio di stile. Nel mazzetto di fiori sopravvivono le rapide pennellate a zampa di mosca che caratterizzarono i suoi dipinti dal 1930. Lo stesso stile si ritrova nel dipinto Le peonie e Natura morta con fiori e bottiglia. In più si aggiungono ampie campiture di colori molto chiari che si avvicinano all’azzurro e al grigio. Questi toni saranno, progressivamente, la sua unica tavolozza durante gli anni della malattia, a partire dal 1945.
Lo spazio
Lo spazio nel quale de Pisis ambienta il dipinto Fiori nel bicchiere e libro è un interno ampio. Si tratta, dello studio italiano, che si intravede a malapena dietro al grande dipinto rovesciato che fa da sfondo agli oggetti. Il tavolino circolare è visto dall’alto e occupa quasi un terzo, dal basso, dell’inquadratura. La sua larghezza, determina, quindi, il piano spaziale che corre in profondità verso il quadro di fondo.
La composizione e l’inquadratura
La composizione è condizionata dal piano del tavolo chiaro, che occupa il primo piano, e il grande quadro, quasi dello stesso colore, che copre quasi interamente il resto del dipinto. Al centro dell’inquadratura, protagonista assoluto è il rametto di fiori immerso nell’acqua del bicchiere trasparente e lucido. Il libro, disposto in obliquo, crea una rottura della centralità compositiva determinata dal piano e dalla grande tela. In questo caso, la scelta compositiva, si trasforma, insieme alla componente cromatica, in poesia, minima e intima.
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