La Montagna Sainte-Victoire fu un soggetto dipinto più volte da Paul Cézanne che studiò a fondo il paesaggio riducendolo progressivamente a forme geometriche semplici.
Paul Cézanne, La Montagna Sainte-Victoire, 1902-1904, olio su tela, 73 x 91,9 cm. Philadelphia, Museum of Art
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Indice
Descrizione de La Montagna Sainte-Victoire di Paul Cézanne
La pianura si estende in basso fino ai piedi della Montagna Sainte-Victoire. In primo piano una fila di alberi e cespugli copre parzialmente il borgo, Si intravedono infatti piccole case dai tetti spioventi. Sull’orizzonte si alza lo sperone del monte rivolto verso destra.
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Dallo studio dell’artista l’opera passò dal 1907 al 1936 nella collezione di Ambroise Vollard che acquistò l’opera direttamente dall’artista. L’opera venne poi acquisita da Paul Rosenberg e venduto alla città di Philadelphia dalla collezione George W. Elkins il 7 luglio 1936.
La storia dell’opera La Montagna Sainte-Victoire di Paul Cézanne
Cézanne dipinse molte vedute intitolate La montagna Sainte-Victoire. Il pittore osservò il monte sempre dalla stessa angolazione. Variò invece il modo di rappresentare il paesaggio.
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Lo stile de La Montagna Sainte-Victoire di Paul Cézanne
Paul Cézanne non era interessato alle atmosfere impressioniste. Infatti il maestro fu uno dei protagonisti del post impressionismo. Si impegnò infatti nel recuperare la forma attraverso una ricerca di progressiva semplificazione della figura. Ne La montagna Sainte-Victoire e negli altri dipinti della serie si notano bene le progressive semplificazioni. In questo dipinto, i volumi sono scomposti e assumono l’aspetto di tasselli cromatici che messi accanto costruiscono l’immagine. Cézanne utilizzò, oltre che pennelli, anche spatole per creare campiture di colore più nette e geometriche.
La tecnica di Montagna Sainte-Victoire di Paul Cézanne
La Montagna Sainte-Victoire di Paul Cézanne è un dipinto realizzato con impasti di colori ad olio applicati su una tela. Misura 73 centimetri di altezza e 91,9 cm di larghezza.
Il colore e l’illuminazione
Il primo piano è occupato da una fascia di vegetazione colorata di grigio e nero. Si osservano poi abitazioni e natura alternati con verde brillante e ocra. Questi due colori creano un contrasto di temperatura che movimenta la pianura fino al monte. La prospettiva aerea induce un cambiamento dei toni in profondità. I colori diventano meno saturi fino al grigio ai piedi della Montagna Sainte-Victoire. Il monte infine è interamente dipinto di azzurro, blu lumeggiati con il bianco.
Lo spazio
La profondità è descritta attraverso la prospettiva di grandezza che riduce le dimensioni delle forme in profondità. Inoltre agisce la disposizione delle forme lontane verso l’alto del dipinto. Si coglie anche l’utilizzo della prospettiva aerea che rende più azzurre le parti in lontananza come la Montagna Sainte-Victoire. La prospettiva di sovrapposizione alterna la visione di alberi e case verso l’orizzonte.
La composizione e l’inquadratura
L’inquadratura del dipinto ha formato orizzontale e sottolinea l’estensione del paesaggio antistante la montagna. La composizione è organizzata per fasce orizzontali. Dal primo piano si susseguono gli alberi, le case in primo piano e altre abitazioni in lontananza. La montagna crea un triangolo compositivo puntato verso destra.
Altre versioni conosciute e custodite presso i musei di tutto il mondo
Paul Cézanne, La montagna Sainte-Victoire vista dai Lauves di Paul Cézanne, 1904-1905, olio su tela, 60 x 73 cm. Mosca, Museo Puškin Consulta la pagina dedicata all’opera di Paul Cézanne, La montagna Sainte-Victoire vista dai Lauves di Paul Cézanne, sul sito del Museo Puškin di Mosca.
Mont Sainte-Victoire di Paul Cézanne del Philadelphia Museum of Art
Paul Cézanne, Mont Sainte-Victoire, 1902-1906, olio su tela, 64,8 x 81,3 cm. Philadelphia Museum of Art
La veduta del Mont Sainte-Victoire di Paul Cézanne custodita presso il Museum of Art di Philadelphia è un’opera non finita. Helen Tyson Madeira donò il dipinto al museo nel 1977.
Nonostante il dipinto sia incompiuto, però, sono presenti le caratteristiche principali dello stile del maestro. Le forme sono geometrizzate sebbene non definite del tutto. I contrasti tra i diversi colori creano il volume, come si nota nella vegetazione in primo piano e sul monte in profondità.
Cézanne utilizzò spatolate nette e pennellate evidenti per creare sfaccettature sulle superfici e definire quindi il volume. Questa tecnica si nota, appena abbozzata sulla vegetazione della pianura. Sul monte si può osservare poi, in modo più evidente, come anche sul cielo.
Similmente a molte altre vedute del Mont Sainte-Victoire la pianura è trattata con contrasto tra verdi e ocra. Il monte invece è colorato con indaco e ocra meno saturo. Il cielo è, infine, denso di spatolate bianche e blu e verdi.
La profondità dello spazio è intuibile, sebbene le case non siano state completate, dalle maggiori dimensioni della vegetazione in primo piano.
La composizione è molto semplice. Infatti due terzi del dipinto sono dedicati, nella metà inferiore, alla pianura. Un terzo, in alto, e invece occupato dal Mont Sainte-Victoire e dal cielo. La pianura è compresa all’interno di un grande rettangolo panoramico. Il monte invece crea una grande massa triangolare che sovrasta tutto il paesaggio.
Approfondimenti. La scomposizione delle forme e l’anticipazione del Cubismo
Paul Cézanne trascorse gran parte della sua vita nella città dove nacque, a Aix-en-Provence, in Francia. Fu interessato esclusivamente alla sua ricerca artistica che portò avanti con costanza grazie al carattere riservato e tranquillo. Il maestro fu lontano dalle teorie impressioniste che considerava semplicemente delle esercitazioni di imitazione meccanica della realtà.
Il maestro francese era invece interessato ad indagare i rapporti formali e gli oggetti del paesaggio. Per questo operò una scomposizione progressiva delle forme che lo portò a dipingere nature morte e paesaggi con figure umane semplificate e ridotte a forme geometriche. Il colore venne utilizzato dal maestro per definire i volumi. Trascurò spesso il disegno a favore di campiture geometriche precise con le quali costruire i volumi semplici.
L’eredità che lasciò ai suoi colleghi contemporanei fu determinante proprio per la sua opera di scomposizione delle forme del reale. Fu il Cubismo ad essere più influenzato dalla ricerca formale di Paul Cézanne. Picasso e gli artisti che condussero la rivoluzione cubista partirono infatti dalle scomposizioni di Cézanne portando all’estremo l’operazione di analisi dei valori formali. Nelle loro opere, non si limitarono a osservare la realtà e l’oggetto da un solo punto di vista ma da più angolazioni.
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