Sera sull’Arno di Baccio Maria Bacci racconta un momento di vita sociale del primo Novecento e le attività svolte sulle rive del fiume toscano.
Baccio Maria Bacci, Sera sull’Arno, 1934, olio su tela, 153 x 127 cm. Roma, Collezione CGIL Direzione Nazionale
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Indice
Descrizione di Sera sull’Arno di Baccio Maria Bacci
Una lavandaia è inginocchiata in primo piano a destra intenta a sciacquare i panni nell’acqua del fiume. Infatti accanto a lei è posata una bacinella vuota. Intanto un ragazzo lavora con una pala in secondo piano mentre alcuni bambini giocano a rincorrersi sullo sfondo. La scena si svolge sulle rive sabbiose del corso d’acqua. Infine in lontananza si notano alcune abitazioni coloniche e una linea di colline.
Interpretazioni e simbologia di Sera sull’Arno di Baccio Maria Bacci
Nella prima metà del Novecento i lavori domestici erano ancora un duro compito per le casalinghe. Soprattutto la cura degli abiti era destinata alle lavandaie che prestavano il loro servizio per le famiglie più abbienti. Sui fiumi delle grandi città come nei piccoli centri ampi spazi erano dedicati al lavaggio dei panni. Si trattava di un lavoro duro umile e sottopagato che, soprattutto d’inverno, esponeva a delle condizioni di lavoro massacranti. Inoltre sulle spiagge e lungo i fiumi vi erano molte attività di vario genere. Quella principale era di estrazione di sabbie destinate all’edilizia.
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I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione
Il dipinto di Baccio Maria Bacci è proprietà della collezione CGIL presso la direzione nazionale di Roma.
L’artista e la società. La storia dell’opera Sera sull’Arno di Baccio Maria Bacci
Baccio Maria Bacci nacque a Firenze nel 1888 e morì nella stessa città nel 1974. Quest’opera risale al 1934 e fu realizzata dall’artista intorno all’età di 46 anni.
Consulta anche l’articolo intitolato: I libri utili alla lettura dell’opera d’arte.
Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte.
Lo stile di Sera sull’Arno di Baccio Maria Bacci
Baccio Maria Bacci si formò presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze frequentando i corsi di Adolfo De Carolis e Giovanni Fattori. Non soddisfatto dalla sua formazione abbandonò gli studi per proseguire autonomamente seguendo le orme del pittore francese Cézanne.
Il dipinto intitolato Sera sull’Arno presenta però un taglio decisamente volumetrico infatti la lavandaia in primo piano è definita da volumi ben descritti. Anche le superfici dei vari materiali sono rappresentate in modo attento. Lo sfondo e il secondo piano invece sono dipinti in modo sintetico e suggeriscono una concezione organizzata secondo valori cromatici. Infatti tutte le figure presentano una minima definizione e le varie parti si riconoscono grazie alla loro disposizione sulla superficie del dipinto.
La tecnica
Sera sull’Arno di Baccio Maria Bacci è una tela di 153 X 127 cm dipinta con colori ad olio.
Il colore e l’illuminazione
L’opera di Baccio Maria Bacci presenta colori caldi dominati dall’ocra gialla del suolo e degli edifici. Anche gli incarnati si avvicinano a tinte terrose. La lavandaia in primo piano presenta colori più vivi, caldi e chiaroscuri più intensi. Infatti la gonna e i capelli sono resi con profondi toni di grigio scuro. Anche la bacinella smaltata di colore verde al suo interno in primo piano è ben in evidenza. Il resto dell’immagine invece presenta una illuminazione ambientale resa con leggerissimi contrasti di luminosità.
Lo spazio
L’articolazione del paesaggio è organizzata attraverso le dimensioni dei personaggi che diminuiscono verso il fondo a destra. Nel dipinto è raffigurata una porzione del fiume Arno che si perde tra le montagne in fondo.
La composizione e l’inquadratura
L’immagine è di forma rettangolare e l’inquadratura verticale asseconda l’altezza degli alberelli mossi dal vento che si alzano a sinistra. Verso il centro però dominano linee compositive orizzontali e leggermente oblique. Nella metà inferiore del dipinto invece la composizione è più articolata. Si definisce quasi in verticale dalla linea dell’acqua che tocca il suolo verso il centro. Inoltre la figura curva della lavandaia crea una importante massa compositiva che si unisce forma organica alla piccola pozza d’acqua chiara di sinistra.
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Bibliografia
- Mino Borghi, Baccio Maria Bacci. Pittore e scultore, Roma, Tip. San Giuseppe, 1958.
- Baccio Maria Bacci. Opere dal 1910 al 1940. Mostra a cura di Corrado Marsan, Saletta della A.A.S.T., EAN: 2560350362022
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La data dell’ultimo aggiornamento della scheda è: 21 maggio 2020.
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- Sera sull’Arno
Leggi La vita e tutte le opere di Baccio Maria Bacci
Consulta la pagina dedicata al dipinto di Baccio Maria Bacci, Sera sull’Arno, sul sito della Collezione CGIL Direzione Nazionale di Roma.
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