Fontana (Urinoir) di Marcel Duchamp

Il più celebre ready made di Marcel Duchamp è Fontana (Urinoir). Sull’opera sono state avanzate molte interpretazioni e sono stati scritti molti saggi. L’operazione di Duchamp rimane ad oggi una grande provocazione sul ruolo dell’arte e dell’artista.

Marcel Duchamp, Fontana (Urinoir), 1917, ready-made, terracotta bianca ricoperta di smalto e vernice ceramica, 63 x 48 x 35 cm. Parigi, Musée National d’Art Modern, Centre Pompidou

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Indice

Descrizione di Fontana (Urinoir) di Marcel Duchamp

L’orinatoio a parete poggia su di un basamento ruotato di 90 gradi. La base è infatti la parte destinata ad essere ancorata al muro. Il manicotto in basso è il foro predisposto per ricevere la mandata dell’acqua. Di lato simmetricamente si notano i sostegni che devono essere fissati al muro. I fori che creano una struttura lineare a 4 e un triangolo a 6 sono invece gli scoli.

Interpretazioni e simbologia di Fontana (Urinoir) di Marcel Duchamp

Per via dell’importanza iconica e il valore di feticcio dell’opera si sono fatte nel tempo molte interpretazioni di Fontana di Marcel Duchamp. L’artista potrebbe aver voluto denigrare l’idea d’arte facendola coincidere con un orinatoio. Si è anche voluto vedere la forma della testa velata di una Madonna rinascimentale nel profilo dell’oggetto rovesciato. In altri casi si sono scomodate altre figure religiose o opere d’arte. Anche la firma è stata oggetto di ipotesi. Al di là della correttezza o meno delle interpretazioni dell’oggetto, Fontana ha influenzato molta della cultura occidentale nella seconda parte del Novecento.

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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione

Marcel Duchamp propose la sua opera alla Society of Independent Artists. L’artista infatti era membro di quella associazione statunitense. Non essendo però ancora famoso Fontana non fu giudicata idonea ad essere esposta e l’artista per protesta si dimise. La prima apparizione documentata di Fontana è una fotografia di Alfred Stieglitz intitolata The exhibit refused by the Independents. La foto fu pubblicata in un articolo di Lewis Norton sul secondo numero di The Blind Man. La rivista fu edita per soli due numeri e venne fondata da Duchamp insieme a Henry Pierre Rocher nel 1917.

La prima replica di Fontana autorizzata da Duchamp fu del 1950 per una mostra tenuta a New York. Nel 1953 e nel 1963 vennero realizzate altre due repliche. Nel 1964 invece lo stesso Duchamp ne commissionò 8. Le copie realizzate in seguito furono ospitate presso diversi musei. Sono visibili presso l’Indiana University Art Museum, il San Francisco Museum of Modern art, il Philadelphia Museum of art, la National Gallery of Canada, il Centre Georges Pompidou, la Tate Modern è la Scottish National Gallery of Modern Art.  In particolare la replica di Parigi è la terza e fu realizzata sotto il controllo di Duchamp a cura della galleria Schwarz nel 1963.

L’artista e la società. La storia dell’opera

L’opera originale non fu mai esposta al pubblico ed è perduta. Probabilmente fu gettata dal fotografo che la documentò per l’articolo. L’oggetto che Marcel Duchamp scelse per l’operazione di ready made era un orinatoio poi firmato Richard Mutt e intitolato Fontaine. Divenne quindi un feticcio nel mondo dell’arte ed è una delle opere di rottura più note del ventesimo secolo. Vennero realizzate, a partire dal 1964, sedici versioni del ready made Fontana.

La storia dell’opera non è chiara e non vi sono significativi documenti a riguardo. Di certo è che Marcel Duchamp giunse negli Stati Uniti nel 1915. Divenne in seguito uno dei più importanti artisti legati al Dada. L’idea di creare Fontana, secondo alcune fonti, risale all’acquisto di un orinatoio modello Bedfordshire a New York. Marcel Duchamp una volta giunto nel proprio studio ruotò l’oggetto di 90 gradi e lo firmò con la celebre scritta R. Mutt 1917. Secondo altre versioni Fontana fu realizzato di una collaborazione con un’amica che inviò a Duchamp l’oggetto già trasformato nella sua concezione finale.

Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.

Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.

Lo stile di Fontana (Urinoir) di Marcel Duchamp

La struttura intitolata Fontana di Marcel Duchamp è un ready made. Questa operazione intellettuale consiste nell’esporre in un contesto artistico un oggetto proveniente dalla vita quotidiana. Si tratta quindi di un’operazione concettuale che cambia la destinazione d’uso dell’oggetto. In particolare in Fontana l’oggetto di partenza, un orinatoio, fu anche orientato in modo diverso nello spazio.

La luce sulla scultura

Illuminato dall’alto il ready made assume un aspetto quasi poetico e minimale. La forma è in piena luce e la componente concettuale dell’operazione viene assecondata da una illuminazione razionale e diffusa. I fori di scolo e di mandata disposti in modo simmetrico e in ombra creano effetti grafici come le incisioni presenti alla base.

Interazione con lo spazio

La concavità del ready made Fontana o Urinoir di Marcel Duchamp sembra accogliere lo spazio circostante. Le forme sinuose e prive di spigoli inoltre assecondano uno scambio fluido e senza ostacoli con l’atmosfera che circonda l’oggetto.

La struttura della statua

L’Urinoir trasformato in Fontana possiede una struttura curvilinea e affusolata verso l’alto. Lo sguardo viene prima attratto dai pattern creati dai fori di scolo. Poi scivola lungo il bordo che corre lungo il bacino creando curve morbide e dinamiche. La forte stabilità visiva dipende dalla simmetria dell’oggetto. Sulla verticale centrale infatti si trovano dal basso il foro di mandata e quelli di scolo. Marcel Duchamp ha saputo orientare l’Urinoir in modo da assecondarne una lettura formale ed estetica. Imprimendo una semplice rotazione la funzione originaria dell’oggetto non è più riconoscibile. Il nostro sguardo è quindi invitato ad osservare la qualità delle forme e ad apprezzare il design dell’oggetto.

Approfondimenti. Le influenze nel tempo di Fontana di Marcel Duchamp

Secondo alcuni con questa operazione di ready made Duchamp creò l’arte concettuale separando per sempre l’operazione di produzione di un’opera con il suo valore. Marcel Duchamp sembra interrogarsi sul ruolo dell’artista. Inserendo un oggetto qualsiasi in un contesto artistico ed espositivo l’artista sottolinea quanto sia importante l’idea e la volontà rispetto alla produzione manuale. Se basta porre un oggetto industriale all’interno di un museo per renderlo un’opera d’arte allora non è più importante la sua realizzazione da parte dell’artista.

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Consulta la pagina dedicata alla scultura di Marcel Duchamp, Fontana, sul sito del Musée National d’Art Modern, Centre Pompidou di Parigi.

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