Arte e tecnologie digitali è una pagina che raccoglie illustrazioni e suggestioni di autori del mondo della creatività che sottolineano il ruolo dei nuovi dispositivi digitali.
Pagina aggiornata il: 26 settembre 2020. Torna a visitarci e troverai nuovi contenuti.
Arte e tecnologie digitali. La privacy è morta secondo Brian Stauffer
Uno smartphone fa da lapide alla Privacy celebrata senza epitaffio sulla lapide di pietra. Nessun abbellimento accompagna questa immagine. Infatti solo un arido fondo rosso incornicia la visione funerea della nostro privato. Nonostante i media ci raccontino quanto siano vulnerabili i nostri dati nella rete internet sembra che molti non si preoccupino. Anzi, pare che una continua esposizione della propria quotidianità sia necessaria per sentirsi parte del gruppo. Abbiamo così accettato di condividere la nostra vita, le nostre immagjni e i nostri sogni senza filtri. Probabilmente pensiamo che condividendo solo con i nostri contatti i dati siano protetti e limitati alla cerchia di amici. Però dobbiamo considerare che anche i nostri amici possono ricondividere la nostra foto. Spesso, poi, consideriamo amici anche coloro che abbiamo conosciuto in rete. Ma chi sono veramente alcuni di loro? Quindi attenti che la privacy è fortemente minacciata e potrebbe finire sotto terra.
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Arte e tecnologie digitali. Il sonno della ragione secondo Pawel Kuczynski
Nell’illustrazione intitolata Sleep of reason Pawel Kuczynski cita una celebre incisione di Goya del 1797 intitolata Il sonno della ragione genera mostri. Nell’immagine di Goya un intellettuale si addormenta al suo scrittoio e nella sua mente si scatenano fantasmi e incubi. Invece nell’immagine di Kuczynski il protagonista è sveglio e sta navigando con il suo smartphone. Anche lui ha lasciato le sue carte per navigare sulla rete ed evidentemente ha rinunciato alla ragione. Infatti nella sua mente si scatenano gli stessi fantasmi del protagonista dell’opera di Goya.
Arte e tecnologie digitali. Un delicato intervento di microtecnologia
In sala operatoria due chirurghi stanno operando su uno smartphone di grandi dimensioni. Il clima di Surgery è quello di un vero intervento chirurgico ma sotto i ferri non è sistemato un paziente umano. Pawel Kuczynski sottolinea con la solita verve sarcastica la centralità assunta dai dispositivi digitali nella vita dell’uomo. Infatti i dottori stanno impiantando alcune icone di Applicazioni sullo schermo. Intervengono quindi per compiere una manutenzione straordinaria che garantisca la sopravvivenza di un oggetto ormai insostituibile.
Privacy mediatica
Pawel Kuczynski affronta spesso il tema delicato e problematico della tecnologia informatica. Infatti nelle sue opere i personaggi sono alle prese con un uso deviato dei dispositivi informatici. Le tesi di Pawel Kuczynski descrivono l’utente della rete attraverso il suo rapporto con il dispositivo. A partire dall’invenzione del cinema lo spettatore ha contratto la sua distanza dallo schermo fino a distanziarlo di pochi centimetri. Cinema, Tv, pc e poi smartphone, inoltre hanno progressivamente isolato lo spettatore nello spazio privato. Hair descrive un uso inquietante dei lunghi capelli per ricavarsi uno spazio protetto.
Un buon giorno digitale
Good Morning di Pawel Kuczynski sottolinea la dipendenza dell’uomo contemporaneo dai dispositivi digitali. Nella poetica dell’illustratore polacco l’uso della tecnologia è particolarmente creativo. Infatti l’uomo appena sveglio indossa due tablet ai piedi al posto delle pantofole da stanza. Da notare l’uso del colore azzurro che descrive bene la luminosità dello schermo informatico.
Giardinaggio nell’era digitale
Come sempre Pawel Kuczynski utilizza un linguaggio piccante per mettere in mostra il comportamento degli utenti digitali. In Perfect Garden il giardiniere guida il taglia-erba su un prato di colore marrone. In realtà si tratta delle capigliature di una folla di adolescenti. I giovani sono tutto impegnati nel consultare il loro smartphone. La testa di qualche ragazzo però emerge dalla massa. Ecco che così interviene il taglia-erba per eliminare le poche teste pensanti.
Le mosche informatiche
Pawel Kuczynski utilizza spesso gli animali per mettere in scena i comportamenti umani. In questa immagine intitolata Warm News l’illustratore polacco immagina che anche le mosche prendano spunto dalla tecnologia umana. Sembra addirittura che traggano nutrimento dalle news che trovano sulla rete. Quindi come loro anche noi ci nutriamo in modo febbrile di tutte informazioni che troviamo navigando. Consideriamo però che questi ditteri si nutrono di sostanze in decomposizione. Si tratta forse di una critica alla sconsiderata fruizione di fake news.
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